Atalanta-Roma, Cristante a Sky: "Obiettivo zona Champions. Scudetto? Finché siamo lì..."
esclusivaA pochi giorni dal big match contro l'Atalanta, Bryan Cristante parla in esclusiva a Sky: "Gasperini ci ha portato la sua carica e la sua conoscenza del gioco. Negli scontri diretti finora ci è mancato il dettaglio finale ma i risultati dell'ultimo anno dicono che stiamo trovando continuità". Sugli obiettivi: "Dobbiamo tornare in Champions. Scudetto? Ci sono squadre più attrezzate, ma finché siamo lì...". Atalanta-Roma sarà in diretta su Sky e in streaming su NOW sabato 3 gennaio alle 20.45
Giusto il tempo di un brindisi questa sera, poi sarà già ora di iniziare a concentrarsi sulla prossima di campionato, che sabato 3 gennaio alle 20.45 propone subito il big match Atalanta-Roma, vero e proprio scontro diretto per la Champions (in diretta su Sky Sport Calcio, Sky Sport 4K e Sky Sport canale 251 e in streaming su NOW). Sarà anche la partita che vedrà il ritorno a Bergamo di Gian Piero Gasperini, e il capitano della Roma, Bryan Cristante (anche lui ex Atalanta) l’ha presentata in un’intervista in esclusiva a Sky.
Che ricordi hai della tua avventura a Bergamo quando eri, non dico un ragazzino, ma quasi?
"Sì, sono passati un po’ di anni... I ricordi sono belli, sono arrivato lì dopo vari percorsi: arrivavo dopo due esperienze non super positive e lì sicuramente c’è stato il boom. E' stata una stagione e mezza bellissima, ho fatto ottimi risultati. Ho solo ricordi positivi"
Hai segnato 12 gol in campionato in una stagione, quell'anno: come nacque l’idea di quella posizione così avanzata, da incursore, con Gasperini allenatore?
"Dal mister. Il mister ha avuto questa intuizione e quando il mister vede qualcosa chiaramente ha l’esperienza e tutte le conoscenze per capire come far rendere meglio tutti. Ha avuto questa intuizione ed è andata bene"
A proposito di conoscenze: tu lo conosci meglio di tutti. Era diverso rispetto al Gasperini che hai trovato a Roma?
"No, ho ritrovato lo stesso mister: è sempre carico e con questa grandissima conoscenza del gioco, sa cosa chiedere e come chiederlo. L’ho ritrovato con la stessa carica e la stessa voglia. Chiaramente sono passati diversi anni in cui a Bergamo ha continuato a fare benissimo e ci ha portato questa sua voglia e conoscenza anche qui a Roma"
Te lo immagini emozionato a tornare dopo nove anni nella sua Bergamo, o maschera bene?
"Sicuramente qualche emozione ci sarà, per forza di cose: dopo nove anni in cui ha fatto grandissime stagioni ed è riuscito a portare un trofeo a Bergamo, tanti anni di Champions e di grandissimi risultati. Quindi penso che sicuramente un po’ di emozione ci sarà"
Cos’è cambiato secondo te con Palladino, nell’Atalanta che affronterete il 3 gennaio?
"La squadra è sempre più o meno quella, poi dopo tanti anni con un allenatore è normale che un po’ di difficoltà all’inizio ci siano. Dopo nove anni a lavorare con lo stesso allenatore che noi conosciamo e che sta lavorando benissimo con noi non è facile, però penso che stanno crescendo e adesso stanno iniziando a giocare sui livelli su cui deve stare una squadra come l’Atalanta, per la rosa e i giocatori che ha. Chiaramente dovremo affrontarli concentrati al massimo"
L’Atalanta sta giocando la Champions: e questo è uno scontro diretto in chiave Champions a tutti gli effetti. A voi cosa è mancato negli scontri diretti in questa stagione?
"Penso ci sia mancato il dettaglio finale, perché in quasi tutti gli scontri diretti abbiamo fatto ottime partite, controllandole anche per lunghi tratti. Poi però ci è mancato il gol, o non subire il gol, perché in tante altre partite siamo riusciti a farlo. Quindi sui dettagli nelle aree ci manca ancora quel piccolo passo, perché quando ci sono gli scontri diretti non si può concedere assolutamente nulla"
La Roma chiude l’anno solare con più punti di tutte, meno gol subiti e più vittorie di tutte, in Serie A. Che significa questo?
"Significa che siamo sulla buona strada e stiamo trovando continuità, non è facile. Conta poco perché sono due campionati diversi, però conta a livello di continuità, di credere nella squadra e costruire un qualcosa. Adesso dobbiamo continuare così nei prossimi sei mesi, nella seconda metà del campionato, però penso che un anno sia tanto e fare quello che abbiamo fatto non è facile: vuol dire che stiamo lavorando nel modo giusto"
Tu giochi sempre con tutti gli allenatori, hai visione in mezzo al campo e sai ricoprire più ruoli, sempre con prestazioni e solidità: farai l’allenatore, un giorno?
"Non lo so, per ancora un po’ giochiamo (ride). Poi vediamo, può essere una possibilità, adesso non ci sto davvero pensando. Ho ancora un po’ di anni… qualche anno, da dedicare solo al campo e poi vediamo cosa succede"
Cosa hai pensato quando hai visto il tuo amico De Rossi andare sotto alla Curva Sud? Applaudivi anche tu insieme agli altri compagni.
"Sì, sicuramente ha fatto piacere anche a noi come squadra vederlo andare sotto alla Curva: si sa cosa rappresenta Daniele per la Roma e per tutta la città, la società e tifosi: è stato un bel momento di calcio veder tornare una leggenda come lui sotto la sua Curva"
A fine stagione sarai felice se la Roma avrà raggiunto… che cosa?
"Chiaro che il nostro obiettivo ad oggi è tornare in Champions, sono troppi anni che non ci siamo. Abbiamo delle possibilità e ce le siamo costruite in questa prima metà di campionato: è difficile perché ci sono squadre con noi che sono forti e forse anche più attrezzate e hanno rose più larghe, però il nostro obiettivo deve essere quello. Dobbiamo provarci fino alla fine, anche se non è facile"
Siete sorpresi di questa posizione quasi alla fine del girone di andata? E soprattutto, si può lottare per lo scudetto?
"Mah, sorpresi... Sapevamo che avevamo un’ottima squadra e potevamo fare un gran campionato. Sapevamo che non era facile con un allenatore nuovo che ha concetti di gioco diversi. Quindi siamo stati bravi noi a seguirlo dal primo minuto e poi tutti insieme siamo arrivati a questi risultati. Sulla lotta scudetto penso che ci siano davvero squadre più attrezzate con rose più ampie, quindi è una lotta un po’ difficile. Però finché siamo lì non buttiamo via niente. Giochiamo partita per partita, cerchiamo di stare lì il più possibile"
Cosa farà questa sera a capodanno Cristante?
"Tranquillissimo a casa. Siamo con qualche compagno e i bimbi a casa. Poi si gioca il 3, quindi c’è poco da far festa: giusto il brindisi e poi si va a dormire"
Pensando al 2026 è inevitabile pensare al playoff di marzo con la Nazionale. Sarà una, speriamo due partite, che segnano tanto e decidono tanto.
"Assolutamente. Sappiamo che è fondamentale e dobbiamo andare ai Mondiali. Adesso si gioca davvero ogni tre giorni, quindi diventa difficile andare con la testa troppo avanti, ma il pensiero c’è sempre. Sappiamo che sono partite fondamentali: arriveremo a marzo carichi e... niente: bisogna andarci e basta"
