Palermo, c'è il Torino: Nestorovski a parte
Serie ADomenica i rosanero all'Olimpico contro la squadra di Mihajlovic: Lopez potrebbe perdere Nestorovski, che ha svolto un allenamento differenziato a causa di una contusione al polpaccio destro. Stesso problema per Posavec, ancora a parte Pezzella. Intanto, De Biasi ha ammesso di essere stato vicino al Palermo: "Ho parlato due volte con Zamparini, ma non ho voluto lasciare la nazionale albanese"
A Torino una nuova tappa per il Palermo: continua la caccia all’Empoli quartultimo, distante, dopo il pareggio 1-1 contro la Sampdoria, un punto in meno. All’Olimpico, contro l’affamata squadra di Mihajlovic, appuntamento difficile per i rosanero, che comunque cercheranno di portare a casa punti importanti. A rendere ancora più difficile l’impresa potrebbe essere anche l’infortunio di Ilija Nestorovski: il macedone, arrivato a 10 gol in campionato e miglior marcatore della squadra, si è fermato durante l’allenamento di mercoledì per un trauma conclusivo al polpaccio destro. Oggi ha svolto lavoro differenziato programmato in palestra, in attesa di capire se riuscirà o meno a scendere in campo domenica contro i granata. Stesso problema per Josip Posavec, portiere rosanero. A parte, nella seduta pomeridiana al “Tenente Onorato, anche Giuseppe Pezzella, e Stefan Silva. Fisioterapia, infine, per Slobodan Rajkovic.
De Biasi: “Sono stato vicino al Palermo” - Nella settimana delle dimissioni del presidente Zamparini, Gianni De Biasi, oggi CT dell’Albania, ha ammesso di essere stato contattato dal presidente rosanero per la panchina: “Ho parlato due volte con Zamparini - ha detto - Ma non avevo voglia di mollare la nazionale. Non ci sono state le condizioni”. Sulla salvezza: “Non credo che il Palermo abbia speranze. Perché dovrebbe fare una rincorsa clamorosa. Ma la matematica non li condanna, vedremo”. Sull’addio di Zamparini: “Ha dato tanto alla città e ha fatto vivere un sogno a questa piazza che vivacchiava in serie B. Ha fatto grandi cose, questo non è stato l’anno migliore. Ma ciò che ha compiuto rimane nella storia”. Tra circa un mese l’Albania giocherà proprio al Barbera, contro gli azzurri: “Sono andato un mese fa per vedere gli hotel, lo stadio, la logistica. Fa sempre piacere. Quando vado a Palermo è un tuffo nel passato. A quelli che sono ancora vivi (ride) credo di aver lasciato un bel ricordo”.