Tanta amarezza in casa Empoli dopo la sconfitta con il Genoa, la quarta consecutiva in campionato. Parla Pasqual: "Salvezza dipende solo da noi, bisogna vincere senza pensare alle altre squadre. Fischi? Noi più esperti faremo da scudo"
Amarezza Empoli - Quattro sconfitte consecutive, un minimo di preoccupazione e tanto amaro in bocca. Dopo il ko maturato nei minuti finali contro il Genoa nell’ultimo turno di campionato, l’obiettivo in casa Empoli è quello di reagire subito tornando a fare punti già dalla prossima gara contro il Chievo. "C'è tanta amarezza, sì. Giocando con lo stesso atteggiamento del Genoa la gara sarebbe finita zero a zero, noi invece eravamo convinti di riuscire a fare gol da un momento all’altro. Da parte nostra c’era voglia di vincere, ma a un minuto dalla fine si sono inventati il gol che ci ha condannato. Il 2-0 è arrivato quando stavamo cercando di rimediare la situazione. Potevamo allungare le distanze sulle squadre che ci sono dietro, aumentando il nostro morale. Non è andata così e dispiace molto. Fischi? Chi paga il biglietto ha il diritto di applaudire o fischiare, dico solo che analizzando le prestazioni in casa magari erano altre le partite dove avremmo meritato di essere fischiati, ma non certamente contro il Genoa perché ci abbiamo provato fino alla fine. La nostra mentalità non è quella di accontentarci", parla così in conferenza stampa Manual Pasqual.
Il problema del gol - Pasual analizza poi il momento della squadra, che continua ad avere difficoltà ad andare in rete. "I numeri parlano chiaro e questo purtroppo non gioca a nostro favore. Io però devo guardare sempre l’insieme: quando parlavamo bene della fase difensiva dicevamo che il merito era di tutti, specialmente degli attaccanti. Adesso rispondo che probabilmente è anche colpa di chi non mette le punte in condizione di segnare se questo gol non arriva. Demerito di tutti, non solo degli attaccanti", le parole di Pasqual. Che poi è tornato a commentare i fischi arrivati dopo la gara contro il Genoa: "A fine partita eravamo tutti dispiaciuti e amareggiati. Fischi? Se c’è da fischiare qualcuno meglio fischiare chi è più esperto e sa gestire meglio la pressione; lasciamo stare in pace chi magari è più fragile. Noi più vecchi faremo da scudo, se c’è da fischiare qualcuno meglio prendersela con noi. Salvezza? Tutto dipende da noi, abbiamo il destino nelle nostre mani e dobbiamo fare corsa solo su noi stessi. Se noi vinciamo per le squadra che sono dietro in classifica non ci sarà possibilità di recuperare", ha concluso Pasqual.