Genoa, rammarico Mandorlini: "Brutta sconfitta"

Serie A
Andrea Mandorlini, allenatore del Genoa (Foto Getty)

Queste le parole dell'allenatore rossoblù: "L'avevamo preparata bene, nel primo tempo avevamo fatto buone cose. Male nella ripresa, i giocatori erano un po' preoccupati e poi c'è stato un errore che ha condizionato la partita e non siamo riusciti a reagire mentalmente. Partita troppo sentita"

Un gol di Muriel nella ripresa decide il derby della lanterna, il Genoa di Andrea Mandorlini non riesce a dare continuità alla vittoria contro l’Empoli e si ferma così nella gara giocata in casa contro la Sampdoria. Seconda stracittadina persa in questa stagione, dopo un pareggio e una vittoria ottenuti in extremis i rossoblù si fermano e restano dunque a quota 29 punti in classifica. Nel prossimo turno Burdisso e compagni affronteranno il Milan a San Siro. Nel post partita, ai microfoni di Sky Sport, l’allenatore del Genoa ha analizzato così il risultato finale e la prestazione della sua squadra.

Sulla partita -
"Brutta sconfitta, soprattutto perché questa è la partita più sentita. L'avevamo preparata bene, nel primo tempo avevamo fatto buone cose e la Samp aveva fatto solo qualche tiro; nel secondo tempo non siamo partiti bene, non siamo riusciti a fare il nostro gioco riuscendo a ripetere così quello fatto nel primo tempo. I giocatori erano un po' preoccupati e poi c'è stato un errore, un episodio che ha condizionato la partita e qui non siamo riusciti a reagire proprio mentalmente, si vede che questa è una partita troppo sentita. Mancava ancora più di mezz'ora compreso il recupero e li secondo me abbiamo un po' perso l'equilibrio di squadra dopo il gol. Le ultime due partite ci avevano insegnato che si può sempre recuperare mantenendo la concentrazione, posso capire quello che è successo ma non va bene. I tifosi hanno contestato i giocatori dopo il 90'? Al di là di tutto siamo riusciti a rimetterci in piedi ed era da tanto che questa squadra non otteneva buoni risultati, questa però è una partita a sé e si può capire che tifosi fossero delusi visto che erano venuti anche in tanti allo stadio. La squadra poteva sicuramente fare una partita diversa e ottenere un risultato differente, dispiace ma bisogna accettare anche questo, il calcio è fatto di questi momenti".

"Bisogna guardare avanti" - "Ora bisogna ripartire perché non torna indietro niente. Dal mio punto di vista in 25 minuti avremmo potuto giocare con un po' più di testa ma abbiamo fatto poco. Per far giocare bene gli attaccanti bisogna aiutarli con delle situazioni di gioco create bene dal centrocampo. Credo che nella ripresa, quando abbiamo provato ad attaccare, non siamo mai riusciti a mettere una palla dentro, quindi ci sono state un po' di difficoltà nella costruzione. Ma le nostre caratteristiche sono queste, i giocatori sanno fare meglio altre cose e non ci siamo riusciti. Quando sono arrivato ho detto che stravolgere qui era difficile perché serviva tempo, ho parlato con i ragazzi e credo che in questa partita abbiamo fatto delle cose buone che avevamo provato. Volevo e voglio continuare a dare continuità ma in questo momento devo pensare alle esigenze della squadra. Abbiamo cominciato a mettere tre centrocampisti e i due attaccanti, se vengono serviti in una certa maniera, possono diventare pericolosi. Oggi non è mai successo e anche loro inevitabilmente hanno fatto una partita di sofferenza".