Mandorlini: "Genoa, reagisci! Pensiamo positivo"
Serie AAlla vigilia della sfida contro il Milan, l’allenatore rossoblù ha parlato così: "Volevamo fare di più nel derby, dispiace per come è andata. Sono fiducioso anche se ci vorrebbe il tempo che non abbiamo. Ai tifosi chiedo di sostenere la squadra, contestazione serva da stimolo"
Sono giorni complessi per il Genoa, reduce dal ko nel derby la squadra allenata da Andrea Mandorlini deve provare a rialzare la testa nella complicata trasferta di San Siro contro il Milan. Domani i rossoblù torneranno in campo per cercare di riscattarsi e calmare un po’ le acque che vedo anche la piazza pronta alla contestazione. Burdisso e compagni si trovano già a Milano, il club nelle scorse ore ha deciso di partire per un ritiro anticipato che potesse dare maggiore serenità a tutto il gruppo. Il clima non è però dei migliori, il presidente Preziosi e la Gradinata Nord continuano la loro battaglia di comunicati mentre l’allenatore, alla vigilia del match, ha presentato così la sfida in programma.
Sul derby e sul gruppo - "Volevamo fare di più nel derby, questo è chiaro - si legge sul sito ufficiale della società - volevamo fare un altro tipo di partita, specie nella ripresa, e conquistare un risultato diverso. Mi dispiace moltissimo per il presidente, per i giocatori, per i tifosi. Ora guardiamo avanti, pensiamo positivo, a una gara alla volta. Abbiamo davanti gare importanti, la metà contro le squadre migliori del torneo. Serve reagire per raccogliere risultati pure su campi complicati, facendoci forza dei progressi che ci sono stati. Io sono fiducioso anche se ci vorrebbe il tempo che non abbiamo. Non è possibile pensare di risolvere i problemi dall’oggi al domani, occorrerebbero due o tre mesi per cambiare. Per questo ho scelto di percorrere la strada della continuità rispetto alla conduzione precedente, al netto di qualche fisiologica variazione".
Sulle contestazioni - Passando poi a parlare proprio della decisione di lasciare Genova in anticipo per evitare la contestazione a Pegli, Mandorlini aggiunge: "Non siamo ancora salvi e ritengo che occorra stare vicini alla squadra e sostenerla in tutto e per tutto. Il presidente ha voluto dare tranquillità con questa decisione accettata da tutti. Lui è il papà della squadra, non è stata una fuga per scappare dalle contestazioni. E’ stato importante trascorrere più tempo insieme e la sua visita in hotel è stata un segnale importante. Il Signorini resta la nostra casa e li torneremo. Il malcontento che si respira deve fungere da stimolo per dare tutti qualcosa in più. A volte sembrano frasi stampate, invece rispecchiano la realtà delle cose".
Milan e momento - Infine, sull’avversario e sul gruppo rossoblù: "Il Milan è in corsa per un posto nelle competizioni europee e, al di là delle assenze, ha un organico in grado di sopperire a ogni defezione. Il Milan è il Milan. L’affronteremo con l’entusiasmo che ci vuole e la determinazione di portare via dei punti. Dobbiamo ragionare tutti in questa maniera. Al di là dell’assetto e dello schieramento, fondamentale è avere l’atteggiamento giusto. Sotto questo aspetto non credo che i giocatori debbano rimproverarsi qualcosa. Mi dispiace non poter avere in una gara così il nostro capitano Burdisso".