Il brasiliano ha parlato della capolista distante sei punti in classifica e del suo momento di forma: "I successi dei bianconeri partono da un progetto costruito negli anni e dalla mentalità, ma anche in giallorosso ci sono calciatori che sono qui da tempo. Io sono un lavoratore cerco sempre di migliorarmi"
La rincorsa della Roma alla Juventus continuerà sabato nella gara tra i ragazzi di Spalletti e l'Atalanta. Dopo la vittoria per 3-0 contro il Bologna, i giallorossi - a quota 71 punti in classifica a -6 dalla Juventus - vogliono credere ancora di poter rimontare e recuperare lo svantaggio dai bianconeri e contro la formazione dei Gian Piero Gasperini la Roma sarà dunque chiamata a vincere ancora; a tre giorni dalla partita il difensore giallorosso Juan Jesus ho parlato così in un'intervista esclusiva ai microfoni di Sky Sport.
"I bianconeri come delle macchine"
"Credo che la Juve parta da un progetto che ha continuità, il gruppo è questo da tanti anni perché la difesa è sempre la stessa, poi c'è Marchisio e c'è anche Buffon che è lì da tanti anni; quindi c'è sempre una solidità di gruppo. Io ho giocato all’Inter, ho vissuto lì cinque stagioni in cui sono cambiati 50 giocatori e credo che sia duro fare una squadra se non c'è un progetto e della continuità. Qui a Roma da un po' di anni si sta provando a fare questo, ci sono Nainggolan, Manolas, De Rossi, Florenzi e altri che sono qui da tempo e sono dei giocatori importanti e che contano nel momento importante; conosciamo le qualità della Juventus, io sono in Italia da sei stagioni e ho sempre visto loro vincere, quindi questa loro mentalità è un po' come quella delle macchine. Ieri hanno dimostrato ancora una volta la loro forza contro il Barcellona, per quanto riguarda la partita di ritorno penso che sarà comunque dura per i bianconeri ma loro non sono il Paris Saint-Germain e di sicuro sarà una bella partita da vedere".
Presente e nazionale brasiliana
E ancora: "Per quanto riguarda me posso dire che sono un lavoratore, cerco sempre di migliorarmi. All'inizio ho avuto un po' di difficoltà di ambientamento quando ho cambiato città e squadra ma sono cose che possono succedere a tutti. Comunque credo che adesso siamo un bel gruppo e capiamo che quando uno ci mette il lavoro poi questo paga; io ho lavorato in tutto questo periodo e sto migliorando giorno dopo giorno anche grazie all'aiuto della squadra e dell'allenatore, credo di poter migliorare ancora di più perché anche se sono qui da tanto tempo, in Italia, sono ancora giovane e ho tanto da imparare per poter fare il bene della Roma. Cerco sempre di fare del mio meglio. La Nazionale? Se mi chiamassero per farmi tornare a vestire la maglia del Brasile sarei molto felice. Il ct comunque sta facendo un lavoro bellissimo perché ha portato il gruppo ancora più in alto, io sono il primo tifoso della mia Nazionale e mi auguro sempre il meglio per la Seleçao", conclude Juan Jesus.