Roma, respinto il ricorso per Strootman: salta Milan e Juventus

Serie A
La simulazione di Strootman in occasione del rigore concesso alla Roma
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Il centrocampista olandese, squalificato per due giornate dopo la simulazione nel derby, non giocherà le gare contro i rossoneri (domenica) e con i bianconeri all'Olimpico. La Corte Sportiva d'Appello ha dunque confermato il doppio turno di stop

Confermate le due giornate di squalifica

Niente sconto, Kevin Strootman non sarà in campo nelle prossime due partite di campionato. La Corte Sportiva d’Appello ha dunque deciso di confermare il doppio turno di squalifica inflitto al calciatore della Roma al termine di un’udienza durata circa un’ora - con la società giallorossa che era rappresentata da Umberto Gandini, che non ha però voluto rilasciare alcuna dichiarazione. E' stata così presa la decisione definitiva che priverà Luciano Spalletti di un calciatore fondamentale per il suo centrocampo. Nessuno sconto, il giocatore olandese non potrà scendere in campo nelle prossime due fondamentali gare contro Milan (a San Siro) e Juventus all’Olimpico. Dopo il derby, la Roma perché anche una pedina importante per i prossimi due match - che saranno cruciali per provare a mantenere il secondo posto in classifica davanti al Napoli.

Il comunicato ufficiale

Questa la nota pubblicata sul sito della Federazione che ufficializza la decisione: "La Corte Sportiva d’Appello Nazionale ha respinto il ricorso con richiesta di procedimento d’urgenza presentato dalla Roma avverso la squalifica per due giornate del calciatore Kevin Johannes Strootman. Si dà atto che la Corte Sportiva d’Appello - si legge - nella riunione tenutasi in Roma il 4 maggio 2017, ha adottato le seguenti decisioni:

COLLEGIO: Prof. Piero Sandulli – Presidente; Avv. Lorenzo Attolico, Vice Presidente; Avv. Maurizio Borgo, Componente; Dott. Carlo Bravi – Rappresentante A.I.A.; Dott. Antonio Metitieri – Segretario.

1. RICORSO CON RICHIESTA DI PROCEDIMENTO D’URGENZA, EX ART. 36 BISCOMMA 7 C.G.S., DELL’A.S. ROMA S.P.A. AVVERSO LA SANZIONE DELLA SQUALIFICA PER 2 GIORNATE EFFETTIVE DI GARA INFLITTE AL CALC. KEVIN JOHANNES STROOTMAN SEGUITO DI RISERVATA SEGNALAZIONE DEL PROCURATORE FEDERALE EX ART. 35, COMMA 1.3 C.G.S., SEGUITO GARA ROMA/LAZIO DEL 30.04.2017(Delibera del Giudice Sportivo presso la Lega Nazionale Professionisti Serie A – Com. Uff. n. 197 del 2.05.2017).

La C.S.A. respinge il ricorso, con richiesta di procedimento d’urgenza ex art 36bis comma 7 C.G.S., come sopra proposto dalla società A.S. Roma S.p.a. di Roma".

Il parere dell’avv. Grassani

Strootman era stato squalificato per due giornate a causa della condotta antisportiva mostrata in occasione della simulazione che aveva indotto l’arbitro Orsato a fischiare il rigore - che aveva permesso ai giallorossi di portarsi momentaneamente sull’1-1. La Roma aveva poi deciso di ricorrere e sul fatto si era pronunciato anche l'avvocato Mattia Grassani: "La strategia della società giallorossa è apprezzabile, ha il diritto di perseguirla, ma così facendo presta il fianco. Se l’olandese avesse tirato indietro il piede per reazione - spiega Grassani - avrebbe potuto ammetterlo subito col direttore di gara portandolo sulla retta via. La dinamica dell’azione è lineare e da manuale c’è la squalifica minima di due giornate. È il minimo, nonché fisiologico che avvenga. Facendo ricorso c’è il rischio che aumenti la sanzione inflitta. Le partite che l’olandese salterà sono fondamentali per la qualificazione diretta in Champions, ecco perché il ricorso diventa una scelta ancor più delicata da parte dei dirigenti giallorossi".