I granata interrompono il record di 33 vittorie consecutive in casa in campionato della Juve e rinviano la festa scudetto. Vantaggio di Ljajic al 53', Higuain la riacciuffa al 92'. Il derby della Mole regala grandissime emozioni, l'espulsione di Acquah e l'allontanamento di Mihajlovic. I bianconeri rinviano la festa
JUVENTUS-TORINO 1-1
52' Ljajic (T), 92' Higuain (J)
Una perla di Ljajic rinvia la festa scudetto della Juventus. Nell’anticipo serale della 35^ giornata, un ottimo Torino frena i bianconeri nel derby della Mole: 1-1 il risultato finale, e interrompe la striscia di vittorie consecutive casalinghe della squadra di Allegri (33). L’ultima squadra a portar via un punto dallo Juventus Stadium era stato il Frosinone 591 giorni fa: era il 23 settembre 2015. Finì, come in questo caso 1-1. I granata strappano un pareggio con grande carattere, in mezzo a grandi difficoltà: la squadra di Mihajlovic è stata costretta a giocare in dieci uomini per più di mezz’ora. Espulso al 57’ per doppio giallo Acquah. Il secondo dopo un fallo su Mandzukic. Nella stessa occasione, l’arbitro Valeri allontana dal campo anche l’allenatore granata per una vivace protesta nei confronti dei suoi collaboratori.
Higuain la riacciuffa
Al 92’ Higuain evita la sconfitta, e pareggia la gara. Dopo un batticuore continuo. Chi si aspettava una partita senza emozioni, deve presto ricredersi. Allo Juventus Stadium va in scena una gara piena di occasioni da rete, prima e dopo l’espulsione. Dopo aver perso la parità numerica, il Toro difende con i denti. Deve arrendersi solo al 7° gol di Higuain nei propri confronti, ma può esultare. La Juve sale a 85 punti in classifica. Battendo il Milan, la Roma può andare a meno 7. A tre giornate dalla fine. La partita di domani, ai fini dell’attribuzione aritmetica del titolo è comunque ininfluente.
Le altre strisce record
La striscia di vittorie casalinghe consecutive della Juve è seconda soltanto a quella del Barcellona (tra il febbraio ’58 e il novembre ’60). Quella volta furono 39. Ma è davanti comunque a quella del Saint’Etienne (28 tra l’1 febbraio ’74 e l’agosto ’75), quella del Bayern in Bundesliga tra il novembre ’71 e il marzo ’73 e quella del Manchester City 2011-2012 (venti).
Le scelte
Allegri vara un ampio turnover. A pochi giorni dalla vittoria di Montecarlo, e poche ore dal ritorno della semifinale di Champions, lascia alcuni uomini chiave a riposo. D’altronde, la rosa bianconera è così ampia, che quelli che sulla carta sono "rincalzi", sono comunque di altissimo livello. In porta, c’è Neto. Buffon rimane in panchina. Sulle fasce, a riposo Dani Alves e Alex Sandro: in campo ci sono Lichtsteiner e Asamoah. Al centro Bonucci, accanto a Benatia. Chiellini riposa. A centrocampo, accanto a Khedira c’è Rincon. In avanti Cuadrado e Sturaro sulle fasce, con Dybala a sostegno di Higuain. Il Toro mira a fare una grande partita. Dopo aver lasciato in panchina i diffidati nello scorso turno di campionato, Mihajlovic si affida a Moretti al centro della difesa. A centrocampo ci sono Acquah e Baselli. Sulla linea dei trequartisti Iago Falque, Ljajic e Boyé dietro all’unica punta Belotti.
Primo tempo, 4 occasioni
Nella prima parte di gara, due occasioni per parte. Quelle più calde sono della squadra di Allegri. Al 15’ Benatia, servito da Dybala, manda sull’incrocio dei pali interno. L’azione non termina, palla a Bonucci: il tiro del difensore bianconero è deviato da Molinaro. L’altra al 43’: assist fantastico di Mandzukic per Dybala: Hart para. Il Toro ci prova con Belotti e con Ljajic sul finire di tempo: il suo tiro a giro finisce fuori.
Secondo tempo incredibile
L’ex Inter e Roma al 53’ porta in vantaggio la sua squadra con una perla su punizione, su cui Neto non può nulla. Passano quattro minuti e l’arbitro Valeri espelle per doppia ammonizione Mandzukic. Mihajlovic e il Toro protestano in modo durissimo. Il direttore di gara allontana anche l’allenatore granata. Poi succede di tutto: Allegri lancia Higuain, Alex Sandro e Pjanic. I granata si difendono con forza. E fino al 91’, il vantaggio regge. Un minuto dopo Higuain la riacciuffa. L’1-1 non soddisfa nessuno. Dal campo, escono tutti arrabbiati. La Juve ora avrà il Monaco per il ritorno della semifinale di Champions League. Per festeggiare il sesto scudetto ci vorrà ancora un po'.