Il presidente granata duro con la squadra dopo lo 0-5 di domenica: "Prestazione inspiegabile, il Toro in campo non si è visto. Ci siamo dimenticati di giocare, anche Mihajlovic è dispiaciuto". Su Belotti: "Vogliamo tenerlo, non ci è arrivata ancora nessuna offerta"
Uno 0-5 che fa male, soprattutto perchè arrivato dopo la grande partita dello Stadium nel derby contro la Juventus della scorsa settimana. Il Napoli di Sarri ha fatto a pezzi i granata nella terzultima di campionato e condannato la squadra di Mihajlovic al quinto pareggio consecutivo all’Olimpico, un record negativo visto l’ottimo rendimento tenuto in stagione nelle gare casalinghe: “Il Toro non l’ho visto in campo. Erano in vacanza”, ha detto il presidente Urbano Cairo. “Era una partita in cui, dopo una bellissima gara contro la Juventus, mi aspettavo qualcosa di simile. E invece non è stato così. Sono arrabbiato. È dispiaciuto anche Mihajlovic. Il Napoli era motivatissimo, ma non si possono fare brutte figure del genere. Devo dire che il Toro ultimamente è andato piuttosto bene, ha inanellato vittorie e pareggi di buonissimo livello. Ieri proprio si sono dimenticati di giocare, non so, è stata una partita inspiegabile“.
"Vogliamo tenere Belotti"
Cairo ha come al solito parlato anche del calciomercato, con il nome di Belotti che continua a essere uno dei più caldi in vista dell’estate: “Per Andrea non ho ricevuto offerte particolari, c’è molta gente che viene a vederlo ma niente di più. È un momento in cui è anche stanco, ha fatto una stagione lunga, e quindi sicuramente in questo momento non è il miglior Belotti. Non ho cose da aggiungere. Noi abbiamo tutta l’intenzione di tenerlo, è un giocatore importante per noi, faremo sicuramente ancora qualcosa di importante perchè va fatta, faremo ancora qualche innesto in difesa (quella con i numeri peggiori da quando Cairo è presidente, ndr), a centrocampo e vedremo davanti. Il giocatore lo voglio tenere e credo che anche lui rimanga volentieri, a meno che lui non mi dica cose diverse che non mi ha mai detto e non credo mi dirà“.
