L’allenatore giallorosso torna a parlare di Francesco Totti: "E' il simbolo della nostra squadra, è una leggenda. Io però devo fare delle scelte, decisioni che a volte lo hanno penalizzato. Io devo pensare a vincere. Scudetto? Secondo me lo vincerà la Juventus"
Tre punti per provare a difendere il secondo posto dall’attacco del Napoli, dopo il successo sulla Juventus della scorsa settimana la Roma si prepara ad affrontare il Chievo al Bentegodi nella gara che andrà in scena sabato alle 18. "Rischio di un calo di concentrazione da parte nostra? Per come la vedo io no, però il Chievo ha fatto vedere durante il campionato di poter mettere in difficoltà le squadre forti, hanno un’identità di gioco chiara e precisa. Quindi sì, in parte il rischio può esserci. Noi comunque dobbiamo vincere le due partite che mancano. Se credo nel ribaltone scudetto? Noi dobbiamo credere a questa possibilità di rigiocare la partita di Porto. La palpitazione con cui andremo in campo con il Chievo sarà la stessa di Porto. Il campionato lo vincerà giustamente la Juventus, si è fatta trovare pronta in tutte le competizioni, ha fatto dei grandissimi numeri che gli vengono riconosciuti da tutto il calcio internazionale. A noi non cambia niente, per far sì che si avveri questo miracolo di cui parlate dobbiamo vincere assolutamente le due partite che ci rimangono. Proveremo a fare così", le parole dell’allenatore della Roma Luciano Spalletti in conferenza stampa.
Su Totti
Spalletti parla poi così di Francesco Totti: "Lui è il simbolo della nostra squadra, è una leggenda. In qualsiasi modo si voglia vedere la Roma si trova Totti. Io lo devo trattare però come uno normale e devo fare delle scelte che a volte lo hanno penalizzato. Questo mi dispiace. Io devo pensare però a vincere e per questo devo ragionare sulla gestione di Francesco".
"Tutti proiettati verso un’unica direzione"
"Delusione per l’Europa? Quando si lavora per costruire un obiettivo, in maniera seria e continua, parlare di delusioni mi sembra eccessivo. Questa col Chievo è una partita che ci può liberare da qualche brutto risultato. Quando arrivi in fondo comunque qualche rimorso può presentarsi, e questa deve essere la partita per cancellarli. Siamo tutti proiettati verso una sola direzione, abbiamo sempre lottato a denti stretti in ogni situazione, non vogliamo perderci questa occasione", ha proseguito Spalletti. Che poi ha annunciato la presenza di Dzeko per la gara di domani: "Sta bene, è a disposizione".
Sulle voci che lo accostano all’Inter
"Noi dentro lo spogliatoio ci confrontiamo con la squadra. Questa settimana qui se avessimo la possibilità di firmare un contratto, firmeremmo. Il nome del contratto sarebbe Chievo. Ci interessa solo questa partita, difendere le verticalizzazioni del Chievo, bisogna attrezzarsi. I numeri del Chievo, dicono che sono una delle squadre peggiori nel possesso palla, però loro quando riconquistano palla sono una delle squadre migliori nelle verticalizzazioni: è la squadra più brava nei rimbalzi, nelle seconde palle, loro sono i più bravi di tutti a portare a casa questi numeri qui. Noi dobbiamo essere bravi a modificare le nostre qualità per andare poi a levargli qualche possibilità di questi numeri qui. Quello che sarà il futuro allenatore dell’Inter non ci interessa, bisogna fare le cose in funzione del Rombo Chievo. Rispondo solo Chievo", ha affermato Spalletti.
Sulle voci in merito alla panchina della Roma
"Altri allenatori accostati alla Roma? E' normalissimo, non vedo perché dovrebbe darmi fastidio. Hanno titoli vinti e blasone per essere i prossimi allenatori della Roma. La società ha già fatto vedere, prendendo Monchi, di voler portare i migliori a lavorare alla Roma. Vengono per prendermi il posto? Mi fa piacere, devo essere più bravo di loro per tenermi il posto. Ripeto: non ce ne deve fregare niente chi allenerà l'Inter o la Roma, dobbiamo pensare solo al Chievo. Per quanto riguarda me ed i calciatori, il futuro dipende dalla vittoria di domani", ha concluso Spalletti.