
Uno scudetto per tanti protagonisti: ogni giocatore bianconero ci ha messo la firma, ognuno con una partita in particolare da incorniciare che l'ha reso leader o trascinatore per un giorno

Uno scudetto con tante firme: su quello della Juventus c’è il marchio di tutti i giocatori bianconeri, e come in un puzzle ognuno ha contribuito con una tessera speciale. Tanti protagonisti, ciascuno con la sua giornata di gloria -

Dybala, 15 ottobre (Juventus-Udinese 2-1). L’Udinese spaventa i campioni passando in vantaggio, situazione inedita per la Juve, chiamata per la prima volta in stagione alla rimonta. Per compierla si affida al sinistro magico del suo giocatore più geniale, che si carica la squadra sulle spalle e mostra lampi di grande calcio: suggerisce, inventa e alla fine la risolve da solo con una doppietta (punizione e rigore). Standing ovation al momento della sostituzione -

Mandzukic, 22 gennaio (Juventus-Lazio 2-0). Strano, per un attaccante, che la “sua” giornata sia riconducibile a una partita in cui non compare nel tabellino dei marcatori. Non per Mandzukic, esempio di come un giocatore nato per fare gol possa sacrificarsi per la squadra, lottare, persino difendere. La sua disponibilità permette ad Allegri di ideare il modulo con tutte le stelle in campo, sperimentato per la prima volta proprio in questa gara. I numeri di Mario? 10 duelli vinti, 6 contrasti aerei su 6 dominati, 4 palloni recuperati, 11 km percorsi su e giù sulla fascia. Roba da terzino, che l’ha reso insostituibile -

Higuain, 17 dicembre 2016 (Juventus-Roma 1-0). Sempre decisivo nelle partite che contavano, derby ma soprattutto confronti diretti con Napoli e Roma. Da ex punisce il suo “maestro” Sarri con 4 gol in 4 incroci tra campionato e Coppa Italia: il primo, decisivo nel 2-1 del 29 ottobre, è pesantissimo. Un paio di mesi dopo si inventa da solo la rete che stende i giallorossi -

Alex Sandro, 25 febbraio 2017 (Juventus-Empoli 2-0). È la giornata in cui il brasiliano conferma di poter fare tutto, sulla fascia sinistra. Impiegato da terzino in quello che Allegri disegna come un 4-4-2, risulta il migliore in campo con progressioni inarrestabili e gol-ciliegina a coronare il tutto. In Italia, sulla sinistra, difficile trovarne altri come lui -

Chiellini, 26 ottobre 2016 (Juventus-Sampdoria 4-1). Doppietta di un difensore: il sogno di ogni fantallenatore. Beati quelli che quel giorno avevano in campo Chiellini, che sfrutta due palle inattive per portarsi in avanti ed entrare nel tabellino. Per mettersi in mostra con chiusure e contrasti ci sono tutte le altre partite… -

Pjanic, 6 novembre 2016 (Chievo-Juventus 1-2). Apre Mandzukic, pareggia Pellissier e sembra che il Chievo sia riuscito a imbrigliare la Signora, rallentandone la corsa. Serve il colpo di un campione e qui si vede l’importanza di avere in squadra un giocatore capace di risolvere una partita con una giocata da fermo. Punizione “alla Pjanic” e problema risolto -

Cuadrado, 5 febbraio 2017 (Juventus-Inter 1-0). Il modulo “a 5 stelle”, in cui riveste un ruolo fondamentale e che lo valorizza al massimo, era stato da poco varato. Lui ringrazia Allegri per la fiducia diventando il protagonista della sentita sfida contro i rivali nerazzurri. Gol decisivo da urlo -

Dani Alves, 21 settembre 2016 (Juventus-Cagliari 4-0). Il meglio, in stagione, l’ha dato sicuramente in Champions (nelle partite contro Barcellona e Monaco su tutte). Allegri si affida alla sua esperienza e al suo carisma fin dalla prima giornata e così, dopo la sconfitta contro l’Inter, è tra i trascinatori della Juventus che alla giornata successiva si risolleva immediatamente asfaltando il Cagliari -

Bonucci, 29 ottobre 2016 (Juventus-Napoli 2-1). Nella giornata in cui tutti si concentrano su Higuain, l’ex che segna e non esulta, Leo si conferma leader della difesa sfoderando una prestazione di classe e sostanza, impreziosita anche da un gol pesantissimo. Esultanza con dedica rivolta ai figli, con cui si lascia alle spalle un momento difficile della sua vita, confermandosi campione anche fuori dal campo -

Buffon, 19 marzo 2017 (Sampdoria-Juventus 0-1). Ripercorrendo l’ennesima stagione da record del portiere bianconero scegliamo una giornata simbolica, quella in cui è diventato il giocatore ad aver totalizzato più minuti con la maglia della Juventus in Serie A (oltre che in Champions League, record che già gli apparteneva). Scavalcato in classifica Giampiero Boniperti: nel mito bianconero a tutti gli effetti -