
In questi sei anni la Juventus non ha mai schierato la stessa coppia titolare da una stagione all’altra. Oggi a far sognare i tifosi ci sono i due argentini ma di campioni ne sono passati tanti. Ciò che non è cambiato è il risultato finale: campioni d’Italia

Da Vucinic-Matri a Dybala Higuaín, passando per Tévez-Llorente. Se la difesa è stata (quasi) sempre la stessa durante queste stagioni terminate con sei scudetti, lo stesso non si può dire dell’attacco. Tuttavia, a prescindere dagli interpreti, il reparto offensivo ha sempre dato grandi soddisfazioni a Conte prima e ad Allegri poi –
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Probabilmente non era quella formata da Vucinic e Matri la coppia che Conte aveva in mente per la stagione 2011/2012, tant’è vero che soltanto una volta nelle prime sei giornate sono partiti insieme dal primo minuto. Dal match contro il Genoa del 22 ottobre 2011, la doppietta del centravanti di Lodi scioglie definitivamente i dubbi su quale fosse la coppia titolare di una stagione che terminerà con il primo di una lunga serie di scudetti –
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Quella dello scudetto 2011-2012 è anche l’ultima stagione di Alessandro Del Piero. Il capitano bianconero colleziona 23 presenze, spesso partendo dalla panchina, siglando tre gol in campionato. Tra questi quello della vittoria contro la Lazio in un match decisivo nel duello contro il Milan per la conquista del titolo –
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Stesso numero di presenze e un gol in più rispetto a Del Piero per Fabio Quagliarella. Il centravanti di Castellammare di Stabia gioca 881 minuti in campionato giocando da titolare in sole nove occasioni –
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Con Matri, Vucinic, Del Piero e Quagliarella, a gennaio arriva anche Marco Borriello. Per l’attaccante ex Milan sono 13 le presenze con due reti, entrambe pesantissime, contro Cesena e Cagliari –
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Statistiche alla mano, la coppia titolare nella stagione 2012/2013, quella del secondo scudetto di Antonio Conte, è formata da Mirko Vucinic e Sebastian Giovinco. Il talento scuola Juventus torna in bianconero dopo le strepitose stagioni di Parma e colleziona 31 presenze in campionato mettendo a segno sette gol. Per Vucinic, invece, saranno 10 le reti a fine stagione –
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Tra le novità del parco attaccanti bianconero nella stagione del secondo dei sei titoli consecutivi, c’è il danese Nicklas Bendtner. Il danese, però, si rivela una delusione: appena 341 minuti in nove presenze e nessun gol con la maglia bianconera –
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Se Bendtner è stata una delusione, difficile trovare un aggettivo per Nicolas Anelka. Il francese non va oltre i 41 minuti in due partite, ovviamente senza alcun gol all’attivo. Sia lui sia il danese verranno rispediti al mittente a fine stagione –
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Anno nuovo, coppia nuova. La stagione 2013/2014 inizia con due attaccanti di livello internazionale: Carlos Tévez e Fernando Llorente. I dubbi sul carattere del primo e sull’efficacia del secondo vengono fugati dai numeri: l’argentino chiuderà la stagione con 19 reti mentre lo spagnolo metterà a referto 16 gol nella cavalcata trionfale verso il terzo scudetto consecutivo, quello del record di 102 punti –
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Con l’Apache, l’ex Athletic Bilbao e i confermati Vucinic e Quagliarella, è Daniel Osvaldo a completare l’attacco juventino. L’italo-argentino gioca 374 minuti in 11 presenze e mette a segno un gol molto importante, quello della 37ma giornata: la Juve è già campione d’Italia ma con questa rete batte la Roma e arriva a 99 punti garantendosi la possibilità di superare quota 100 –
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Dal punto di vista strettamente numerico e statistico, anche nella stagione 2014/2015 la coppia titolare è quella formata da Tévez e Llorente, ma il primo anno di Allegri è anche quello dell’arrivo e dell’esplosione di Alvaro Morata che dopo un periodo di adattamento diventa decisivo nel girone di ritorno. I gol del madrileno (sette a fine campionato) portano alla Juventus nove punti. Tévez, invece, migliora lo score della stagione precedente arrivando a 20 gol –
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Oltre a Morata, l’altra novità della Juventus campione d’Italia per la quarta volta consecutiva, la prima senza Antonio Conte in panchina, è rappresentata dal giovane francese Kingsley Coman. Il classe 1996 arrivato dal Paris Saint Germain colleziona 14 presenze, cinque dal primo minuto, al suo primo campionato in Italia –
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Partito Tévez, di ritorno al Boca, la nuova stella della Juventus 2015/2016 è un altro albiceleste: Paulo Dybala. Il talento classe 1993 arriva dal Palermo e dopo qualche difficoltà iniziale non esce più dall’undici titolare di Allegri. L’argentino, però, raramente farà coppia con Morata. Lo spagnolo non conferma la grande stagione d’esordio in Italia così Allegri spesso gli preferisce un altro nuovo acquisto: il croato Mario Mandzukic che con Dybala formerà una coppia da 29 gol totali. Per entrambi è il primo scudetto in Italia –
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Non solo Dybala e Mandzukic. La Juve rinnova quasi del tutto il parco attaccanti e porta a Torino anche Simone Zaza dopo le ottime stagioni al Sassuolo. Il lucano però non trova lo spazio che si aspettava (solo cinque presenze da titolare) anche se è suo il gol più importante del campionato: quello della vittoria e del sorpasso sul Napoli il 13 febbraio. Da quel momento i bianconeri non lasceranno più il primo posto –
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Messo in archivio il quinto scudetto, la Juventus punta a migliorare ulteriormente una squadra che in Italia domina. Così, pagata la clausola di 90 milioni, arriva dal Napoli il capocannoniere della stagione precedente: Gonzalo Higuaín. È lui il designato a far coppia con il connazionale Paulo Dybala –
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Con La Joya ad ispirare e il Pipita a finalizzare, la Juventus risulta quasi imbattibile. Lo strapotere delle cinque stagioni precedenti non viene messo in discussione neppure nel campionato 2016/2017. Anche se segnano di meno rispetto alla stagione 2015/2016, i due argentini formano probabilmente la coppia più forte tra quelle dei sei scudetti –
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Il trasferimento di Higuaín dal Napoli ha suscitato un clamore mediatico non indifferente. È l’acquisto più costoso nella storia della Serie A ma questa etichetta non pesa al Pipita che inizia a segnare fin dall’esordio contro la Fiorentina alla prima giornata: gli bastano pochi minuti per entrare e risolvere il match. Per lui gol importanti anche negli scontri diretti contro Napoli e Roma –
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Dopo una prima stagione esaltante, Dybala ha confermato tutto il suo talento in questo campionato. È lui il volto della Juventus: un fuoriclasse in campo, un fenomeno mediatico fuori. La sua “Dybala Mask è il simbolo e l’immagine di questo scudetto da leggenda –
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Se Dybala e Higuaín sono il presente della Juventus, Marko Pjaca rappresenta il futuro della società bianconera. Il talento croato classe 1995 è stato acquistato in estate dalla Dinamo Zagabria ma, frenato anche da due gravi infortuni, non ha trovato molto spazio –
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