Lazio, verso il 3-5-2: prove tattiche in vista del Crotone
Serie AI biancocelesti si preparano all'ultima di campionato con tanti assenti: out Lukaku e Parolo per infortunio, Lulic, Hoedt e Keita per squalifica. Strakosha sembra aver recuperato e dovrebbe partire dal primo minuto
Ci siamo, ancora un'altra gara e poi sarà game over. Con la stagione della Lazio che si concluderà tra gioie e sorrisi: "Abbiamo disputato una grande annata" ha detto Inzaghi. "Straordinaria". Ribadendolo più volte nel corso delle sue interviste. Ora, col Crotone all'Ezio Scida, l'ultimo atto, c'è da difendere il quarto posto. Ma i rossoblù puntano la salvezza e sarà una gara tutt'altro che scontata, tant'è che Inzaghi non fa pre-tattica e mischia le carte: per il secondo giorno di fila, infatti, è stato provato il 3-5-2 di base visto contro Roma e Juventus. Quello dei successi nel derby insomma. Tuttavia, l'allenatore piacentino dovrà fare i conti con diverse assenze (vedi Parolo, Lukaku, Hoedt, Keita e Senad Lulic). Thomas Strakosha sembra aver recuperato e riprenderà il suo posto tra i pali, Vargic verso la panchina; nel terzetto difensivo, poi, spazio a Bastos, Wallace e Radu, con Biglia, Murgia e Milinkovic a centrocampo. Sugli esterni giocheranno Basta e Patric, mentre davanti ecco Immobile e Felipe Anderson. Questo l'11 anti-Crotone per Inzaghi, tra scelte obbligate e qualche scommessa.
Mauri: "Coppa Italia del 2013? Il momento più bello"
Quattro anni fa la Lazio vinceva uno dei suoi trofei più importanti. Per il valore, soprattutto. Vinceva la famosa Coppa Italia in finale contro la Roma, il 26 maggio del 2013. Lulic protagonista con un gol finito nella storia, ma anche altri: Marchetti, Ledesma, Klose e... Stefano Mauri, che ai microfoni di Lazio Style Radio ha parlato così di quell'esperienza: ""Sono stato il primo baciare la coppa, ne vado molto fiero. Ho rivisto spesso quelle immagini, penso che sia il momento più bello della mia carriera. È stata un’emozione incredibile - racconta Mauri ai canali ufficiali - sapevamo l’importanza di quella partita, volevamo la Coppa e ce la siamo andata a prendere. È casuale che proprio oggi sia venuto a Formello, avevo deciso da un po’ di venire in settimana e Peruzzi mi ha detto di passare oggi, così sono venuto".
Mauri: "Mi vedo più dirigente che allenatore"
Un commento anche sul futuro, il centrocampista del Brescia ha parlato così: "Ora vado in vacanza, ho bisogno di staccare. Vedremo, la Serie B è un campionato difficile, completamente diverso, ci ho messo un po’ ad entrare in condizione perché sono stato fermo sei mesi. Ora stacco la spina per qualche settimana e decido se continuare o meno. Fisicamente sto bene però sinceramente non so ancora cosa fare, giocare a calcio è la mia passione ma se devo continuare tanto per andare avanti è anche giusto magari capire che sia arrivato il momento di smettere". Dopo il calcio giocato: "Questa estate ho fatto il primo corso da allenatore a Coverciano, io mi vedo più dirigente che allenatore. Devo capire cosa mi piace fare". Infine sulla Lazio: "Mi manca tanto l’ambiente, dopo più di dieci anni passati qui andare via e cambiare ambiente e città è stato difficile. Tornare qui è un’emozione, vedo la Lazio come la mia casa, spero di poter tornare in questa famiglia in altre vesti".