Gattuso: "Il Milan è la mia casa. Prima squadra? Non sono pronto"
Serie AIl nuovo allenatore della Primavera rossonera parla del suo ritorno al Milan: "Contento ed orgoglioso di essere tornato a casa. Convinto da Fassone e Mirabelli. Prima squadra? Non sono pronto. A Donnarumma dico di scegliere con il cuore"
La carica di sempre e la soddisfazione per un ritorno al Milan, dopo l’ufficialità dell’incarico da allenatore della Primavera rossonera Rino Gattuso parla così in conferenza stampa. "Tre settimane fa, alla prima chiamata del Milan, avevo già parlato con altre squadre. Ci siamo trovati subito, Mirabelli sembrava Baresi perchè mi marcava a uomo. È stato bravo, anche se venivo da anni difficili in piazze complicate. Se oggi sono qua i meriti sono di Fassone e Mirabelli. Sono contento ed orgoglioso di essere tornato a casa. Dovrò trasferire ai ragazzi il dna Milan, cosa significhi indossare questa maglia. Voglio solo allenare i giovani, penso solo a questo. Poi penserò al mio percorso". Il nuovo allenatore della Primavera del Milan svela cosa lo ha convinto ad accettare l’incarico: "Ho visto una voglia grandissima da parte di Fassone e Mirabelli, sono stati bravi a convincermi a fare parte di questo progetto. Hanno dimostrato di volermi a tutti i costi, mi hanno convinto quasi subito. Sono qua per far capire che giocare a calcio è qualcosa di serio, e so benissimo che il lavoro sarà molto difficile", le parole di Gattuso.
"Prima squadra? Non sono pronto. Penso solo ad allenare i giovani"
Gattuso parla poi del colloquio avuto con Montella. "Stimo molto Vincenzo come allenatore, ho solo da imparare da lui e sarà un orgoglio lavorare insieme. In questi anni mi sono concretato molto sulla fase difensiva e devo migliorare dal punto di vista offensivo. Auguro il meglio a Montella, perchè voglio che questa squadra vinca tutto con Vincenzo. Io voglio solo allenare la Primavera, non ho altro per la testa anche perchè non sono pronto per allenare la prima squadra. Un passo indietro aver accettato la proposta della Primavera? Avevo varie proposte, ma la scelta è stata quella di tornare in un società nuova che mi ha voluto fortemente. Questo non è un passo indietro. Sto già stressando tutti come un martello pneumatico, chi mi conosce sa quanto tenga a fare bene questo lavoro: l'affetto della gente fa piacere, ma le emozioni passano subito, sono proiettato già a ciò che devo fare", ha ammesso Gattuso.
"Donnarumma? C’è poco da convincere…"
Immancabile un pensiero su Donnarumma: "Quando arriva il procuratore con un contratto importante, se sei giovane ti fai un po’ prendere. Ma so che Gigio ha una famiglia importante che lo sto aiutando a scegliere bene. Io avrei potuto fare contratti migliori in carriera, ma per me ha sempre vinto il cuore. Non siamo tutti uguali, spero però che il ragazzo rimanga. Convincerlo a rimanere? C'è poco da convincere. Gigio è importantissimo già adesso e ancora ha 20 anni di carriera davanti. L'unico consiglio che posso dargli è che diventare una bandiera vale più di qualche milione. Spero che Donnarumma rimanga perchè penso possa far fare un salto di qualità alla sua carriera", ha concluso Gattuso.