Atalanta, Kurtic: "L'anno prossimo in Champions? Perché no!"
Serie AIl centrocampista sloveno ha rilasciato un'intervista a La Gazzetta dello Sport, dove ha dichiarato le sue ambizioni future con l'Atalanta e in nazionale, ricordando l'esperienza con la Fiorentina e l'amicizia con Ilicic: "Il mio 27 è per lui"
Poche copertine, ma un apporto in campo sempre concreto. Gian Piero Gasperini ha trovato in lui un giocatore esperto e affidabile, disponibile a seguire l’allenatore e fare da guida ai tanti giovani lanciati dai bergamaschi. Jasmin Kurtic ha affrontato diversi temi, nell’intervista rilasciata a La Gazzetta dello Sport. A partire dal ritorno in Europa League. "Ho giocato cinque partite con la Fiorentina. Il debutto fu col Guingamp e feci un assist. Ma stavolta sarà tutto diverso, sarà una nuova sfida. Ce la giocheremo, d’altronde se si arriva quarti in Serie A si è pronti a tutto" ha detto il centrocampista. E a proposito dei viola, il calciatore li ricorda così: "Piansi perché avevo capito che era una grande occasione. Ho un ottimo rapporto con Ilicic, all’inizio mi ha aiutato con l’italiano e ho scelto il numero 27 per lui. Non ci vediamo più come prima, è diventato papà, ma lo andrò a trovare al mare, in Croazia". L’Atalanta è stata una scelta di vita: "Ho accettato di venire qui anche se avevo offerte più vantaggiose, ho trovato un società seria e organizzata. Con Reja i giovani non avevano molto spazio, con Gasperini sono esplosi. Dopo la fatica iniziale, sono arrivati i risultati ed è stato tutto più facile. Bravi noi a rimanere sul pezzo quando abbiamo capito di poter arrivare all’Europa".
Il cambio ruolo e la corsa al Mondiale
Conti e Gomez, due dei protagonisti della favolosa cavalcata, potrebbero andar via durante il mercato. “Il calcio è imprevedibile. Se arriva un’offerta importante è giusto che il club e il giocatore ne parlino” è il pensiero di Kurtic. Che a 28 anni si è riscoperto trequartista: “Mi piace giocare vicino alla porta, inizialmente ero più basso. Ora invece ho tante soluzioni, che sia il passaggio o il tiro da fuori. Il merito è anche di Gasperini. Poi aver tenuto alta la concentrazione e la buona condizione fisica ha fatto il resto. Con la Slovenia continuo a fare la mezzala sinistra, in un ruolo che era mio pochi mesi fa”. Quale che sia la posizione in campo, ciò che non cambia è la forte ambizione, in nazionale come col club. “Punto al Mondiale, saranno decisivi gli ultimi scontri diretti. Con l’Atalanta pensiamo in grande. La Champions? Perché no” ha concluso lo sloveno.