Ritiro Milan 2017, Fassone: "Rinnovo Donnarumma? Ci siamo"
Serie AComincia ufficialmente oggi col raduno di Milanello la stagione del nuovo Milan di Vincenzo Montella, il primo dall'inizio per la nuova proprietà cinese. Ritrovo in mattinata al centro sportivo, primo allenamento, conferenza stampa di Montella, Mirabelli e Fassone e nel pomeriggio altra sessione di allenamento
Il nuovo Milan comincia ufficialmente oggi la sua stagione. Con tante aspettative, portate a Milanello dalla nuova proprietà e dalla nuova dirigenza che dopo essersi insediata alla guida del club rossonero ha dimostrato di voler rivoluzionare la squadra e di avere molte e tante idee chiare in mente. Già 6 i volti nuovi arrivati a Milano, tutti obiettivi mirati di Fassone e Mirabelli che hanno già regalato a Montella due difensori (Musacchio e Rodriguez), due centrocampisti (Calhanoglu e Kessié) e due attaccanti (Borini e André Silva), oltre ad aver di fatto risolto positivamente l'intricata questione Donnarumma che avrebbe potuto lasciare tanti strascichi polemici oltre ad aprire un nuovo fronte di mercato. All'orizzonte inoltre ci sono almeno altri due acqusiti, quelli di Kalinic e Conti, che sembrano quasi certi e che Montella aspetta con ansia per completare la sua rosa.
Fassone: "Due terzi del lavoro è stato fatto"
Prima conferenza dell'anno, Vincenzo Montella inaugura la stagione 2017/2018 nella sala stampa di Milanello in compagnia di Massimiliano Mirabelli e Marco Fassone. Proprio quest'ultimo ha preso la parola per primo: "Questo 5 luglio è una data importante, di fatto inizia quest'avventura nuova del Milan - ha dichiarato l'amministratore delegato rossonero - Sono passati 80 giorni da quando ci siamo insediati, siamo quasi al giro di boa dei 100 giorni quando vengono fatti i primi bilanci. Non credo ci possano essere sentimenti se non la riconoscenza nei confronti di chi ha costruito questo Milan che abbiamo preso in mano. Ci siamo concentrati su alcuni aspetti, il primo è quello della costruzione della squadra. Credo che, per due terzi, il lavoro è stato fatto. Non possiamo ancora riposare, manca un terzo, ma sono arrivati giocatori importanti. Poi ci sono altre cose che abbiamo fatto dietro le quinte, il primo è quello di managerializzazione della società: una prima parta del management è stata completata. Poi bisogna far partire la formazione della parte cinese, fondamentale per la crescita del Milan. Chi sarà in tournée con noi avrà modo di vedere il fermento che c'è in quel paese. Si tratta di un pilastro del Milan del futuro. Tutto questo l'abbiamo fatto in 80 giorni, siamo soddisfatti. Non ci sono informazioni che transitano tra noi e l'azionista riguardo la gestione finanziaria. Riguardo il mercato ho già dato indicazioni sul volume d'investimento previsto, che è importante. Sarà una stagione fuori dall'ordinario, perchè la prima della nuova proprietà. E' un anno d'investimenti, coperti dal punto di vista finanziario. In parte, quasi nella totalità, dal bond emesso per finanziare la campagna acquisti estiva. E' tutto sotto controllo, gran parte del budget deve ancora essere investita. Faremo un bilancio anche alla luce delle cessioni che faremo in questi giorni. Poi faremo le dovute valutazioni sul budget che resta, decidendo con l'allenatore in che reparto investire. Per noi sarebbe importante andare in Champions League, l'UEFA ci ha fatto questo assist di riconoscere al campionato italiano ben quattro posti. Ovviamente non possiamo imporci di farlo subito, per questo ho predisposto un paracadute nel caso non dovessimo riuscirci. Noi ci stiamo mettendo del nostro, se lo stiamo facendo bene lo scopriremo tra qualche mese".
Fassone: "Donnarumma? Ora tocca a lui prendere l'iniziativa"
Su Donnarumma: "Quello che accadrà è ancora nella nebbia, su quello che è accaduto sono sempre stato trasparente. A partire dal 15 giugno, quando il suo agente ci ha comunicato la volontà di non rinnovare. Da lì abbiamo aperto la porta ad un ripensamento, formulando poi un'altra offerta che credo sia molto vicina a quella desiderata. Ci sono ancora degli aspetti da limare ma, ormai, siamo quasi arrivati: la stagione inizia, Gigio è convocato per l'11 luglio e la risposta deve arrivarci in tempi rapidi. Il rapporto con i tifosi si risolverà in fretta se la storia si concluderà con il lieto fine. Oggi, con questo livello di mediaticità così alto, ci sta che accadano queste cose. Gigio è un campione, sono certo che si risolverà tutto per il meglio. Ho appreso della sua decisione di non fare l'esame di maturità soltanto a scelta fatta, lo sgriderò quando lo vedrò. Ma per lui è stata un'estate emotivamente difficile, si rifarà nel 2018. Raiola? Fa il suo lavoro, è un agente che cerca di ottimizzare per sè e per l'assistito. Propone condizioni economiche che per noi non sono ipotizzabili, ora tocca a lui prendere l'iniziativa". Sulla campagna abbonamenti: "Percepisco grande entusiasmo, so che ci sarà tanta gente ai preliminari di Europa League e anche oggi ci attendiamo molti tifosi. Adotteremo una politica di biglietti molto conservativa, senza grandi aumenti. Ci attendiamo però una vendita consistente di abbonamenti, di più rispetto all'anno scorso. L'obiettivo della società è quella di portare la gente allo stadio, vogliamo i tifosi vicini. Bisogna tornare subito in testa, se ci stanno vicini la loro spinta ci aiuterà ancor più velocemente". Su Conti: "Potrebbero essere giorni chiave, l'Atalanta chiaramente ha il totale nostro rispetto nel prendere le sue decisioni. Mi sento regolarmente con Percassi, sono giorni decisivi ma loro hanno la libertà di prendere le dovute decisioni".
Montella: "L'obiettivo è la Champions League"
A prendere successivamente la parola è stato Vincenzo Montella, che ha iniziato dal mercato: "Sono carico di entusiasmo, la squadra sta nascendo e si sta completando - ha esordito l'allenatore - Sono arrivati tanti calciatori, da campionati diversi rispetto a quello italiano che, a mio parere, è sempre quello più difficile tatticamente. Solo Kessié e un po' Borini conoscono il calcio italiano, non voglio creare alibi a me o a loro ma dobbiamo avere l'obiettivo di calarci nella realtà del nostro campionato. Mi aspetta tanto lavoro, sono entusiasta di poterlo iniziare in questo cambiamento. Credo che la squadra sia ancora da completare, bisogna prendere delle decisioni importanti in merito a delle uscite. Ma penso che il nostro obiettivo sia quello di arrivare in Champions League il prima possibile. Per farlo abbiamo bisogno di superare almeno due squadre, tra queste ci sono Roma, Napoli, Lazio e Atalanta. E poi c'è una diretta concorrente come l'Inter, anche se è arrivata dietro di noi nella scorsa stagione. C'è grossa competitività, mi attendo che la squadra abbia lo stesso spirito dell'anno scorso, quello che ha permesso ai tifosi di riavvicinarsi a questo Milan. Vedo grande entusiasmo, questo mi lusinga e mi dà grandi motivazioni. Ma non voglio che la squadra faccia sfociare questo nella presunzione, sarebbe un grandissimo errore: bisogna essere obiettivi e ambiziosi. Vedo la voglia di migliorare la squadra da parte della società, però bisogna essere equilibrati. Vedo grandissima determinazione nei nuovi, questa cosa fa la differenza. Anche chi era qui l'anno scorso è molto motivato, lo sono anche io e la mia testa è già al campo. Abbiamo delle responsabilità, queste però mi galvanizzano. Non so se questa sia la squadra più forte che ho allenato, ma devo lavorare per creare un gruppo. Campagna acquisti? Ho dato le mie linee guida, salvando ciò che c'era da salvare. Abbiamo fatto una strategia, delineando dei profili e Mirabelli ha lavorato per il mondo, rispettando quelle che erano le mie indicazioni secondo un modello di gioco. C'è un modulo di base, poi per sfruttare al meglio le risorse possono essere sfruttare altre opzioni. Una squadra è vincente anche quando ha calciatori forti in panchina, mi auguro di avere anche questo. Prendiamo come modello quello dell'anno scorso, poi ci sono delle varianti che non stravolgono i principi di gioco. Sono un allenatore di campo e voglio rimanere un allenatore di campo, non conosco e non voglio conoscere il mercato. Ogni calciatore rispecchia le caratteristiche che io ho richiesto. Sugli attaccanti: "Suso lo stimo, so che la volontà della società è quella di continuare con lui. Non vedo alcun tipo di problema. Ci sarà spazio e tempo per fare le dovute valutazioni sul suo contratto. Calhanoglu trequartista un po' m'intriga, ha fatto tanti ruoli e può giocare in tantissime posizioni.
Montella: "Kalinic è un profilo di attaccante che mi piace molto"
"Kalinic piace a me e alla società - ha continuato Montella - sono tante le opzioni che vagliamo anche nel singolo ruolo. Quindi lui è una delle opzioni, mi ha fatto molto piacere constatare che il calciatore si è espresso pubblicamente. Un po' mi dispiace per la Fiorentina ma, in fase di calciomercato, sono cose che succedono. Andrè Silva è un calciatore che rispecchia le caratteristiche che ho chiesto, acquisto poi condiviso con la società". Sul rinnovo: "Non ho avuto difficoltà a firmare, sono rimasto entusiasta del progetto ed il feeling è nato subito e sta crescendo. Ho fatto qualche piccola forzatura per firmare prima delle vacanze, per non avere altre tentazioni e rispettando il mio desiderio". Infine, su Donnarumma: "Sono andato a mangiare a Castellammare con la mia famiglia, eravamo in una ventina nel ristorante. Per caso ci siamo sentiti con il padre di Gigio, che mi ha invitato a prendere un caffè a casa sua ed ho portato mio padre e mio nipote. Ci siamo conosciuti meglio, mi hanno chieste delle situazioni ed abbiamo parlato tra amici. Ed il caffè era molto buono!". Sul preliminare: "Abbiamo una partita il 27 luglio, già importante. Inevitabilmente molti calciatori non saranno in buone condizioni, noi abbiamo iniziato oggi e il mio compito sarà quello di mettere in campo la squadra che avrà anche la migliore tenuta fisica".
Mirabelli: "Keita? Da tempo non rientra nei nostri programmi"
Poi arriva il turno di Mirabelli: "Dobbiamo competere su tre fronti - spiega il direttore sportivo - Quindi dobbiamo avere una rosa adatta ma non lunghissima. Dovremo fare delle valutazioni anche sulle uscite, riguardo calciatori come Bacca, Lapadula e altri. Difficile dire oggi quanti ne saremo alla fine, siamo ancora un cantiere aperto. Sicuramente faremo qualcosa lì davanti, stiamo valutando e valutiamo tante cose. Per ora abbiamo tanti giocatori, quindi bisogna avere le idee chiare anche sulle uscite. Però non regaliamo giocatori, non è che pensiamo di essere in tanti e dover cedere per forza. Non possiamo permetterci delle minusvalenze, è un lavoro difficile ma non ci tiriamo indietro. Sappiamo di dover prendere un attaccante e un centrocampista ma abbiamo già calciatori importanti in quelle posizioni, speriamo di trovare le soluzioni per arricchire quest'organico. Noi pensiamo di poter consegnare a Montella i due calciatori che abbiamo in mente: magari saranno passati tanti nomi ma noi sappiamo chi vogliamo, sono convinto che li prenderemo. Per ora siamo contenti, stiamo riscontrando la voglia dei calciatori di venire al Milan ma anche il fatto che i nostri giocatori sono apprezzati altrove. Ci ritroviamo spesso con delle offerte, questo cambia anche il nostro mercato in entrata. Questo deve inorgoglire tutto il mondo Milan, oltre a Kalinic e Conti ci sono tanti calciatori che vorrebbero vestire questa maglia. Questo lavoro ci ha preso giorno e notte, a volte con Fassone ci dimentichiamo anche di mangiare. Quindi non ho ancora delle sensazioni, non ho avuto tempo per averle. Posso fare un bilancio soltanto alla fine, ora non posso permettermelo. Keita? Era uno dei profili che seguivamo, piace a noi e all'allenatore. Quando ci siamo accorti che non era un problema tra le società ma che era gestito in una certa maniera, abbiamo mollato la presa. Da tempo non rientra nei nostri programmi. Biglia? Ci piace. Milan e Lazio hanno rapporti splendidi, soprattutto tra Fassone e Lotito. Non abbiamo problemi particolari. In qualsiasi tipo di trattativa dobbiamo trovare la quadra, sia da una parte che dall'altra. Noi, in tutto quello che stiamo facendo, abbiamo una nostra linea: restiamo con la schiena dritta, senza piegarci. Facciamo quello che dobbiamo fare pensando che noi siamo il Milan, che rappresentiamo un grande club". Sulle operazioni dalla Bundesliga: "Quello tedesco non è un campionato facile, in Germania il livello si sta alzando di anno in anno. Pescare lì non è facile, all'inizio non ero così convinto di riuscirci. Il fatto di averlo fatto ci inorgoglisce e poi, chissà, può essere arrivi qualcun altro dalla Bundesliga dopo Ricardo Rodriguez e Calhanoglu. Extracomunitari? Abbiamo dei posti liberi, ma se dobbiamo prendere calciatori da Argentina o Brasile non lo facciamo. Questi hanno bisogno di un periodo d'adattamento più lungo, vogliamo facilitare il lavoro di Montella. Se poi c'è la possibilità di prenderlo dal campionato tedesco o francese, perchè no?". Su De Sciglio: "L'agente ci ha espresso l'intenzione di cambiare aria, ma non ci ha chiamato nessun club. Qualora dovesse chiamarci la Juventus procederemo con una trattativa ma potrebbe anche restare con noi fino a giugno 2018".
Prime fatiche sul campo
Montella e i giocatori sono arrivati al centro sportivo rossonero attorno alle 10 di mattina, 20 minuti prima di scendere in campo per il primo allenamento della stagione. Unici assenti André Silva, Donnarumma, Calabria e Locatelli, ovvero i 4 giocatori impegnati fino a qualche giorno fa con le rispettive Nazionali che godranno di qualche giorno in più di vacanza. Presenti ovviamente tutti gli altri nuovi acquisti. Nel pomeriggio è andato in scena il secondo allenamento di oggi.
Amichevoli e tournée
Dopo i primi giorni di ritiro a Milanello, il Milan sarà impegnato l’11 luglio a Lugano nella prima amichevole estiva. Il 14 è invece prevista la partenza per la tournée in Cina dove i rossoneri affronteranno due gare contro Borussia Dortmund (il 18 alle 13.20 italiane a Guangzhou) e Bayern Monaco (il 22 alle 11.35 a Shenzhen).