Inter, Borja Valero: "Rivoglio la Champions. Alla Juve? Mai"
Serie AIl nuovo centrocampista nerazzurro ha chiari gli obiettivi per la prossima stagione: "La Juventus è sempre forte, ma non imbattibile. Lavorerò come un matto per far sì che la squadra possa tornare in Champions. Io alla Juve? Mai, so cosa vuol dire per un tifoso della Fiorentina"
La nuova Inter riparte da Borja Valero, una grande certezza per il centrocampo. Esperienza e geometrie per Spalletti dall’ex regista della Fiorentina, che alla Gazzetta dello Sport ha raccontato le sue sensazioni e gli obiettivi per il prossimo futuro: “Alla Champions ci sono andato vicino nel 2013 con la Fiorentina, ma il Milan ci tolse quel terzo posto in maniera strana. L'Inter è una squadra di livello mondiale, rappresenta una importante sfida personale per me. Vecino? Un ragazzo forte con molti margini di miglioramento. Difficile fermarlo quando parte palla al piede”. Sulle ambizioni Scudetto: “La Juventus è sempre forte, ma non imbattibile. L'anno scorso ci sono stati segnali che lo hanno dimostrato. Penso che per lo Scudetto sarà un lotta a cinque squadre: Juve, Roma. Napoli, Inter e Milan. Per quanto mi riguarda lavorerò come un matto per far sì che la squadra possa tornare in Champions e vorrò dare il mio contributo, non importa se in campo o in panchina”.
"Mai alla Juve, so cosa significa per un tifoso viola"
Una piccola critica, poi, all’ex compagno di squadra Federico Bernardeschi, pronto a passare alla Juventus: “Non sarei mai andato alla Juventus, anche perchè so cosa significa per un tifoso della Fiorentina. Messaggio a Bernardeschi? Nella vita ognuno è libero di fare quello che ritiene più opportuno. Nella mia famiglia tifano tutti per il Real Madrid, me compreso. Potete immaginare da che parte stavamo in occasione della finale di Cardiff". Per Spalletti, invece, solo elogi: “È un allenatore molto disponibile e simpatico, ma state certi che quando le cose non vanno per il verso giusto sa farsi sentire in maniera forte. È quello che ci voleva secondo il mio punto di vista. Penso che l'Inter mi abbia preso per le mie qualità tecniche ed anche perchè sono una persona seria. Troppo arrivare settimi l'anno scorso con quella qualità che si ha in squadra. Alcune partite si iniziano a vincere in allenamento e negli spogliatoi".
"Alla Fiorentina si è rotto qualcosa"
Sull’addio alla Fiorentina: ”Già all'inizio della scorsa stagione c'erano stati dei segnali che non mi erano piaciuti e che facevano intuire che si era rotto qualcosa. La certezza è arrivata a giugno, quando l'Inter ha cominciato ad insistere. Ho comunque tatuate con mia moglie le coordinate del Ponte Vecchio: abbiamo deciso di scriverci per sempre l'amore per la città di Firenze”. Una battuta anche su ciò che farà dopo il ritiro dal calcio: “Non mi vedo nel calcio, ho tanti amici fuori dall'ambiente. In futuro mi piacerebbe tornare a studiare e viaggiare anche con lo zaino in spalla. Voglio godermi la vita. Noi calciatori siamo dei privilegiati senza dubbio, ma durante la nostra vita è molto difficile godersi la famiglia e i figli".