Genoa, Lapadula: "Umili con la Juve". Galabinov: "Saremo noi stessi"

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I due attaccanti hanno cominciato a caricare l'attesa per la partita contro la Juventus. Lapadula annuncia il suo rientro imminente, Galabinov non teme i bianconeri: "Non ci snatureremo per loro"

Sempre una sfida attesa, quando arriva la Juventus. Ed è così anche per il Genoa, che si sta preparando alla partita, valida per la seconda giornata di campionato. Nella scorsa stagione, fu una sfida a due facce per i rossoblu: la vittoria netta sui bianconeri fu l’inizio di un periodo di crisi, che aveva messo in serio pericolo una salvezza che nella prima parte dell’anno sembrava non essere in discussione. Prima di Juric, hanno caricato l’attesa della sfida Lapadula e Galabinov. L’ex attaccante del Milan ha parlato così, intervistato dalla lega. “E’ il cuore che comanda e dà voce alle parole. Emotivo più che razionale. Passionale come un tifoso della gradinata. Per Gianluca Lapadula funziona così. Sabato arriva la Vecchia Signora. E allora? Fuori il vestito della festa. Lo stadio pieno, il debutto in casa. La voglia di spaccare il mondo. ‘Ormai ci siamo, ci sono. Sarà una bella partita. Il Genoa ha tradizioni importanti nei match a Marassi con la Juve. Il ricordo di come finì l’ultima volta è ancora fresco in tutti. Ci vuole grande umiltà contro un’avversaria così, come ci vuole sempre. Gli incontri vanno affrontati allo stesso modo. Con il massimo della grinta e la fame di vincere’. Ascoltato dal magazine della Serie A Tim per l’estero, prodotto da Infront, con la splendida Laura Barriales come intervistatrice, il ‘William Wallace’ del Grifo, il suo soprannome e il tatuaggio che porta sul braccio, ha rivelato alcune curiosità. ‘Ho un debole per la storia di William, un personaggio che mi affascina. E’ bello credere di poter conseguire qualcosa di difficilmente raggiungibile. Mettendoci il cuore, si può fare. Lui ha insegnato questo”. Lo hanno definito lo Chopin con i tacchetti. ‘Da bambino vedevo mio padre suonare chitarra, sax e piano. Un musicista. Da giovane me la cavavo come pianista, andavo a orecchio. Da autodidatta’. La musica che conta è diventata un’altra. Il sibilo di un pallone che gonfia la rete” si legge sul sito ufficiale.

Galabinov: "Pensiamo a fare il nostro calcio"

E’ di avviso simile anche Galabinov, che lancia un messaggio chiarissimo, attraverso i canali di comunicazione della società: “Snaturarsi perché, per come? Nella buona e cattiva sorte, le mezze misure non fanno presa in un ambiente come quello rossoblù. Il rosso come il fuoco della passione, il blu con sentori di nobiltà. Si tende ad andare al massimo. A vedere il bicchiere pieno o vuoto, piuttosto che a metà. Bianco o nero. Come i colori dei prossimi avversari. Per Andrey Galabinov, che bontà sua dell’equilibrio fa un biglietto da visita, sarà la prima volta. E se sabato fosse come quegli amori, che non si scordano più? ‘Sarà una partita difficile, da affrontare con umiltà e la giusta mentalità. Non credo però che dovremo snaturarci. Dobbiamo pensare piuttosto a fare il nostro calcio, seguendo l’impostazione che darà il mister a livello di atteggiamento’. Di sicuro la sua prima partita in Serie A Tim non è passata inosservata. Che prestazione, che fisico. E che impatto con quella corazza da gladiatore. ‘Mi sto gustando ogni attimo con grande serenità. Non guardo il passato, i sacrifici fatti: sono concentrato sul presente. A Genova si sta bene. In nazionale mi sono fatto le mie esperienze. Parlo tre lingue: bulgaro, inglese e italiano. Ho studiato il russo, capisco lo spagnolo e un po’ di greco, avendo vissuto a Cipro. Mi piacciono i film che parlano di storia. Seguo i consigli del tecnico che mi sta aiutando e mi trovo a mio agio con la sua idea di calcio. Sono arrivato in Serie A a 28 anni, sta a me tenermela stretta’”.