Nel corso di una lunga intervista al quotidiano spagnolo AS, Lorenzo Insigne ha parlato non solo del match tra Spagna e Italia ma si è anche soffermato sugli obiettivi del Napoli: "Ci siamo stancati di ascoltare gente che dice che giochiamo bene, ma non vinciamo niente"
La sfida con la Spagna, la numero 10 e la gioia di vestire la maglia del Napoli. Sono questi gli ingredienti principali della lunga intervista rilasciata da Lorenzo Insigne al quotidiano spagnolo AS. Una chiacchierata utile per esprimere le sue sensazioni relative al match contro le Furie Rosse e per svelare la sua enorme voglia di vincere sia con la Nazionale che, soprattutto, con il Napoli. "Ci divertiamo non solo in partita ma anche in allenamento – commenta Insigne ai microfoni di As - ma dobbiamo vincere. Ci siamo stancati di ascoltare gente che dice che giochiamo bene, ma non vinciamo niente. Mi fa incavolare! Quest'anno non dobbiamo buttar via nemmeno un'occasione, lo abbiamo capito tutti. Il mio obiettivo è vincere qualcosa con il Napoli, qualificarmi con l'Italia ai Mondiali e vivere una grande esperienza. Speriamo si realizzi. Sarri? Tutti sanno che con lui sono felicissimo, a volte discutiamo, però in due stagioni abbiamo fatto benissimo. Se siamo arrivati così in alto è grazie a lui, ci ha insegnato tanto. Se un giorno lascerà Napoli, allenerà un top-club, non ne ho dubbi. Io so di dover migliorare, ad esempio devo segnare di più. Lavoro tanto dietro e a volte arrivo stanco davanti alla porta, ma mi piace aiutare la squadra".
Insigne sa come si fa
L’adrenalina sale, i battiti aumentano e la tensione comincia a farsi sentire. Manca poco al big match del Bernabeu tra Spagna e Italia, sfida valida per le Qualificazioni ai Mondiali di Russia 2018. Tre punti che valgono tanto sia per gli azzurri che per le Furie Rosse, in piena bagarre per staccare il pass che vale la fase finale senza passare dai playoff. Gli azzurri non possono fare calcoli, provando a far saltare il banco già da domani sera: "Tornare al Bernabeu sarà bellissimo, è uno degli stadi più importanti del mondo e giocare lì con la Nazionale dopo averlo fatto col Napoli avrà un fascino diverso. Il gol al Real? Sono sincero: ho visto Keylor fuori dai pali e volevo metterla nel sette. Alla fine mi è uscito un tiro a effetto rasoterra, è andata bene lo stesso". Tornando poi all’Italia, Insigne sottolinea: "Il mister sta dando il suo stile a questa Nazionale, siamo cambiati tanto rispetto all’Europeo con Conte. Vuole una squadra giovane e più offensiva. Lavoriamo molto col 4-2-4. La Spagna è una nazionale fortissima, riesce a sfornare sempre giovani incredibili come Asensio, Lucas Vázquez, Bartra, Morata... Giocano in casa, difendono il primo posto. Non sarà facile ma andiamo al Bernabeu per vincere".
La numero 10 azzurra e l’incontro con Diego
La 10 sulle spalle e una responsabilità non da poco, Insigne non si spaventa e accetta le pressioni di un numero pesante: "E’ una maglia che hanno indossato tantissime leggende di questo sport. Spero di poterla mettere ancora. Farlo al Napoli? Lì è di Maradona e il club l’ha ritirata. Io rispetto Diego, che è la nostra leggenda, e la decisione del club. E poi sono felice di avere il 24, numero legato a mia moglie. Pochi mesi fa ho incontrato Diego, è stato come realizzare un sogno. È il migliore di tutti i tempi: farsi una foto con lui, chiedergli come va... mi ha riempito d’orgoglio. Spero che tanti altri giovani napoletani possano vivere quest’emozione".