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Sassuolo-Juventus 1-3: gol e highlights. Dybala show, Allegri in testa

Serie A

Una prova mostruosa della Joya bianconera (autore di una tripletta) regala ad Allegri la quarta vittoria di fila nelle prime quattro gare stagionali. Al Sassuolo non basta il momentaneo 1-2 di Politano. Juve in testa con l'Inter a punteggio pieno

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SASSUOLO-JUVENTUS 1-3

16', 49' e 63' Dybala (J), 51' Politano (S)

TABELLINO:

Sassuolo (3-5-2): Consigli; Letschert, Cannavaro, Acerbi; Lirola, Mazzitelli (58' Duncan), Magnanelli (78' Matri), Sensi, Adjapong; Politano (64' Ragusa), Falcinelli

Juventus (4-2-3-1): Buffon; Lichtsteiner (72' Barzagli), Rugani, Chiellini, Alex Sandro; Matuidi, Pjanic; Cuadrado, Dybala (84' Bernardeschi), Mandzukic; Higuain (78' Douglas Costa)

Cento presenze con la Juventus, 52 gol. Un dato non male. Se consideriamo che nelle prime quattro partite ha già segnato otto gol, però, non possiamo che giudicare Paulo Dybala un vero marziano. In campionato non sbaglia mai. La Joya bianconera trascina la sua squadra con la seconda tripletta di inizio anno (l’ultimo juventino a farne due in una stagione era stato David Trezeguet nel 2007-2008), regala ad Allegri la quarta vittoria nelle prime quattro gare di campionato che gli permette di agganciare in vetta l’Inter di Spalletti. Dopo la larga sconfitta per 3-0 alla prima di Champions League contro il Barcellona, la Juve si rialza e batte un buon Sassuolo, fermo ancora a 1 punto in classifica a cui non basta il momentaneo 1-2 segnato da Politano al 51’. La rete dell’attaccante neroverde ha pur avuto il merito di tenere aperta la partita. Detto questo, anche se dietro la Juve non sembra avere la solidità delle scorse stagioni, in avanti è davvero un rullo compressore: era dalla stagione 1959/60 che i bianconeri non segnavano almeno 13 gol nelle prime quattro giornate di campionato. Paulo Dybala invece, viaggia a una media incredibile: 8 gol nelle prime quattro gare di campionato, due a partita. E’ il primo a riuscirci dal 2005-2006 quando Luca Toni aveva sì segnato in tutte le prime quattro partite, ma si era fermato a quota cinque. Dopo l’1-3, la Juve ha un po’ perso la concentrazione: nonostante le urla di Allegri, il Sassuolo non ha creato grossi problemi alla porta bianconera. Mercoledì nel turno infrasettimanale all’Allianz Stadium arriva la Fiorentina reduce da un buon momento di forma (due vittorie consecutive contro Verona e Bologna).

Le scelte

Rispetto alla gara del Camp Nou, Allegri cambia sistema di gioco e cinque uomini. In difesa riecco Lichtsteiner a destra, in mezzo ci sono Rugani e Chiellini (e non Barzagli e Benatia), a sinistra confermatissimo il solo Alex Sandro. Il centrocampo torna a due con Matuidi e Pjanic, ma non c’è Bentancur. In avanti le solite quattro stelle: Cuadrado, Dybala e Mandzukic sulla linea dei trequartisti subito dietro a Higuain. Senza Berardi, fermo dopo un colpo subito nel corso del match contro l’Atalanta, l’unico cambio nel classico 3-5-2 di Bucchi è proprio questo: in avanti con Falcinelli c’è Politano. Il resto è confermato: difesa a 3 con Letschert, Cannavaro e Acerbi. Centrocampo a cinque con Lirola e Adjapong sugli esterni, Sensi, Dybala e Magnanelli al centro.
 

Magia di Dybala

La Juve comincia meglio la partita. Va al tiro già due volte nei primi dieci minuti: al 4’ Pjanic da fuori lascia partire un gran tiro, Consigli però para. Stessa cosa al 10’: Alex Sandro da sinistra lascia partire un gran cross, Higuain libero tra le maglie della difesa del Sassuolo tira e Consigli si supera. Il Sassuolo prova a proporre gioco, ma al 16’ Mandzukic appoggia su Dybala e il numero 10 decide di sbloccarla a suo modo: dai 20 metri. Sassuolo-Juve 0-1 e partita già in discesa. I bianconeri non uccidono però la gara. E la squadra di Bucchi ha il merito di far vedere buone cose e di creare un’occasione pulitissima: al 27’ Falcinelli, servito da Magnanelli si trova a tu per tu con Buffon. Il capitano bianconero para, ma l’arbitro Massa ferma tutto per fuorigioco. L’azione era invece regolare. Nonostante il dominio della Juve nel possesso palla e nel gioco, il Sassuolo resta in partita.
 

Altri due di Dybala, Politano non basta

Il numero 10 della Juve continua a deliziare il pubblico del Mapei Stadium. Al 49’, i bianconeri provano a scappare. Cuadrado appoggia al limite Dybala e la Joya si inventa un altro gol meraviglioso: punta da calcio a 5 d’esterno e Consigli battuto. La squadra di Allegri non fa in tempo a festeggiare che Politano al 51’ rifinisce al meglio un’azione di contropiede del Sassuolo. L’1-2 lascia aperte le speranze dei giocatori di casa. Che non riescono a creare tantissimi problemi a Buffon, Al 63’, però, Dybala la chiude con un’altra magia. Stavolta su punizione: è la 7^. Il risultato non cambia più, la Juve è sempre più in testa. E l’argentino sempre più marziano.