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Bologna, Donadoni: "Palacio? Poteva starci nel mio Milan"

Serie A
L'allenatore del Bologna Donadoni, foto Getty

Roberto Donadoni presenta in conferenza stampa la partita tra Bologna e Inter, anticipo della quinta giornata di serie A. In dubbio la presenza di Palacio contro la sua ex squadra: "Giocherà solo se starà bene fisicamente"

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Nemmeno il tempo di archiviare la sconfitta subita al Franchi contro la Fiorentina che il Bologna è già chiamato a tornare in campo. I rossoblu infatti aprono la quinta giornata di campionato, ospitando al Dall’Ara l’Inter. Sarà una sfida difficile per gli uomini di Donadoni, chiamati a fermare una delle tre squadre ancora a punteggio pieno: "L'Inter sta facendo bene, sono primi in classifica e questo dimostra tutto il valore potenziale di questa squadra e dell'allenatore" le parole dell’allenatore dei rossoblu in conferenza stampa. "Contro avversari di questo tipo bisogna essere bravi a metterli in difficoltà ragionando da squadra ed essendo più concreti possibili. Il Crotone ha fatto una buona gara e ha preso due gol, noi lo stesso col Napoli e ne abbiamo presi tre. Questo delinea dei valori ma bisogna saper reagire. Le grandi squadre hanno tasso tecnico e individualità che possono fare la differenza anche quando non esprimono un calcio di livello, è un dato di fatto. Noi dobbiamo puntare più su un gioco corale. Ogni singola occasione favorevole bisogna sfruttarla al meglio e non si può pensare solo a limitare. La sconfitta di Firenze? Dal punto di vista dell'interpretazione della partita la squadra mi è piaciuta, è stata compatta, ordinata, brava in fase di non possesso. Dobbiamo crescere dal punto di vista della proposta, con più continuità, con più convinzione. E' chiaro che l'avversario può essere qualitativamente superiore e ci stanno le difficoltà ma bisogna essere più intraprendenti, più convinti, più tranquilli nel giocare la palla".

Dubbio Palacio

Per la gara contro l’Inter non ci saranno Maietta e Krejci, da valutare invece le condizioni di Palacio: "Rodrigo è un leader ed è fondamentale averlo nel gruppo. Se tutti si comportassero come lui, raggiungerebbero il massimo che possono dare. Un giocatore del suo livello poteva starci benissimo nel mio Milan e qualitativamente ci sono qui altri giocatori di quel livello ma che ancora non hanno questa coscienza. Poi, però, dobbiamo pensare anche alle partite che verranno e solo quando non ci saranno problemi fisici e sarà stata riassorbita la stanchezza della partita precedente, è giusto riproporre un giocatore. Bisogna essere ragionevoli, devo avere delle certezze. Nel suo caso ci sarà anche la voglia di dimostrare davanti alla sua vecchia squadra ma stare bene fisicamente è fondamentale".