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Inter, ecco chi è Skriniar: il centrale difensivo che giocava davanti

Serie A
Milan Skriniar, difensore dell'Inter (Getty)

Da piccolo giocava come centravanti, il suo idolo è Skrtel e deve tutto a David Ivan, grazie al quale si è ambientato alla Sampdoria dopo sei mesi negativi. Lui, la fidanzata e il padre calciatore: alla scoperta del centrale dell'Inter

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Il suo idolo è Skrtel e voleva indossare il 17 proprio come lui: "Non è libero? Vabbè, prendo il 37". Sabato ha segnato il suo primo gol in Serie A, un guizzo da punta vera. E infatti, da ragazzino, amava segnare tanti gol e giocare lì davanti, in attacco. Poi arretra a centrocampo e infine in difesa, dove sta stupendo con l'Inter di Spalletti. Nome? Milan Skriniar, professione centrale. Contro il Crotone il primo squillo in Serie A dopo le 38 partite con la Samp, dove arrivò nel 2015 senza parlare una parola di italiano: "David Ivan mi ha aiutato molto, gli devo tutto". Entrambi '95, entrambi slovacchi, entrambi alla Samp. Soltanto che Skriniar, in estate, è diventato il calciatore slovacco più pagato della storia (operazione da 35 milioni complessivi). Non male. Attento, concentrato, uno che a volte "ci mette la pezza" ma ha una buona tecnica di base. Tant'è che il suo ex allenatore, ai tempi dello Zilina, gli faceva battere i rigori. Altri tempi. Adesso si è preso l'Inter e vuole diventarne un perno inamovibile: nerazzurri primi in classifica a punteggio pieno, Skriniar sempre titolare. E' sciuramente sulla buona strada...

Lui, il padre calciatore e il "segreto" del nome...

Il padre ha giocato a calcio ed è stato il suo primo allenatore: "Milan, diventerai calciatore". Aveva già intuito qualcosa. Papà-Lubomir, infatti, giocava alla "Gago" e i suoi compagni lo chiamavano così, i due si somigliavano molto. Ma dopo aver smesso iniziò ad allenare il figlio. Prima il provino con lo Zilina, risultato? "Preso". Milan vive nel collegio insieme ad altri compagni, durante il giorno si diverte ma la sera subentra un po' di malinconia: la famiglia a 100km di distanza, gli affetti lontani, gli altri ragazzi insieme ai genitori. La giovane età: si, un po' di difficoltà ci possono stare. Ma Skriniar tiene botta e si fa forza, sognando l'idolo Skrtel. "Milan, diventerai un calciatore". E a promessa di papà. Così fu. Il nome, poi, evoca il derby di Milano ma in famiglia lo chiamano "Mino". Non come Raiola, bensì con la "GN". I segreti di casa Skriniar. 

Dalla Samp alla fidanzata

Nel 2015 approda alla Samp dopo 15 gol segnati con lo Zilina. Non parla italiano, non conosce la città e si trova un po' spaesato. Ergo: non gioca mai (giusto 3 presenze con Montella in panca, secondo il padre neanche lo considera). Poi, però, grazie a Giampaolo si prende la maglia da titolare e non esce più dal campo. Solidità, sicurezza, una freddezza glaciale nonostante l'età e l'esperienza in Serie A. Piedi buoni e qualità, oltretutto. Retaggi da centrocampista. Fa il suo esordio anche in Nazionale, dove fin qui ha collezionato 11 presenze. Tutto merito del padre e... della fidanzata, modella slovacca che l'ha seguito ovunque (insieme al cane!). Fino a Milano, sponda Inter, dove Skriniar è diventato grande. E pensare che giocava da attaccante...