L'ex capitano della Lazio è sempre più imprescindibile per il gioco di Montella. Nel match con l'Udinese ha giocato 110 palloni (più di tutti), è stato il giocatore che ha contrastato di più e che ha costruito il gioco con l'89% di passaggi riusciti nella metà campo avversaria
La scelta sembra ormai indovinata, l'infortunio di inizio stagione ne ha ritardato l'inserimento. Giusto qualche partita e poi Biglia si è preso le chiavi del Milan. Imprescindibile nel gioco di Montella, sia che venga schierato nel 4-3-3 che sembra ormai superato, soprattutto nel nuovo modulo: 3-5-2 al momento, potenzialmente un 3-4-3. Biglia incarna alla perfezione il ruolo del "volante" tanto per dirla alla sudamericana, dal momento che è argentino, dal momento che è diventato l'equilibratore delle due fasi di gioco che caratterizzano l'idea tattica dell'aeroplanino: costruzione bassa con fitta rete di passaggi, sempre passando dal centro per il cambio di lato, e fase di non possesso in cui funge da schermo protettivo davanti alla difesa.
Biglia, la qualità che mancava al gioco del Milan
Biglia è ciò che è mancato al Milan nella passata stagione: un giocatore che desse qualità alla manovra, pazienza e scelte con i tempi di gioco giusti. E al suo fianco l'ex capitano della Lazio si giova innanzitutto della quantità offerta da Kessié che lo protegge a destra e del dinamismo di Bonaventura quando schierato da interno di sinistra o eventualmente della qualità, a sua volta, di Calhanoglu. Il dato riferito alla gara contro l'Udinese appare emblematico: 110 palloni giocati contro i 58 del regista friulano Barak. Ma soprattutto a colpire è la qualità dei passaggi effettuati dall'argentino, specie nella metà campo avversaria: sempre nell'ultimo match di San Siro, Biglia ha eseguito 8 passaggi giusti su 10 nella metà campo avversaria. Ciò permette alla squadra di avere una fase di gestione della palla molto pulita come di qualità è anche la preparazione alla finalizzazione.
Biglia efficace anche in fase di non possesso
Ma non solo, l'ex laziale riesce ad essere estremamente utile anche quando la squadra di Montella deve difendersi. Infatti, l'ultima statistica parla di un giocatore che è riuscito a ingaggiare più duelli di tutti (12), a fare il maggior numero di contrasti (4) e anche il maggior numero di falli (4). Ciò indica che Biglia non è soltanto un giocatore di estrema qualità, ma diventa fondamentale anche nel suo compito di protezione della difesa a tre. Il primo a intervenire sulla transizione positiva (recupero palla e attacco) della squadra avversaria nel tentativo o di rallentare l'azione avversaria per permettere il riposizionamento dei compagni, o di riconquistare palla per ricostruire l'azione. Dunque, in questo momento in cui si decantano le doti offensive dei rossoneri con il giovane Cutrone protagonista nella primissima fase di campionato, con il pur lento inserimento di André Silva e la prorompente prestazione di Kalinic, resta da dire che Montella ha puntato sull'elemento giusto per permettere uno sviluppo di gioco efficae e di qualità. Biglia ha ripagato già la fiducia, è già diventato uno dei leader del Milan.