Per celebrare l'uscita delle nuove card della Collezione Panini abbiamo provato a "spacchettare" una bustina ideale e a raccontare quello che c'era dentro. Come nei videogiochi, i giocatori hanno anche dei valori: e non tutti li accettano serenamente
Ammettiamo tutta la nostra ignoranza rivelando di aver appena scoperto un mondo nuovo di collezionisti di figurine. Sono giovanissimi, hanno grande dimestichezza con internet e tempi televisivi da star. Acquistano bustine in grande quantità, tornano nelle proprie camerette e qui, videocamera puntata in faccia, si riprendono nell’atto di scartare ogni singolo pacchetto, commentando figurina dopo figurina e condividendo l’eccitazione della scoperta su Youtube con chiunque segua i loro canali, e non sono pochi.
Il rito dello spacchettamento, un tempo così intimo, nell’era di internet e dei social diventa emozione da raccontare. I ragazzini che arrivano a scuola con le doppie legate con l’elastico fortunatamente esistono ancora (e non spariranno mai), ma tanti di loro, rientrati a casa, si incollano davanti a coetanei “youtuber” o “influencer”. Per i quali, giusto per restare al passo coi tempi, la Panini ha ideato un vero e proprio concorso, vista la nuova moda.
E allora, ci siamo chiesti, perché non provare anche noi a spacchettare una bustina e a raccontarla: 6 card in ogni pacchetto, 6 storie. Videocamera pronta, tasto play, azione.
Mauro ICARDI (categoria "Top player")
Pezzo pregiato, un bene per chiunque ce l’abbia: allenatori e collezionisti. Nella raccolta (e non solo lì) appartiene alla ristretta famiglia dei “Top players”. In figu non è biondo, ma già è difficile stare dietro ai movimenti di mercato dell’ultimo secondo, figuriamoci se si possono inseguire anche le mode passeggere (pensate che Belotti si è giocato così la sua presenza sulla copertina dell’album: temendo un suo cambio di maglia sul gong, si è preferito giustamente non rischiare). Uno sguardo ai valori di Maurito: 89 in attacco (Higuain ha 90), 65 in difesa. Non ci si può lamentare, anche se ci assicurano che esistono giocatori che lo fanno, chiedendo un “ritocco”. Così come un tempo – storia vera e confermata da più ex anche questa – c’erano quelli che chiamavano la Panini per farsi alzare di qualche centimetro il dato dell’altezza: per un difensore era “sconveniente” risultare sotto il metro e ottanta…
Per Icardi, in questo turno infrasettimanale, il Bologna. Con la maglia dell’Inter l’ha già affrontato 4 volte, segnando 3 gol: viene da 5 reti nelle ultime quattro trasferte giocate in A, ma se dovessimo giocarci la sua figurina la posizioneremmo all’interno dell’area di rigore, dove ha fatto 72 dei suoi 76 gol in A con l’Inter, tra cui tutti gli ultimi 23.
Federico CHIESA (categoria "Superdraft")
Categoria “Super draft”, introdotta in questa nuova collezione per premiare i giovani talenti in rampa di lancio nel panorama calcistico italiano. Parliamo di card speciali, dunque, da giocarsi per stupire gli amici con la propria lungimiranza: oltre al figlio di Enrico ci sono Orsolini, Verdi, Barella, Gagliardini, Bentancur… e il figlio del Cholo. Chiesa e Simeone, uniti dalla maglia (viola nel loro caso) come lo erano stati i papà, affronteranno la Juventus, avendole già segnato entrambi. E si sa, dopo un gol alla Juve ti guardano tutti in modo diverso: crescono le aspettative, di pari passo ai “valori” in figu: il 70/78 di Chiesa descrive bene il profilo di un ragazzo che si sacrifica per aiutare la squadra, non fa mai mancare il suo apporto in copertura e inizia a vedere la porta sempre meglio, anche partendo da posizione più defilata.
Edin DZEKO (Categoria "Top player")
Altro “Top player”: rispetto a Icardi gli danno qualcosa in meno dal punto di vista offensivo (87 a 89), ma come aiuta lui la squadra… Se Maurito è, soprattutto negli schemi di Spalletti, il terminale che aspetta il momento giusto in area di rigore, Dzeko si fa incontro, non disdegna le famose “sportellate” per aprire varchi ai compagni, vuole partecipare alla manovra in entrambe le fasi. Ciò non lo penalizza, comunque, quando si arriva davanti alla porta: nelle ultime 20 partite di campionato che ha giocato ha messo insieme 19 gol e 7 assist, a conferma di quanto detto poco sopra.
“Animale da trasferta”, e non saranno contenti a Benevento, è la classica figu da portarsi a casa degli amici per batterli sul loro terreno di gioco: 5 gol e 4 assist nelle ultime sei trasferte. Forse, fossimo in lui, qualche punto in più l’avremmo reclamato… Per l’altezza invece dovrebbe andar bene così.
Ciro IMMOBILE (Categoria "Stelle")
Categoria “Stelle”. In buona compagnia: Dybala, Berardi, Belotti e l’amico Insigne, che sfiderà in Lazio-Napoli. Attraversa quello che forse è il miglior momento della sua carriera, con la stagione che è iniziata con la Supercoppa in bacheca e, a livello personale, i 6 gol nelle prime 4 giornate. Così in forma che potrebbe anche concedersi un dispetto al Napoli, punito solo una volta in carriera, nel primo incrocio con gli azzurri datato addirittura novembre 2012. Immobile solo di nome, anche i suoi valori ci raccontano un giocatore che si fa in quattro per i compagni: tanto da guadagnarsi anche un posto sulla copertina dell’album.
Leonardo BONUCCI
Qualcuno ha bisogno di un difensore? Restiamo nella categoria “Stelle”, ne troviamo 3, di quelli che veramente fanno fare il salto di qualità alla squadra: Bonucci, Koulibaly, Alex Sandro. Il capitano del Milan ha penato contro Immobile, ma guida comunque la difesa che ha concesso meno tiri in questo avvio di stagione (36): non può essere un caso che, trapiantato il pilastro bianconero, il “record” si sia trasferito dalle parti di Milano.
L’occasione per incrementare la distanza con le altre è ghiotta, se si pensa che a questo giro c’è la Spal, che non ha segnato in 3 delle ultime 4 partite giocate ed è ancora a secco in trasferta (torna a San Siro dove ha già perso 2-0 con l’Inter). “90” il valore difensivo assegnato a Bonucci, e c’è poco da commentare, 75 in attacco, degno di una buona punta. La sua confidenza con il gol è nota, ancora una volta la Spal potrebbe dargli una mano: in trasferta concede tanto (19 conclusioni in due gare, finora) e il Milan è la squadra che segna di più su palla inattiva (già 4 gol), situazione sempre cara a Bonucci. Ci giochiamo la sua carta?
NAPOLI Muro d'Acciaio
Troppo facile celebrare l’attacco del Napoli, che tra l’altro nella collezione si ritrova riunito in un’unica card, nella categoria “Supereroi”. I 6 gol al Benevento stupiscono fino a un certo punto, visto quanto ha lavorato Sarri sui movimenti di quei tre là davanti. Ma è la cura con cui ha sistemato la linea difensiva che balza all’occhio di chi non si ferma all’apparenza: luccica meno dei gol di Mertens, Insigne e Callejon perché non è oro bensì acciaio, ma il muro costruito da Sarri potrebbe essere realmente un’arma in grado di fare la differenza, o almeno di ridurla rispetto alla scorsa stagione.
“Muri d’acciaio”: si chiamano proprio così, nella collezione, quelli che stanno a difesa della categoria “Portieroni”. Etichette prese dal lessico calcistico che ci tramandiamo di generazione in generazione, un po’ come la passione per le figu. Forse, avessimo avuto Youtube qualche anno fa, neanche noi avremmo resistito alla tentazione di scartare in pubblico.