Grande Napoli e Super Juve, la strana coppia della Serie A

Serie A

Massimo Corcione

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Le due squadre al comando sono inossidabili: bianconeri e azzurri procedono in campionato senza aver perso neppure un punto sui 18 in palio. Al Napoli non era mai successo in 91 anni di storia e la prima volta suona come evento premonitore. E' la grande differenza con gli juventini

Viste così, da dietro, quelle due sembrano ancora più lontane, quasi irraggiungibili: dopo 6 giornate, Napoli e Juventus, viaggiano spalla a spalla, senza aver perso neppure un punto sui 18 in palio. Al Napoli non era mai successo in 91 anni di storia e la prima volta suona come evento premonitore; è la grande differenza con gli juventini, nati padroni per usare la metafora di Mihajlović. L’insuccesso della strategia motivazionale scelta dal Torino prima del derby farà aumentare (forse) la collezione di corni nelle case del presidente de Laurentiis, ma rafforza il giudizio sulla strana coppia di testa: sono le squadre più forti, inossidabili, senza paura e brave a rigenerarsi. Rinunciando finanche a Higuain se Mandzukic offre maggiori garanzie di tenuta e Dybala tiene ritmi da record; trasformando Ghoulam in ariete bravo a segnare pure con il piede destro se hai già sostituito Mertens e la Spal ha ottenuto un imprevedibile pareggio.

Ecco, il dialogo a distanza tra Napoli e Juventus è stato condotto così nel sabato che valeva quanto una domenica, con tutte le altre a guardare cercando di intravvedere spiragli per un futuro non da comprimari. Compresa la Roma, visceralmente legata alla vena di supergoleador confermata da Dzeko: con l’Udinese ha funzionato e a Di Francesco è utilissima per pubblicizzare le sue teorie. Anche se la classifica è bloccata da quella partita rinviata con la Sampdoria; fino al recupero, sarà insieme una speranza e un incubo. Da condividere con le esperienze europee, motivo reale degli anticipi: incombe la Champions e i primi esami non sono andati benissimo neppure per le due dominatrici della nostra Serie A. Siamo al secondo appello e ogni replica degli insuccessi sarebbe rischiosa.

Nessuno sconto sarà quindi concesso in casa a Napoli (martedì con il Feyenoord) e Juventus (mercoledì con l’Olympiacos) né alla Roma (nella lunga trasferta azera per incontrare sempre mercoledì il Qarabag). Facile immaginare domeniche intensissime di studio con i tre Maestri impegnati a svelare i segreti meno conosciuti di rivali non irresistibili. All’Italia conviene esportare vittorie, per il ranking internazionale e per rivalutare l’immagine del nostro calcio.

Il campionato da solo non basta, nonostante Grande Napoli e Super Juve. Alla causa serve invece moltissimo l’Europa League: Milan, Lazio e Atalanta hanno subito collezionato prove d’autore e conquistato grande rispetto. La Serie A aiuta a legittimarle e aiuta soprattutto l’Inter a ritrovarsi dopo anni di smarrimento. Per tutti un imperativo categorico: non perdere di vista la strana coppia.