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Samp-Milan, bestemmie in campo: Donnarumma graziato dal Giudice Sportivo

Serie A

Il portiere del Milan non è stato sanzionato per le presunte espressioni blasfeme "in mancanza di assoluta certezza". Anche Puggioni non è stato punito per lo stesso motivo, mentre il vice di Di Francesco ha rimediato una giornata di squalifica

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Scampato pericolo per Gigi Donnarumma e il Milan. Il Giudice  Sportivo non ha sanzionato il portiere rossonero nonostante la segnalazione del procuratore federale per le presunte bestemmie proferite in campo durante Sampdoria-Milan. L’estremo difensore della squadra di Montella rischiava una squalifica che gli avrebbe impedito di scendere in campo nella prossima partita di campionato contro la Roma. La decisione di graziare Donnarumma – si legge nel comunicato del Giudice Sportivo – è dovuta alla "mancanza di assoluta certezza". In sostanza non è stata accertata l'effettiva pronuncia di quelle espressioni. Dopo aver acquisito le immagini dell'incontro e aver sentito l'arbitro, la decisone è stata quella di non squalificare il portiere del Milan.

Graziato anche Puggioni, punito il vice di Di Francesco

Donnarumma non è stato l’unico ad essere stato graziato. Anche il suo collega Christian Puggioni non ha subito sanzioni per presunte espressioni blasfeme in mancanza di assoluta certezza. Chi invece non è stato risparmiato è Francesco Tomei, vice di Eusebio Di Francesco alla Roma. Una giornata di squalifica per lui "per avere, al 45° del secondo tempo, a seguito della rete della squadra avversaria, proferito per tre volte espressioni blasfeme, chiaramente udite nei pressi della panchina; infrazione rilevata dai collaboratori della Procura federale".

5 squalificati nel prossimo turno

 Sono cinque i giocatori fermati per un turno dal Giudice sportivo di Serie A dopo la 6^ giornata di campionato. Si tratta di Baselli (Torino), Magnanelli (Sassuolo), Omeonga e Taraabt (Genoa), Pisacane (Cagliari). Ammenda di 2.000 euro al Napoli per lancio di fumogeni da parte dei suoi tifosi. Analoga sanzione a Lorenzo Insigne "per avere simulato di essere stato sottoposto ad intervento falloso in area di rigore avversaria"