Radja, Cagliari e il sogno azzurro: ecco chi è Nicolò Barella

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L'orgoglio nell’indossare la maglia della sua città, il paragone con Radja Nainggolan, le attenzioni delle big della Serie A e adesso la chiamata di Ventura: conosciamo meglio Nicolò Barella, centrocampista classe 1997 di proprietà del Cagliari

Azzurro a tinte forti, ma così intense. Quasi un segno del destino, perché trasformare i sogni in realtà si può, anche quando a volte ci si mette di mezzo la sfortuna. Perché Nicolò Barella la chiamata della Nazionale maggiore l’ha desiderata davvero tanto. "Ricordo l’esordio con l’Under 15 in Belgio, il cuore batteva a mille, il mio obiettivo è la Nazionale maggiore, un sogno proprio", raccontava solo qualche mese fa il giovane centrocampista classe 1997. Che all’appuntamento tanto atteso con la maglia azzurra pensava di arrivarci 'gradualmente': il Mondiale Under 20, per lui, però, dura decisamente poco. Frattura del secondo e terzo metacarpo della mano destra durante Italia-Sudafrica e intervento chirurgico che non gli ha permesso di prendere parte alla manifestazione. Davvero tanta sfortuna, sì. Pochi mesi dopo, però, ecco che il sogno si trasforma in realtà: Verratti dà fortait, il CT dell’Italia Ventura non ci pensa su un attimo e per sostituire il centrocampista del PSG per le gare di qualificazioni Mondiali contro Macedonia e Albania chiama proprio Barella. Un sogno divenuto realtà per un ragazzo appena 20enne.

Dal paragone con Nainggolan al dato sui recuperi: conosciamo meglio Barella

Chi lo segue ogni giorno da vicino non ha dubbi: "Il ragazzo per caratteristiche ricorda Nainggolan, ha tutto per sfondare". Lui, solo all’idea si emoziona: "Mi paragonano a Nainggolan? Che bello! Ci assomigliamo perché in campo diamo sempre il cento per cento. Spero di fare la sua carriera ma ho ancora tanto da imparare per raggiungere quei livelli". Umile, ma con le idee chiarissime in campo. Già 38 presenze in Serie A nonostante la giovanissima età e sempre più punto fermo nello scacchiere tattico di Massimo Rastelli: corsa, quantità, qualità e duttilità. Centrocampista completo, moderno. Mezzala o vertice basso di una mediana a tre, tre le doti che maggiormente spiccano in Barella c’è la capacità di leggere con un attimo d’anticipo rispetto agli avversari le situazioni di gioco. E c’è un dato davvero impressionante: il centrocampista del Cagliari recupera 6.7 palloni ogni 90 minuti, un valore appena inferiore a quello di Milinkovic-Savic, tra i migliori nella specialità. Piede destro naturale, Barella è molto bravo nella fase di possesso e nelle progressioni palla al piede, ancora oggi il ragazzo gioca molto d’istinto: margini di miglioramento enormi, ma una crescita costante che lo ha portato alla tanto attesa chiamata azzurra. Ventura lo ha osservato da vicino in diverse occasioni e adesso la prima convocazione.

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Orgoglio sardo

Oltre alle qualità in campo, c’è una cosa che in Nicolò Barella si nota subito: l’amore per la sua terra, la Sardegna. "È un motivo d’orgoglio giocare con la squadra della mia città. La passione per il calcio è nata grazie a mio padre, che è stato calciatore e mi portava con lui ai tornei amatoriali. Ho fatto il primo allenamento a tre anni con la Gigi Riva. Difficile essere profeta in patria? Accetto i giudizi negativi, diventano uno stimolo", le parole di Barella. Che ancora oggi si emoziona ricordando l’esordio in Serie A, avvenuto 4 maggio 2015 contro il Parma a 18 anni, 2 mesi e 27 giorni con Gianluca Festa in panchina: "A fine gara le bandiere del Cagliari, Conti, Cossu e Pisano mi hanno sballottato da una parte all’altra. Per me è stato il massimo ricevere i complimenti dai miei idoli". E la stessa società rossoblù ha voluto - nel comunicato ufficiale che ne comunicava la convocazione in azzurro - ribadire stima, affetto e orgoglio per un ragazzo cresciuto nel settore giovanile del club: "Nicolò Barella è stato convocato nella Nazionale italiana, attesa al doppio confronto per le qualificazioni Mondiali contro Macedonia e Albania. Gli Azzurri giocheranno la prima delle due partite in programma venerdì 6 ottobre a Torino contro la Macedonia; lunedì 9 è previsto il secondo incontro contro l’Albania a Scutari. Entrambe le gare avranno inizio alle 20.45. Per Barella si tratta della prima chiamata nella Nazionale maggiore dopo aver vestito tutte le maglie delle selezioni giovanili a partire dall’Under 15. Con l’Under 19 ha ottenuto un secondo posto ai campionati europei di Germania 2016 e con l’Under 20 ha conquistato il terzo posto ai Mondiali coreani di quest’anno. Vanta 2 presenze con l’Under 21. La chiamata della Nazionale maggiore corona il suo ottimo inizio di stagione e costituisce un riconoscimento al lavoro del Settore giovanile rossoblù nel quale Barella è cresciuto. Congratulazioni, Nicolò. Orgogliosi di te!", recita la nota pubblicata sul sito ufficiale del club rossoblù.

Certe emozioni le porterò sempre dentro...❤️ #DanieleContiDay #GrazieCapitano 🙌🏼

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Milan, Roma e Juventus su di lui

Qualità, quelle di Barella, che non sono di certo passate inosservate alle big della nostra Serie A: Massimiliano Mirabelli, direttore sportivo del Milan, lo ha seguito più volte da vicino e la scorsa estate ha provato a portarlo in rossonero. Ma la concorrenza è agguerrita: la Roma ha messo gli occhi prima di tutti sul ragazzo, che piace tantissimo anche alla Juventus. Durante lo scorso calciomercato, infatti, la società bianconera ha effettuato più di un semplice sondaggio con il Cagliari, che però al momento non sembra intenzionato a privarsi del ragazzo. Che deve maturare e crescere in Sardegna: la ricorsa verso l’alto è appena cominciata e quella azzurra ha tanto l’impressione di essere solo la prima tappa di un lungo viaggio.