Nuovo Meazza, aperto il tavolo di lavoro con Inter e Milan. Sala: "Stadio priorità del Comune"

Serie A
Stadio Meazza (S. Siro, Milano)

I lavori per riqualificare la struttura dovrebbero partire tra sei mesi. Sia Inter che Milan hanno manifestato la volontà di investire nel progetto, aperture anche da parte del comune di Milano

Il nuovo Meazza prende forma. Il Comune e i due club meneghini hanno avviato le trattive per riammodernare l'impianto sportivo. I lavori dovrebbero partire tra sei mesi. Lo stadio del quartiere milanese di S. Siro fu intitolato a Giuseppe Meazza, due volte campione del mondo con la Nazionale nel 1934 e nel 1938, proprio perché il giocatore aveva vestito le maglie di Milan e Inter, oltre ad essere nato e cresciuto a Milano. Questo sodalizio, grazie a cui l’impianto sportivo è stato intitolato al defunto calciatore nel 1980, sembra essersi rivisto nella riunione tra Comune e i vertici di Milan e Inter avvenuta nel pomeriggio del 2 ottobre. Al termine dell’incontro, a cui erano presenti gli ad delle due società Marco Fassone per i rossoneri e Alessandro Antonello per i nerazzurri, il sindaco di Milano Giuseppe Sala ha rilasciato un comunicato che fa ben sperare: “Sarà aperto un tavolo di lavoro per verificare tutte le opzioni possibili, con l’obiettivo di identificare in pochi mesi la soluzione più idonea per le esigenze delle due squadre cittadine e dei tifosi. Abbiamo condiviso che uno stadio moderno e rinnovato è un elemento di valore per la città di Milano e per i club. Entrambe le parti hanno espresso disponibilità a investire”. Il Sindaco si è dato sei mesi di tempo per pensarci: “Il tema dello stadio rappresenta una priorità per la città di Milano e nel 2018 spero che possano partire i lavori per la riqualificazione di San Siro”.

Milan e Inter pronti a investire

L’Inter ha sempre avuto un forte interesse per lo stadio, tanto da voler costruire nell’area un campus con la sede sociale e il centro sportivo, ma come ha affermato lo stesso Sala: “Al momento si è parlato solo dello stadio Meazza”. Diversa invece la situazione per il Milan. Il club meneghino aveva presentato un progetto per costruire uno stadio di proprietà nell’area dell’ex fiera di Milano, in zona Portello, ma il progetto era naufragato nel nulla, sia per le difficoltà economiche che per il mancato accordo con la proprietà dell’area. Adesso la situazione sembra essere cambiata e la dirigenza milanista è pronta a investire. “Mesi fa, quando la nuova proprietà si era appena insediata e c'era da fare tutto il calciomercato, non era stato così -ha sostenuto Sala a margine di un incontro- ma ieri Fassone ci ha portato un messaggio chiaro: la proprietà del Milan è pronta ad investire per San Siro”.

Il nuovo Meazza: non solo calcio

L’impianto sportivo è di proprietà del Comune a cui Inter e Milan pagano un canone di affitto. Accanto allo stadio c’è anche il museo delle due squadre e nelle idee di Sala c'è la volontà di trasformare la struttura in un'area commerciale in grado di attrarre turisti e consumatori: “Lo stadio può essere un luogo di attrattività. Quando i miei amici, con i figli piccoli, vanno a Madrid, visitano certamente i musei, ma anche lo Stadio. Il museo di Inter e Milan che non è straordinario, ma dignitoso, fa numeri incredibili. Anche dal punto di vista commerciale i ricavi delle squadre che hanno uno stadio ben fatto si moltiplicano" ha concluso il Sindaco. In sostanza l’idea è di trasformare il “Meazza” in un impianto moderno degno della storia dei due club e in grado di non essere solo una spesa, ma di generare anche dei profitti per le due società milanesi.

Sala: “Derby carico di tensione e delicato”

Il sindaco di Milano, da interista, guarderà il derby a casa in tv senza andare allo stadio. Ma a margine della presentazione del progetto “Insieme per lo sport”, Sala ha voluto dire la sua: “L'Inter ha più punti in classifica di quanto meriti, il Milan probabilmente ne ha meno. La distanza tra le due squadre non rispecchia, quindi, il valore reale delle rose. Sarà per questo un derby carico di tensione e molto delicato”. Il primo cittadino di Milano si è detto favorevole anche all’utilizzo del Var: "È vero che rischia di rallentare i tempi di gioco ma finora mi ha convinto. E' un bene impiegare la tecnologia. A fine anno poi tireremo le somme".