Insigne: "A Napoli il segreto è restare uniti, teniamo i piedi per terra"

Serie A
Lorenzo Insigne, attaccante del Napoli e della Nazionale (Getty)
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In una lunga intervista l’attaccante della squadra di Sarri e della Nazionale ha parlato del suo stato di forma e delle speranze in vista dei prossimi impegni. "Macedonia e Albania sono squadre che ci possono dare fastidio, dobbiamo arrivare al Mondiale. Scudetto? Non abbiamo fatto nulla"

Il suo Napoli è primo in classifica da solo, Lorenzo Insigne è senza dubbio tra i protagonisti di questo super avvio di stagione della squadra di Maurizio Sarri. Nella testa del fantasista azzurro adesso c'è però soltanto la Nazionale, che si gioca due partite importanti per la sua corsa al Mondiale in Russia nel 2018. Intervistato da Rai Sport l’attaccante ha parlato di tutto, dalle speranze per i prossimi mesi agli obiettivi sia con la sua squadra di club che con la maglia dell’Italia; queste le sue parole: "Non mi aspettavo di partire così forte però conoscevamo le nostre capacità e la nostra unione di gruppo, crediamo in quello che ci sta insegnando Sarri. Ora dobbiamo mantenere questo ritmo e non è facile, anche se siamo solo all'inizio dobbiamo cercare di rimanere con i piedi per terra e continuare a lavorare al meglio".

"Proveremo a vincere fino alla fine"

E ancora: "Il fatto di essere lo stesso gruppo dell'anno scorso penso che sia un vantaggio. Siamo i soliti da tre anni, con qualche acquisto in ruoli specifici secondo le richieste dell’allenatore. Penso che il segreto del gruppo sia che quest'anno siamo rimasti tutti uniti con la promessa di fare una grande annata e di vincere qualcosa. Ci stiamo provando e dobbiamo provarci fino in fondo. I complimenti di Guardiola? Sono cose che fanno sempre piacere, soprattutto se arrivano da un grande allenatore come lui. In passato si diceva che il Napoli giocava bene ma non vinceva nulla. A volte uno ci rimane anche male ma ora dobbiamo provare a vincere qualcosa perché per il gioco che esprimiamo e per le vittorie che stiamo ottenendo stiamo dando un grande segnale. Ora dobbiamo continuare così e iniziare a vincere".

"Sarri vive di calcio e noi ci divertiamo"

Poi le parole su Sarri: "E’ un allenatore che si è fatto conoscere abbastanza anche per qualcosa che ha detto però vive di calcio tutti i giorni e parla di calcio sempre. Noi lo ascoltiamo volentieri perché da quando è arrivato lui in campo gli allenamenti - anche se a volte sono un po' pesanti - ci divertono sempre, come poi facciamo la domenica in campo. Sarri vive di calcio e ci trasmette la passione che ha; noi cerchiamo di sperimentare in campo la sua idea di calcio. Niente a che vedere con gli scaloni di Zeman ma quelli mi sono serviti, grazie a lui oggi sono qua ed ogni volta che lo vedo lo ringrazio. Sarri fa sentire tutti importanti, anche chi gioca di meno, lo fa sentire responsabile e importante in questo gruppo. Chi gioca gioca e lo fa a memoria e l’allenatore è contento. Non fa mai capire la formazione perché mischia sempre le carte e fa impegnare tutti nello stesso modo. I miei compagni ed io accettiamo le scelte. Poi sappiamo anche che ha il suo carattere ma in fondo è un buono. Io lo vivo tutti i giorni, è una brava persona".

Sulla Nazionale e sul VAR

Ora però è il momento di pensare alla Nazionale: "Ogni volta che arriva una chiamata sono fiero di essere sempre convocato perché l'ho sempre sognato. Belotti infortunato? Gli mando gli auguri, è un bravissimo ragazzo e spero che torni presto perché per la Nazionale è un giocatore importante. Chi lo sostituirà lo farà nel miglior modo possibile. Lui 'massacrato' dagli avversari? Capisco Cairo ma in campo ci sta, anche io prendo tante botte. Il calcio è questo, dispiace quando uno si infortuna. Bisognerebbe essere un po' meno aggressivi però sappiamo che i giocatori bravi e di qualità vengono menati. Bisogna stare più tranquilli e giocare a calcio". Insigne ha anche detto la sua sul VAR: "Penso che sta risolvendo i problemi perché parecchi 'gol non gol' o rigori non venivano dati e perdevi una partita per un episodio. Se stiamo tranquilli e seguiamo tutti questo nuovo strumento andando avanti potrà aiutare. Ci sta che a qualcuno piaccia e a qualcuno no. Ora c'è e dobbiamo farcela piacere. Noi giocatori dobbiamo solo pensare a giocare, agli episodi pensano gli arbitri e dobbiamo accettare le loro scelte".

"Dobbiamo vincere a tutti i costi"

Ancora sulla Nazionale di Ventura: “Sappiamo che le prossime due partite sono importanti perché Macedonia e Albania sono due squadre che ci possono dare fastidio, io penso che dobbiamo affrontarle nel miglior modo possibile perché facendo due vittorie possiamo arrivare fra le migliori seconde ed evitare scontri con squadre un po' più dure ai playoff. Siamo consapevoli che qualsiasi squadra affronteremo dobbiamo vincere a tutti i costi: l’Italia deve partecipare ai Mondiali per forza e cercheremo di dare l'anima fino alla fine. 3-4-3? Io ho sempre dato la mia disponibilità e anche giocando con il 3-5-2 o con un altro modulo, l'importante è che quando si scende in campo si dia tutto. Ogni giocatore poi si esprime meglio in un ruolo diverso, come io ed El Shaarawy che siamo abituati a giocare a tre in attacco".

Su Immobile, il ko con la Spagna e il gruppo azzurro

Al di la del modulo, lì davanti c’è un compagno di squadra che Insigne conosce molto bene: "Con Immobile siamo stati un anno insieme al Pescara - ha aggiunto - abbiamo fatto un grande anno ed anche se non giochiamo più insieme da parecchio, non ci dimentichiamo che i nostri movimenti sono sempre gli stessi e cerchiamo di lavorare nel miglior modo possibile. Ci vediamo spesso con lui, parliamo, ci conosciamo bene sia in campo che fuori e quindi è un piacere trovarci ogni mese qua. Ventura è sereno, stiamo studiandogli avversari per provare a metterli in difficoltà. Seguiamo il ct con passione perché è un grande allenatore. La sconfitta con la Spagna ci ha fatto male come tutte, ma non abbiamo perso contro una piccola squadra… Le sconfitte aiutano a crescere e sono sicuro che ci ha fatto bene. Ora è passato, ora dobbiamo pensare alla Macedonia, vogliamo farcela a tutti i costi e avere giocatori di esperienza come Buffon o Bonucci ti può dare tanto, è sempre bello stare con loro e noi quando ci danno qualche consiglio cerchiamo di metterlo in pratica".

"Io valutato 100 milioni? Fa piacere"

"Tutti sanno della forza della BBC in difesa - continua Insigne - hanno vinto tanto con la Juve e con la Nazionale. Sono tre grandi giocatori e sono sicuro che ci aiuteranno; hanno esperienza, sono gli elementi che hanno vinto di più insieme a Buffon e noi giovani li dobbiamo seguire. Donnarumma invece mi prende sempre in giro perché guardo sempre i film, ma noi  scherziamo sempre. L'ho ritrovato qui ma già lo conoscevo già, siamo napoletani e c'è sintonia. Lui è sempre impegnato con la play station, e non c’è comunicazione, quindi io mi guardo un film. Io valutato 100 milioni? Sono contento se girano queste voci su di me perché vuol dire che ho fatto grandi sacrifici. Io penso solo a lavorare, a migliorare e a fare qualcosa di importante sia con il Napoli che con la Nazionale. Alcuni club mi avevano bocciato perché ero bassino, peggio per loro… Sono fiero di quello che sto facendo con il Napoli. Sono sereno e ringrazio chi mi ha dato fiducia da piccolo".

Barcellona, scudetto e PSG

Il Napoli nel passato, nel presente e nel futuro: "In passato vicino al Barcellona? Sono fiero di essere rimasto con il Napoli ma sappiamo tutti che il Barça è la squadra più forte al mondo. Mi
farebbe piacere giocare con grandi campioni come Messi e Suarez però ora penso al Napoli e spero di vincere qualcosa di importante. Siamo primi in classifica, il campionato è ancora lungo, ancora non abbiamo fatto nulla. Psg? Ha grandi campioni, in certi casi è compito dell'allenatore non tanto farli giocare ma gestirli. Neymar e Cavani? Ci sta in un anno di litigare, una volta l'ho fatto anche io con Mertens per una punizione o un rigore. C'è adrenalina in campo. Si sono chiariti e penso che la cosa importante è questa".