Napoli, Callejon: "Lo scudetto? Ci crediamo, siamo consapevoli di essere una squadra forte"

Serie A
Callejon durante una fase di gioco, foto Getty

Dal ritiro della sua Nazionale, Callejon ha parlato sia della situazione Piquè che del momento del Napoli, sottolineando come tutti nell'ambiente azzurro credano allo scudetto

Situazione delicata in casa Spagna dopo quanto accaduto in questi giorni in Catalogna. Il referendum andato in scena il primo ottobre ha acceso i riflettori su Gerard Piquè, il quale non ha nascosto di aver votato a favore dell’indipendentismo chiesto dai catalani. Una vicenda che la Nazionale spagnola prova a tenere lontana dallo spogliatoio, con l’obiettivo di mantenere la serenità necessaria in vista della partita con l’Albania che, se vinta, qualificherebbe matematicamente la Spagna ai Mondiali di Russia 2018. "Piquè è stato bravo a parlare davanti a tutti – le parole di Callejon dal ritiro delle ‘Furie Rosse’ - è stato coraggioso.  Ha fatto bene a presentarsi davanti ai giornalisti, speriamo che adesso se ne parli il meno possibile. E’ difficile per tutti, quando si arriva qui in Nazionale però è meglio parlare di calcio e non di politica, perché sono due cose che non possono mischiarsi. E’ importante pensare alla partita con l’Albania, se vinciamo siamo al Mondiale e quindi è fondamentale".

Capitolo Napoli

Archiviato per un attimo il capitolo Spagna, Callejon si sofferma sul Napoli: "Sono contento perché la stagione è partita alla grande. Lo scudetto? Speriamo sia l’anno giusto, abbiamo appena cominciato la stagione ma dobbiamo lavorare fino alla fine. Dobbiamo giocare ogni partita al cento per cento. Ci crediamo, siamo consapevoli di essere una squadra forte e speriamo di continuare così. Stiamo bene, stiamo segnando con continuità e non abbiamo nessuna intenzione di fermarci. Il compagno più in forma? Tutti stiamo alla grande, da Reina a chi rimane in panchina. Sicuramente abbiamo tanti difetti, nessuno è perfetto. Con Sarri stiamo bene, speriamo di continuare a giocare così. Il mio obiettivo è quello di aiutare la squadra, mettendomi al servizio di tutti i miei compagni. Tanti mi chiedono del fantacalcio, prima però deve vincere il Napoli e poi i fantallenatori".