Sampdoria, Giampaolo: "Merito dei giocatori, importante avere un'identità"

Serie A
Marco Giampaolo, allenatore della Sampdoria (Foto: Getty Images)
giampaolo_getty

L'allenatore dei blucerchiati ha commentato la vittoria sull'Atalanta ai microfoni di Sky Sport: "Il nostro pubblico non merita di vedere partite anonime. Caprari? L'ho messo al posto di un trequartista perché eravamo sotto. Niente di speciale"

SERIE A, TUTTI GLI HIGHLIGHTS DELL'8^ GIORNATA   RISULTATI E CLASSIFICA

Non smette di sorprendere, la Sampdoria di Marco Giampaolo. Dopo il Milan, un’altra vittima illustre: quell’Atalanta che ormai incanta da oltre una stagione. I bergamaschi erano andati in vantaggio e avevano chiuso il primo tempo sopra grazie alla rete di Cristante. Poi, i cambi dell’allenatore blucerchiato hanno risolto la partita: dopo il pari di Zapata, le reti di Linetty e Caprari (entrambi subentrati) hanno completato la rimonta per il 3-1 finale. “I gol sono merito dei calciatori, io faccio delle scelte. L’Atalanta è forte e ci ha messo in difficoltà, che gioca bene e non butta mai la palla, l’aveva dimostrato contro Napoli e Juve. Nella ripresa abbiamo trovato più spazi e la squadra si è espressa meglio, ma questa è la squadra che ci ha creato più difficoltà, anche più del Milan. Non so se la Sampdoria potrà essere l’Atalanta dell’anno scorso, l’importante è avere un’identità, poi ognuno lo fa attraverso le proprie idee” ha commentato l’allenatore.

Giampaolo: “Cambi? Niente di speciale”

Giampaolo ha concluso così: “Non dobbiamo giocare partite anonime, abbiamo un pubblico che non merita di vederle. Il risultato finale è sempre figlio di intensità, qualità tecniche e tanti altri aspetti. Ho cambiato un trequartista con una punta perché eravamo sotto, l’ingresso di Caprari poteva spostare l’equilibrio, non ho fatto niente di particolare: era la partita che lo richiedeva. Chi mi venderanno? Abbiamo tempo per porci questi problemi (ride, ndr)”.