Il direttore sportivo dei rossoneri su Montella: "Il momento non è positivo, abbiamo fatto delle cose che il Milan non si può permettere. La squadra è giovane e forte, dobbiamo trovare la quadra. Futuro dell'allenatore? Ognuno di noi ha un tempo, capitano stagioni negative. Mancano 30 gare e dobbiamo dimostrare di essere all'altezza"
Tre sconfitte consecutive contro Sampdoria, Roma e Inter ed appena 12 punti in classifica in otto gare di campionato. I grandi investimenti estivi ed una campagna acquisti da protagonista, evidentemente non sono bastati al Milan per ottenere risultati immediati in Italia. I rossoneri sono a metà classifica, già lontani dalle big del campionato. E c'è chi già s'interroga sulle eventuali colpe di Vincenzo Montella riguardo i risultati ottenuti in quest'inizio di stagione. Dell'allenatore e del momento dei rossoneri ha parlato anche Massimiliano Mirabelli: "La squadra la deve disegnare lui. Siamo consapevoli che il momento non è positivo, sapevamo che non era facile – ha dichiarato il direttore sportivo del Milan ai microfoni di Sky Sport – Ma siamo consapevoli di avere un grande gruppo, calciatori giovani e forti. Dobbiamo trovare solo questa quadra, quest'identità di squadra per non perdere troppo terreno. A me non piace assolutamente quando il Milan perde. In questo periodo abbiamo fatto delle buone cose in alcuni momenti, in altri invece non ci siamo presentati come a Genova contro la Sampdoria, siamo usciti al 70' dal campo contro la Roma, non ci siamo presentati il primo tempo contro l'Inter: tutto questo il Milan non se lo può permettere. Stiamo lavorando affinché questa squadra sia consapevole della propria forza. E' vero che in questi momenti ognuno la vede a modo proprio, ma non dimentichiamo che il Milan è la squadra con più nazionali, quindi ha un gruppo valido. Ma bisogna diventare presto squadra".
"Ognuno di noi ha un tempo, ora dimostriamo di essere Milan"
"Ognuno di noi ha un tempo, nella vita e nel mestiere che facciamo – prosegue Mirabelli – Non ce l'ha soltanto Montella, ma ce l'abbiamo tutti. Dobbiamo essere consapevoli che questo Milan, che sapevamo essere stato costruito con tutti i rischi del caso, ha un gruppo giovane e forte per un buon futuro. Ad oggi c'è la consapevolezza che la proprietà non è lontana, ma molto vicina, e ci sta facendo lavorare al meglio. Poi il tempo è un orologio per tutti. E' capitato anche a grandi allenatori e dirigenti di non avere risultati in alcuni anni e di averli invece in altri. Però noi pensiamo ad oggi, sappiamo bene qual è il nostro progetto e che abbiamo fatto otto partite e ne mancano trenta. E sappiamo che, in queste restanti gare, dobbiamo dimostrare di essere una squadra come il Milan deve essere. Rispetto per tutti, timore per nessuno ed avere equilibrio in ogni gara".