Napoli-Inter, Maradona contro Icardi: tutte le puntate della "telenovela"
Serie AC'è una sfida parallela a quella che stasera vedrà di fronte Napoli e Inter per il primato in classifica: è la "guerra" tra Maradona e Icardi, innescata nel 2013 dalla relazione di Maurito e Wanda Nara, mai digerita dal Pibe de Oro. E che nemmeno Papa Francesco, argentino come loro, è riuscito a fermare. Altro che Partita della Pace...
C'è un solo "precedente" tra Maradona e Icardi, risale al 1° settembre del 2014, quando i "blu" di Dieguito furono sconfitti 6-3 dai "bianchi" di Maurito che, tanto per cambiare, segnò una tripletta. Forse sarà per questo che ancora oggi al Re di Napoli non stia particolarmente a cuore il capitano dell'Inter, perdere non piace a nessuno, figuriamoci al Dios del fútbol. "Icardi non doveva giocare - tuonò Diego - mi avevano promesso che non sarebbe sceso in campo, e invece non è stato così. Per questo sono incazzato". Ma perché non avrebbe dovuto giocare, era la Partita della Pace, organizzata da Papa Francesco che, oltretutto... è pure argentino come loro. Forse perché troppo giovane, non ancora all'altezza per quel contesto? Ma non era l'unico "sbarbato" quella sera all'Olimpico al fianco di Roberto Baggio, Paolo Maldini, Javier Zanetti a altre leggende: perché Icardi no, e Iturbe sì? E poi, chi avrebbe potuto fare una promessa simile? "Mi avevano assicurato che non sarebbe stato dei nostri, Icardi non è della famiglia del calcio...". Di sicuro, se Maradona non è riuscito a "perdonare" Icardi neanche sotto lo sguardo del Pontefice, ogni tentativo di riconciliazione futuro sarà vano, un vero peccato...
Le tappe della telenovela Maradona-Icardi
Il codice etico di Diego
Maradona - naturalmente - non era e non è arrabbiato con Icardi perché lo "castigò" in una partita amichevole, nell'unica volta in cui si sono trovati l'uno di fronte all'altro su un prato verde. A Diego non è andato giù dall'inizio il fatto che Mauro avesse "corteggiato" la moglie di un compagno di squadra, un'azione inconcepibile per il suo personalissimo "codice etico", sebbene Wanda abbia più volte raccontato di non aver mai messo le "corna" a Maxi Lopez, ma di essersi fidanzata con Icardi soltanto quando lei e il marito erano già virtualmente separati. "Secondo me - è il primissimo attacco di Diego, intervistato da Radio Pop alla fine del 2013 - quello è un traditore. Va a casa di Maxi, gioca a fare l'amico e poi gli soffia la donna. Questo è tradimento. Ai nostri tempi, solo se guardavi la donna di un compagno, nello spogliatoio ci saremmo alternati per prenderlo a pugni".
Ti ho inventata io
Qualche tempo dopo - siamo nel febbraio del 2014 - scopriamo che all'origine di tutto c'è proprio il Pibe de Oro. "Se sono diventata famosa in Argentina è grazie a Maradona". Wanda, dalle colonne di Chi, entra nel dettaglio: "Facevo una sfilata, una decina di anni fa, e Diego era in giuria. Quando mi ha vista si è alzato in piedi e ha iniziato a farmi dei complimenti, porgendomi un fiore. I flash erano tutti per me. Avevo sedici anni ed è partita la mia carriera". Wanda e Icardi stavano insieme da pochi mesi, ufficialmente dal 27 ottobre 2013. "Ho sentito che ha criticato la mia relazione con Mauro. Beh, credo che prima di parlare dovrebbe guardare la sua vita, che non mi sembra molto pulita. Forse avrebbe voluto che raccogliessi quel fiore, alla sfilata. Ma non l'ho fatto...".
Mauro vs Maxi, duello rusticano
Il primo regolamento di conti tra Maxi Lopez e Icardi arriva il 13 aprile 2014, a Marassi ci sarebbe Sampdoria-Inter ma di fatto è una sfida personale tra "lui e l'altro", che durante la settimana se l'erano già date di santa ragione a colpi di tweet, mettendo di mezzo anche i figli (erano ancora 3). I tifosi blucerchiati sono tutti per il loro biondo centravanti e accompagnano con fischi e insulti di ogni tipo il riscaldamento dell'ex beniamino di casa. Al momento dei rituali Icardi prova a stringere la mano a Maxi, che lo ignora. Allora Maurito sblocca la gara e provoca la tifoseria portando le mani dietro le orecchie. Maxi sbaglia un rigore, e Icardi raddoppia. Per la cronaca finirà 4-0.
La vendetta della "Gallina"
Per la "vendetta", invece, bisognerà attendere quasi un anno: nel frattempo Mauro e Wanda si sono sposati, mentre Maxi si accasa inizialmente al Chievo (l'unica rete la segna proprio al Napoli di Diego, 1-0 al San Paolo), per essere ceduto al Torino nel mercato di gennaio. Il 18 (sempre di gennaio) debutta in campionato con il gol della vittoria a Cesena, e poche ore dopo Wanda dà alla luce Francesca, la primogenita di Maurito. Alla seconda uscita in maglia granata fa visita all'Inter, lanciato nella mischia a metà ripresa: all'ultimo assalto servirà l'assist a Moretti per il colpaccio. "Maxi Lopez fa gol? Non mi interessa" replica Icardi in smoking, ospite del Chiambretti Night. "Maradona dice che sono un traditore? Non me ne frega niente. Io faccio la mia vita e sono felice con Wanda". Maxi sarà protagonista anche nel 2-1 firmato da Belotti al Meazza la stagione successiva: nega ancora la stretta di mano a Icardi e conquista il rigore decisivo realizzato dal Gallo, salutando la tribuna con un gesto non certo elegante. "Sono cose che capitano - commenta a caldo Maurito, che non sa del gestaccio - è l'ignoranza di qualche persona... io invece sono educato e la mano la do".
O victoria o muerte
A giugno si rifà "vivo" Maradona, sentito da Radio Metro sulle possibili convocazioni per Rio 2016: "Icardi alle Olimpiadi? Per me non esiste. Io sono tifoso di Maxi Lopez. Quello che ha fatto lui non si fa. Dargli da mangiare, farlo entrare a casa tua e poi? Quelli che non hanno codici, per me sono morti". Il rischio di dover "tifare" anche per Icardi si fa concreto quando l'Inter vacilla davanti ai 60 milioni offerti dal presidente del Napoli Aurelio De Laurentiis, che offre pure un ruolo da attrice a Wanda per il "cinepattone". Ma la moglie-agente ottiene il rinnovo alle cifre desiderate e l'attaccante di Rosario resta all'Inter.
All'attacco!
Arriviamo così al 10 ottobre 2016, alla presentazione dell'autobiografia di Icardi (che aveva incassato l'ennesima esclusione dalle convocazioni con l'Albiceleste). L'evento diventa il pretesto per un botta e risposta incandescente con Maradona, a Roma per un'altra partita della Pace: "Non so se lo porteranno mai in Nazionale, ma io dei traditori non parlo". E aggiunge: "Con questa partita e con i bambini Icardi non c'entra niente". Il numero 9 affida la sua replica a Sky Sport: "Sono parole che non c'entrano niente con la pace e ha perso l'occasione per evitare un'altra figuraccia. Maradona è stato un grandissimo calciatore, sicuramente uno dei migliori al mondo. Ma non posso dire niente di una persona che ora sta fuori dal calcio e che non è un esempio per nessuno".
Il diavolo e l'arcangelo (Gabriel)
Da qui sarà una nuova ondata di attacchi, quasi esclusivamente da parte di Maradona. "Piuttosto che convocare lui, chiamo Bazan Vera (ex giocatore di 44 anni ndr). Icardi - spiega Diego a La Nacion nel gennaio del 2017 - deve essere non la quarta, ma la settima scelta. Pratto va benissimo, Icardi teniamolo pure fuori". Due settimane dopo rincara la dose nel salotto di Maurizio Costanzo: "È un traditore e pagherà nella vita. Batistuta era dieci volte più forte". Il 3 febbraio, intercettato da ESPN durante la Coppa Davis di tennis, commenta la visita del ct Bauza alla Pinetina: "Lo ha davvero incontrato? Allora è un traditore come lui".
Il cocco di Zanetti
Bauza non farà in tempo a convocarlo... perché dal 1° giugno sulla panchina dell'Argentina c'è Jorge Sanpaoli, che preferisce Icardi a Higuain. "Quando vedo la formazione dell'Argentina ho paura - una delle ultimissime frecciate di Dieguito, intervenuto a DirecTV Sports - non chiamare il Pipita è stata una mancanza di rispetto per la sua storia. Icardi è arrivato in Nazionale perché Javier Zanetti gli fa da rappresentante. Una volta parlai con l'ex ct Bauza e mi confidò che trovò tre chiamate di Wanda Nara. 'Come ha avuto il mio numero di telefono?', mi chiese". E non lo risparmia neanche dal suo profilo Instagram: "Benedetto e Alario mi piacciono, e valgono cinque Icardi".
'O pallone 'e Maradona
La risposta di Maurito - ma andiamo per intepretazione, anche se non ci vuole un genio per coglierne la sfumatura - è tutta nella foto postata con Leo Messi e quelle poche parole: "Con il migliore della storia, senza dubbi". Come se questo Napoli-Inter - prima e seconda in classifica, staccate di appena 2 punti - non fosse già una "bomba" di suo, 'nu pallone 'e Maradona.