Inter-Sampdoria, Spalletti: "Non siamo ancora da scudetto, ci mancano alcune certezze"

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Archiviato il pari ottenuto al San Paolo contro il Napoli, l'allenatore dell'Inter ha presentato la sfida con la Sampdoria, valida per il decimo turno del campionato di serie A
INTER-SAMPDORIA: LA DIRETTA 

Il pareggio ottenuto al San Paolo con il Napoli rappresenta ormai il passato, l'Inter si concentra adesso sulla prossima sfida che metterà di fronte ai nerazzurri la Sampdoria di Giampaolo. Un turno infrasettimanale non agevole per gli uomini di Spalletti, impegnati al cospetto di una formazione reduce dallo squillante 5-0 rifilato al Crotone. "Bisogna ripartire da zero, dimenticando quanto accaduto nelle partite precedenti. Ci vuole la stessa personalità riazzerando tutto" le parole di Spalletti in conferenza stampa. "Non ci interessa far paura a nessuno, noi vogliamo andare a creare un contesto dove di volta in volta ci si mette qualcosa in più, andando sempre avanti per consolidare le nostre certezze. Badiamo a noi stessi, guardiamo a casa nostra non in casa degli altri. Turnover? Questo è un discorso difficile da fare oggi, un paio di affaticamenti ci sono. Siamo a metà del guado, per cui domattina probabilmente valuteremo meglio. Dobbiamo essere bravi a tirar fuori le qualità che abbiamo e metterle in pratica ogni volta che andiamo in campo. Miranda? E' colui che mi trasferisce agli altri calciatori l'equilibrio. Non esagera mai in quello che potrebbe essere l'uso delle sue qualità, non dà mai vantaggi agli avversari. Per quanto riguarda Skriniar, ho telefonato a Giampaolo per chiedergli se fosse veramente forte. Me ne ha parlato benissimo, confermandomi la sua forza. Ha ancora molti margini di miglioramento, ci piacque il modo in cui ci ha risposto quando siamo andati ad iniziare la trattativa. Poi ha confermato di essere quella persona lì. E' al 60% delle sue possibilità, è un giocatore fortissimo, vedrete che saranno molte le squadre interessate a lui. E questo mi fa paura".

Inter non ancora da scudetto

Spalletti torna poi sul botta e risposta 'politico' con Sarri: "Maurizio è uno bravo, per cui io ho usato quella espressione come complimento. Spero che lui abbia detto la stessa cosa di me come una lusinga. Lui però può dire quello che vuole, io continuerò a stimarlo. Il Napoli? Sotto l'aspetto della qualità di gioco c'è differenza con noi, ce ne è meno invece per quanto riguarda la qualità dei singoli. Gli azzurri sono padroni di questa ricerca dell'impossibile, gli ho visto fare delle giocate volanti pazzesche. Hanno la certezza delle qualità che hanno, conoscono bene le giocate che possono fare. Noi sotto questo aspetto dobbiamo crescere molto di più. Vecino si sta mettendo a suo agio in un contesto dove forse non aveva la sicurezza di poterci stare fino in fondo. Le prime partite non ce le ha fatte vedere le sue qualità, adesso invece le sta dimostrando tutte. Deve stare tranquillo perchè qui dentro ci sta bene, non è tirato in questo contesto qui. Esami finiti dopo Roma, Milan e Napoli? No, bisogna continuare a puntellare le nostre certezze. Noi nella lotta scudetto? Finchè ce lo domandano vuol dire che ci sono dei dubbi, per essere da scudetto nessuno dovrebbe metterlo in dubbio. Alla Juventus nessuno chiede se è da scudetto, a noi invece sì. Non siamo ancora a quel livello, noi dobbiamo far vedere ancora delle certezze".

Giampaolo è da Inter

Spalletti si sofferma poi su Giampaolo e la Samp: "E' una squadra forte che gioca un calcio importante, a Giampaolo sono stati tolti i pezzi migliori ma ha ancora la stessa qualità di gioco. Marco sa fare il suo lavoro, lui come me è uno di quelli che la storia non gli è stata raccontata. Ma la sa tutta la storia su questo mestiere. E' arrivato ad allenare un grande club, se la merita tutta questa attenzione. Ha detto che gli piacerebbe allenare l'Inter? Sarei il primo abbonato di quella stagione lì. Sarebbe una garanzia per l'Inter, per questo club ci vuole gente forte e lui sarebbe l'uomo ideale, gli auguro di allenare l'Inter. Dobbiamo prepararci bene a questa partita, lavorando prima sulla testa e poi sui muscoli. La Samp è del nostro livello, l'anno scorso ci è arrivata davanti e non ci ha fatto veder palla. Noi siamo una squadra fortissima, ma che è la stessa squadra che a momenti ha fatto bene e in altri momenti ha fatto malissimo. Dobbiamo quindi partire da questo per trovare quella continuità che ci è sempre mancata".