Il presidente dell'AIA risponde all'allenatore del Milan che ieri si era lamentato per l'espulsione di Bonucci: "Il VAR è una garanzia, anche se all'inizio non tutto può essere perfetto. Se la sua squadra girasse come si deve non saremmo qui a commentare".
"L'espulsione di Bonucci è stata 'televisiva', io mi gioco la carriera". Questo, in sostanza, il pensiero espresso ieri da Vincenzo Montella al termine di Milan-Genoa, terminata 0-0 e giocata dai rossoneri per più di un'ora in 10. Episodio chiave del match l'espulsione di Leonardo Bonucci, sanzionato dal VAR per una gomitata a Rosi. Non si è fatta attendere la risposta di Marcello Nicchi, presidente dell'AIA, all'allenatore del Milan: "Non rispondo a lui in senso lato - ha affermato Nicchi a Radio Anch'io Sport - dico solamente che anche lui dovrà adeguarsi a questa nuova forma di calcio. Non è il solo a giocarsi la carriera, con lui ci sono tutti: arbitri, giocatori e allenatori". Secondo Nicchi, lo sfogo di Montella è dettato dal momento negativo che sta attraversando la sua squadra: "Se le cose non vanno affiora un po' di tristezza. Se la sua squadra girasse come si deve non saremmo qui a commentare. Gli auguro di risolvere velocemente questa situazione difficile".
Su VAR, tempo effettivo ed ex arbitri:
Poi Nicchi chiarisce alcune tematiche emerse dopo questo primo periodo di sperimentazione del VAR: "Innanzitutto dico che è una garanzia per tutti, uno strumento di giustezza, che ovviamente può essere perfezionato: magari su 10 interventi se ne sbaglia uno. E' chiaro che un errore ci può stare, gli imprevisti possono capitare. Ma chi sta accettando questo mezzo per primo è proprio il pubblico: i giocatori si stanno adeguando e chi non ha ancora capito capirà che non può farla franca o protestare dopo che un episodio è stato rivisto". Sulla possibilità che il VAR venga affidato ad ex arbitri, Nicchi è perentorio: "La coperta è numericamente un po' corta, sto girando l'Italia per capire se c'è bisogno di aumentare l'organico. Può essere che alcuni arbitri siano un po' sotto pressione. Abbiamo però un vivaio arbitrale di prima qualità e lavoreremo su questo, gli ex arbitri che finiscono la carriera mi servono come dirigenti. Inoltre, al VAR deve esserci un arbitro aggiornato e preparato, come quelli che vanno in campo". Infine, Nicchi risponde anche sul tempo effettivo e sulla possibilità che gli arbitri parlino a fine partita: "Può darsi che in futuro sia necessario aggiungere una figura come quella del cronometrista, ma oggi dire di no. Non è vedendo il monitor che si perde tempo, ma con altri episodi. Far parlare gli arbitri a fine partita? Abbiamo già cominciato a farlo, con il rispetto di tutti possiamo dire la nostra. Ma oggi il problema non è questo".