Hellas Verona, Pecchia: "Con l’Atalanta voglio la stessa personalità vista nel derby"

Serie A
L'allenatore dell'Hellas Verona Pecchia, foto Getty
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Intervenuto in conferenza stampa per presentare la sfida contro l’Atalanta, l’allenatore dell’Hellas Verona ha chiesto ai suoi giocatori una prestazione solida come quella fornita nel derby contro il Chievo

Ottima prestazione ma nessun punto per l’Hellas Verona nel derby contro il Chievo, un risultato che ha lasciato l’amaro in bocca a tutto l’ambiente gialloblu soprattutto per il modo in cui è maturato. La concentrazione di Pazzini e compagni adesso è rivolta verso l’impegno con l’Atalanta, un confronto complicato che Pecchia affronterà con una preoccupante emergenza infortuni: “Scenderemo in campo comunque in 11, voglio vedere un gruppo con ancora più cuore che dovrà andare oltre" le parole dell’allenatore gialloblu in conferenza stampa. "Affrontiamo una squadra molto strutturata, anche fisicamente. Non hanno bisogno di presentazioni, non sono più una sorpresa. E' una squadra che viaggia, questa crescita in Europa dà ancora maggiore esperienza e sicurezza, ma io penso ai miei ragazzi. Se contro il Chievo siamo andati oltre le nostre forze, dovremo continuare su questa strada anche domani sera, continuando a giocare con personalità. Voglio una prestazione di squadra, di un gruppo che si stringe e si compatta nelle difficoltà, continuando a giocare. Abbiamo comunque diverse soluzioni per la gara di domani, voglio una grande applicazione da parte di tutti, dobbiamo essere pronti ad affrontare questo tipo di gara. Ha delle similitudini contro il Chievo, affrontiamo un'Atalanta molto consolidata, in un campo dove il pubblico spinge sempre la squadra. Recuperiamo ogni energia possibile, per arrivare pronti".

Segnali positivi

Pecchia torna poi a parlare della sconfitta nel derby: "L’approccio si è rivelato essere giusto, con capacità di gestire le difficoltà e di rimontare in inferiorità numerica contro una squadra che subisce pochissimo. Quello che invece fa rabbia è non aver fatto punti e aver perso diversi elementi della rosa per piccoli acciacchi fisici. La squadra deve crescere in consapevolezza e autostima, ma sono orgoglioso della prestazione dei miei. Una sconfitta è sempre una sconfitta, però ci lascia nella mente dei segnali positivi. Attacco? Dobbiamo insistere continuando a proporre le nostre idee, che possono funzionare anche in Serie A. Dobbiamo essere consapevoli di poter sempre reagire e far male all'avversario, perché senza segnare non si vince. Nelle ultime due trasferte abbiamo fatto quattro gol, la strada è quella giusta".