De Grandis: “Lazio di Inzaghi meglio di quella di Eriksson. Milan, chiara crisi involutiva di alcuni giocatori..."

Serie A

Stefano De Grandis

L'analisi della 11^ giornata di serie A di Stefano De Grandis parte dalle prodezze in attacco di Higuain ("bomber ad ogni latitudine"), Mertens, fino a Torreira. Impossibile non parlare della Lazio che viaggia con una media superiore rispetto a quella dello scudetto di Eriksson. Dalle gioie ai dolori del Milan: "Biglia non è questo"

Ecco chi si rivede: torna Higuain, si conferma la Lazio, si confermano pure i guai del Milan. In attesa che l’Inter scenda in campo questa sera contro il Verona. Ecco l’analisi sull’undicesima giornata di campionato. Tra prodezze e record. 

Verona-Inter: determinate sarà l'approccio alla partita da parte dei nerazzurri

E’ naturale pensare che l’Inter sia favorita contro il Verona perché questo è un campionato che vede le prime sette squadre “uccidere” le ultime sette, ma è una partita che i nerazzurri devono approcciare bene perché il Verona qualche volta gioca bene come nel derby con il Chievo.

Milan, in atto chiara crisi involutiva di alcuni giocatori…

Non penso che una squadra come il Milan possa giocare quattro volte in casa e non segnare mai. C’è una chiara crisi involutiva di alcuni giocatori che nessuno poteva aspettarsi. Biglia non è il giocatore che stiamo vedendo, ora paga i fischi del pubblico, sbaglia degli appoggi facili, come anche Kessie. Nella partita con la Juve la differenza lo ha fatto il centrocampo: nel secondo tempo i bianconeri hanno gestito la partita senza prendere tiri in porta, mentre il Milan ha sbagliato anche i passaggi più semplici.

Higuain bomber vero

Higuain è un giocatore straordinario perché questo è il secondo campionato in cui segna oltre 100 gol (dopo quello spagnolo), quindi significa che è un bomber vero, per tutte le latitudini. Contro il Milan ha fatto due gol pazzeschi: il primo dipende anche dal fatto che il Milan ha le sue carenze, in questo caso Biglia lascia Dybala da solo che poi lancia Higuain che segna. In questo caso c’è anche una responsabilità di Romagnoli che lascia che col piede sinistro si affossa invece di fare muro. Nel secondo gol, oltre alla bravura di Higuain, c’è anche la coralità della Juventus: l’azione parte dalla difesa, bravo Asamoah e ancor di più Dybala a fare la finta. Poi Higuain sfrutta l’inerzia di Rodriguez e grazie al tiro ad effetto segna un gol splendido.

Solo applausi per Mertens

Anche se il Napoli non ha più il migliore attacco per “colpa” della Juventus un grande applauso va a Mertens: 41 gol nelle ultime 51 partite con il Napoli.

Lazio da record, meglio di quella di Eriksson

Grande prestazione di Immobile a Benevento: in occasione del gol, bravissimo Milinkovic-Savic che pressa alto e guarda il movimento del compagno prima di passare il pallone in profondità. Quindi bravo Immobile, ma brava tutta la Lazio che ha vinto tutte le otto trasferte, (sei in campionato e due in Europa League), segnando il suo record di gol: 31 reti nelle ultime 11 giornate. Neanche la Lazio di Eriksson che vinse lo scudetto viaggiava a questa media. Non dico che la Lazio vincerà lo scudetto ma, a parte il Napoli, nessuno gioca meglio della Lazio dal punto di vista estetico.

Difficile fare gol a questa Roma

La Roma in questo momento non segna mai su azione, o su calcio d’angolo o su punizione, o anche su rigore, però è una squadra a cui è difficile fare gol. In questa cosa c’è proprio l’imprinting dell’allenatore: c’è un pressing che comincia alto, gli attaccanti avversari non ricevono il pallone, la Roma è brava a soffocare il gioco altrui.

Torreira, continuità di rendimento eccezionale

Uno pensa ad un giocatore così piccolino pensando che non potrà mai andare in una grande squadra, invece Torreira ha una continuità di rendimento pazzesca e ci ha regalato un gol incredibile. In occasione della rete è difficile dare la colpa a Sorrentino, è un gol che proprio non ti aspetti... Al di là dei gol, Torreira è un regista che ha un’organizzazione di gioco ottima e, nel comtempo è in grado di tenere anche ritmi elevati.