Caressa: "Dybala ancora pischello, è Mandzukic il leader emotivo della Juventus. Al Milan manca uno spaccarete"

Serie A

Fabio Caressa

Nel Vero o Falso, Fabio Caressa si sofferma sulla Juventus e sul nervosismo del numero 10, mentre per il croato arriva l'investitura: "E' come Gattuso". Quel Ringhio che il telecronista non metterebbe sulla panchina rossonera, preferendo un allenatore più esperto. Dopo il Sarrismo, ecco coniata la "tecnica di soffocamento" della Roma...

Da Dybala che deve ancora crescere a Mandzukic che prende in mano la Juventus. Impossibile non parlare del Milan a cui manca una punta che fa gol per risollervare la sorte, anche del suo allenatore: sempre e ancora in bilico. Poi ecco la Roma che "sa ancora" molto dell'ex Spalletti, anche se Di Francesco prova a "strangolare" tutti dentro l'area di rigore....

Il “pischello” Dybala

Il numero 10 della Juve sta vivendo un momento di nervosismo, tutto è nato dalla non partecipazione alle ultime due partite dell’Argentina, poi ha sbagliato anche dei rigori. Credo che psicologicamente Dybala deve ancora crescere: è un po’ pischello ed è una condizione che alla Juventus non ti puoi permettere. Una riflessione: quando Dybala si sente più forte del gioco che fa, cioè quando pensa di fare la superstar e non fa più quel gioco di raccordo e di umiltà, secondo me cala. Il pischello deve ancora crescere, ma Allegri lo sa. Deve comunque superare questo tipo di atteggiamento se vuole diventare un grande campione.
 

Mandzukic leader emotivo

Il croato, oltre all’apporto tattico-tecnico alla squadra, credo sia importante a livello morale: mi sembra che sia il leader emotivo della Juventus. Lui è quello che va a prendere la palla dietro, va a riconquistarla: in lui rivedo un po’ Gattuso quando giocava nel Milan, il leader emotivo che dà il cambio di passo alla squadra. Mandzukic, ma anche Higuain: se l’argentino è quello delle ultime uscite può diventarlo anche lui.
 

Cercasi “spaccarete” per il Milan

I problemi sono quelli di una squadra in crescita, ma forse il Milan ha sbagliato ad inizio stagione, pensandosi più forte di quello che poi è in realtà e con un problema offensivo serio, che va risolto. Il Kalinic di questo momento non è un giocatore che ti aiuta come dovrebbe. Tutte le squadre che sono davanti in classifica hanno un attaccante che fa gol. La Juve con Higuain e Dyabala, il Napoli con Mertens, la Lazio ha Immobile, l’Inter va avanti con Icardi, la Roma ha Dzeko. Al Milan in questo momento manca uno “spaccarete”. I rossoneri forse pensavano lo potesse diventare André Silva: a me sembra ancora un po’ fragile per le difese italiane.

 

Quella Roma che ti strangola...

Spalletti ha inciso moltissimo sulla Roma, non bisogna dimenticare che Spalletti ha costruito molta della mentalità vincente della squadra di oggi. Quindi Spalletti è molto presente nella Roma di adesso, ma Di Francesco ha lavorato con molta intelligenza, ha lavorato da difensivista, adesso la squadra l’ha alzata. La Roma gioca il calcio del soffocamento: un calcio meno spettacolare di quello del Napoli, fatto più di movimenti senza palla, ma che è molto efficace. La Roma ti viene a strangolare dentro l’area di rigore, da lì non si esce più. E alla fine le squadre avversarie prendono gol. E’ un modo di giocare molto moderno e molto vicino al Guardiola dei primi tempi. Credo che questo metodo sia stato capito dallo spogliatoio della Roma, Di Francesco è stato bravo anche a parlarne con le persone giuste per far passare il suo messaggio.