La nuova vita di Manolas, da partente a colonna della difesa della Roma

Serie A
Kostas Manolas (Getty)

In estate è stato vicinissimo all'addio e alla firma con lo Zenit di Mancini, ora è l'uomo simbolo della miglior difesa del campionato italiano. Manolas è una garanzia per la Roma e intanto cerca di prendersi il Mondiale con la sua Grecia

La professionalità di un calciatore è uno degli elementi più importanti nel calcio degli ultimi anni, in cui le voci di mercato e i trasferimenti si fanno sempre più frequenti. Kosatas Manolas sta dimostrando di essere un esempio di professionalità per i suoi colleghi in questo inizio di stagione con la maglia giallorossa. In estate il difensore della nazionale greca è stato vicinissimo al trasferimento allo Zenit di San Pietroburgo per 35 milioni di euro, ma il mancato accordo sulle modalità di pagamento tra l’ex giocatore dell’Olympiakos e il club russo ha fatto saltare l’affare all’ultimo momento. Così il giocatore difensore “sacrificato” da Monchi in estate è stato Antonio Rudiger, partito verso il Chelsea di Antonio Conte, battuto dai giallorossi all’Olimpico la notte di Halloween. Dal giorno dopo il mancato passaggio allo Zenit Manolas si è messo a disposizione della squadra dimostrandosi sempre disponibile con Di Francesco e ora è uno dei punti di riferimento della difesa giallorossa, la migliore della Serie A.

Il ruolo nella difesa giallorossa

La Roma ha subito 126 tiri in porta nelle 11 gare di Serie A disputate, nelle quali la porta di Alisson è rimasta imbattuta ben 7 volte (nessuno come lui nel nostro campionato) e 7 sono stati anche i gol subiti dai giallorossi (miglior difesa). Ma a livello statistico la difesa della Roma ha prodotto altri dati confortanti: 65% di tackle vinti e 51% di duelli vinti e così via: gli uomini di Di Francesco concedono pochissimi uno contro uno. Gli avversari difficilmente si trovano in duelli individuali e questo grazie al nuovo approccio in fase di non possesso voluto fortemente dall’ex allenatore del Sassuolo: linee alte e molto vicine, quando gli avversari recuperano palla, infatti, i giallorossi vanno subito a pressare alti, impedendo agli altri di impostare e avere in mano il pallino del gioco. Le caratteristiche di Manolas lo rendono un giocatore chiave per il sistema di Di Francesco: la velocità del greco è un elemento chiave nel sistema giallorosso, nel quale la difesa è molto alta.

Il gol ritrovato, il rinnovo e il sogno Mondiale

Manolas non si sta limitando ad eccellere in fase difensiva, ma si sta rivelando importante anche in fase di realizzazione: infatti nell’ultimo turno di campionato nel quale la Roma si è imposta 4-2 sul difficile campo della Fiorentina il greco ha ritrovato il gol che mancava da oltre un anno in Serie A. L’ultima rete risaliva a Roma-Torino del 20 aprile 2016, nel match passato poi alla storia come quello dell’ultima doppietta della lunghissima carriera di Francesco Totti. Oltre agli impegni con la maglia giallorossa, Manolas è anche impegnato con la sua Grecia negli spareggi per il Mondiale contro la Croazia di Perisic e Mandzukic (andata e ritorno di giovedì 9 e domenica 12 in diretta esclusiva su Sky Sport). Il difensore dovrà saltare l’andata a causa di un’ammonizione ritenuta intenzionale dalla FIFA, che lo ha squalificato per una partita, ma potrà giocare il match di ritorno sperando che il risultato sia ancora incerto. Intanto dopo i malumori estivi relativi al mancato rinnovo di contratto del greco, Monchi sembra intenzionato ad accontentare Manolas, anche per evitare di perderlo a 0 nell’estate del 2019, scadenza attuale del suo accordo con i giallorossi; la firma del rinnovo - con annesso cospicuo adeguamento e inserimento di clausola rescissoria - di Kostas sembra più vicina. Un’altra buona notizia per Di Francesco, che può sperare di contare ancora a lungo sulla colonna di quella che al momento è la miglior difesa della Serie A.