Non soltanto Di Francesco e Inzaghi, che si sono affrontati da calciatori nel match più sentito da giallorossi e biancocelesti, anche Strootman-De Vrij, Alisson-Lucas Leiva, Kolarov-Milinkovic e Dzeko-Lulic giocheranno una partita nella partita. Ecco perché
C’è una partita che più di ogni altra viene cerchiata sul calendario dai tifosi di Roma e Lazio e non è difficile intuire di quale si tratti: il derby. È il match più atteso, quello che – sarà banale – può valere una stagione o cambiarla (in positivo o in negativo) a seconda del risultato. Altrettanto banale è dire che non servono particolari motivazioni per preparare questa partita, anzi, spesso è proprio l’eccessiva emotività trasmessa che ha condizionato negativamente le prestazioni dei giocatori. Eppure, mai come quest’anno ci saranno tante sfide nelle sfide a rendere Roma-Lazio ancora più "derby".
Alisson – Lucas Leiva
È il primo derby di Roma per entrambi, almeno in campionato. Il portiere giallorosso infatti ha giocato quelli di Coppa Italia lo scorso anno ma fu il polacco Szczesny il titolare sia all’andata sia al ritorno contro la Lazio in Serie A. Per il centrocampista, invece, è l’esordio assoluto nella stracittadina della capitale. Alisson e Lucas Leiva, tutti e due brasiliani, oltre alla cittadinanza hanno qualcos’altro in comune: sono simboli delle due squadre di Porto Alegre. Il giallorosso è tutt'ora un idolo dell’Internacional, dove ha giocato fino a due anni fa, l'ex Liverpool, invece, è nato e cresciuto nel Grêmio, l’altro team della capitale del Rio Grande do Sul e acerrimo rivale dei colorados. I due non si sono mai affrontati nel celebre "Gre-Nal" ma con il Tricolor in finale di Libertadores e l’Internacional per la prima volta nella storia in Serie B, chissà che Lucas Leiva non pensi di provocare ulteriormente l’avversario in giallorosso.
Strootman – De Vrij
In comune hanno la delusione per aver mancato l’appuntamento Mondiale con la nazionale olandese, ma messa da parte la casacca orange, Kevin Strootman e Stefan De Vrij avranno tanti buoni motivi per darsi battaglia. Non bastasse essere idoli rispettivamente di Roma e Lazio, i due - in patria - hanno indossato le maglie di due club storici: Strootman è stato perno nel centrocampo del Psv Eindhoven dal 2011 al 2013, ma ha esordito e ha giocato per quattro anni nello Sparta Rotterdam, De Vrij è invece simbolo dell’altro team di Rotterdam, il Feyenoord con cui ha affrontato il romanista in diverse occasioni. Per loro non si tratta del primo derby di Roma, entrambi hanno già avuto modo di essere protagonisti sia in positivo sia in negativo all’Olimpico ma la loro rivalità non nasce certo in Italia.
Kolarov – Milinkovic Savic
A rendere più "piccante" il ritorno di Alexandar Kolarov in un derby romano, questa volta con l’altra maglia, arriva lo scontro con il connazionale Sergej Milinkovic Savic. I due serbi sono stati protagonisti indiretti dei primi screzi in settimana tra le due società: la Lazio s’è lamentata per il diverso trattamento che la federazione balcanica ha riservato ai rispettivi calciatori poiché Kolarov, in panchina nella prima delle due amichevoli, è stato mandato a Trigoria prima del match tra Serbia e la Corea del Sud. Milinkovic Savic, invece, aveva giocato tutti i 90 minuti contro la Cina ed è stato impiegato anche a Seul facendo ritorno a Roma soltanto a ridosso del derby. Tra i due c’è una differenza di età di 10 anni quindi non hanno avuto modo di incontrarsi in patria. Tuttavia, i trascorsi nella Stella Rossa per Kolarov e nel Vojvodina per Milinkovic Savic difficilmente li renderanno amici nel derby capitolino.
Dzeko – Lulic
A differenza di Kolarov e Milinkovic, i due bosniaci Edin Dzeko e Senad Lulic sono coetanei e amici. Prima di ritrovarsi a Roma, non si erano mai affrontati in patria visto entrambi hanno lasciato la Bosnia da giovanissimi per via della guerra. Lulic addirittura non ha mai giocato in una squadra del suo Paese natale. In ogni caso, il capitano della Lazio e il capocannoniere dell’ultimo campionato si sono amichevolmente stuzzicati prima dei derby passati. "Lulic ha cercato in ogni modo di dissuadermi di venire a Roma. Forse aveva paura… Ora spero di battere lui e i rivali della Lazio", disse Dzeko poco dopo la firma in giallorosso. Saranno anche amici ma non ci sorprenderemmo se dovessero scontrarsi (magari con qualche parolina in bosniaco) durante quei 90 minuti. Il derby è sempre il derby.
Pellegrini – Murgia
Difficilmente partiranno titolari entrambi, ma dopo essersi scontrati in decine di occasioni con le squadre giovanili, Lorenzo Pellegrini e Alessandro Murgia si affronteranno per la prima volta con i "grandi". Entrambi classe 1996, rappresentano il vivaio delle rispettive squadre: Pellegrini è tornato in giallorosso dopo aver vinto con la Primavera di De Rossi e aver giocato due anni a Sassuolo proprio agli ordini di Di Francesco che l'ha subito riportato a "casa", Murgia invece non ha mai lasciato la Lazio ed è diventato l’eroe della Supercoppa Italiana soffiata alla Juventus. Romani, coetanei, cresciuti "contro" come Totti e Nesta, più derby di così…
Di Francesco-Inzaghi
Quelli che oggi siedono nelle panchine di Roma e Lazio, qualche anno fa erano in campo proprio con la maglia giallorossa (Di Francesco) e quella biancoceleste (Inzaghi). Nei derby capitolini i due si sono appena sfiorati: poco più di 90 minuti sommando i due derby nella stagione 1999-2000, l’unica in c'è stato un incrocio sul campo. Era la Lazio che poi sarebbe diventata campione d’Italia mentre la Roma vincerà lo scudetto nella stagione successiva. Al di là della rivalità e dell’essere due figure importanti delle rispettive società, Di Francesco e Inzaghi sono attualmente tra i migliori giovani allenatori dell’intero panorama italiano. Vincere questo primo derby da avversari significherebbe tanto e non solo in termini di classifica.