Inter, Spalletti: "Squadra divisa tra titolari e esclusi? Solo nella mente dei nostri nemici..."

Serie A

L'allenatore nerazzurro risponde su Instagram a chi parla di squadra divisa tra titolari e riserve: "Solo nella mente dei nostri nemici c'è questa distinzione. Le partite si vincono tutti insieme durante la settimana"

'L'Inter dei titolarissimi'. Una frase che, in questa stagione, è stata ripetuta tante volte, per descrivere l'undici base che Luciano Spalletti ha più volte utilizzato in questa stagione. Una formazione che, praticamente, si recita a memoria. Con Handanovic in porta e D'Ambrosio, Miranda, Skriniar e Nagatomo in difesa. Gagliardini e Vicino a centrocampo, Candreva, Borja Valero e Perisic alle spalle di Icardi. Un undici schierato per cinque volte consecutive, dal derby del 15 ottobre a Inter-Torino del 5 novembre. Contro l'Atalanta, invece, c'è stata una sola novità, rappresentata da Davide Santon. Inter divisa tra titolari e riserve? Luciano Spalletti non ci sta e risponde così: "Solo nella mente dei nostri nemici può esistere una distinzione tra esclusi e titolari. Le partite si vincono tutti insieme durante la settimana. Sempre più uniti, sempre più Inter", ha scritto l'allenatore nerazzurro sul suo profilo Instagram.

#senzatregua

Un post condiviso da Luciano Spalletti (@lucianospalletti) in data:

"C'è stata l'esigenza di creare nuovi titolari"

E della gestione della rosa, nonché della rotazione degli uomini a disposizione, Luciano Spalletti aveva già parlato in questo modo nel post partita di Inter-Sampdoria: "Mi servono altri quattro o cinque calciatori, nella lunghezza del campionato servono giocatori che hanno la stessa qualità di quelli delle altre squadre – dichiarò l'allenatore nerazzurro - Abbiamo avuto l'esigenza di creare dei titolari, per dare delle convinzioni. E poi, successivamente, cercare di inserire qualcun altro tipo Santon. Inizialmente era un po' teso, poi si è scelto. Per cui, soprattutto a dicembre quando ci saranno partite ravvicinate, bisognerà fare qualche sostituzione in più. E lì sapremo se abbiamo lavorato bene".