Napoli, Hamsik: "Record di Maradona non è un'ossessione"

Serie A

Il capitano degli azzurri ha rilasciato un'intervista alla radio ufficiale: "Ci attendono due partite importanti, non dobbiamo montarci la testa. I miei gol più belli? Il coast-to-coast al Milan, quello in finale di Coppa Italia e quello della rimonta contro la Juve"

LE PROBABILI FORMAZIONI

Shakhtar, Udinese, Juventus: la prima tappa del mini-ciclo del Napoli è stata superata con successo, per quanto il discorso qualificazione agli ottavi di Champions League sia ancora tutto nelle mani degli ucraini. “Ora ci attendono due partite impegnative in campionato, l’Udinese è ancora più temibile visto il cambio di allenatore. È presto per parlare di sfida scudetto con la Juventus, mancano ancora tante partite. Se fosse stata la penultima di campionato allora sì. Ce la metteremo tutta per vincere e regalare questa gioia ai nostri tifosi. Non dobbiamo montarci la testa, continuiamo a correre” ha detto Marek Hamsik, intervistato da Radio KissKiss. Proprio alla Dacia Arena, Lorenzo Insigne riuscì a sbloccarsi nella passata stagione: “È un giocatore straordinario, che sta crescendo molto. Il gol contro lo Shakhtar è tanta roba, dobbiamo solo sperare che il City li batta. Se passiamo il girone, vorrei beccare il CSKA Mosca agli ottavi, poi magari anche il Real Madrid”. Intanto, ad ogni partita, la gente attende il suo gol, quello che gli permetterebbe di raggiungere Diego Armando Maradona in vetta alla classifica dei marcatori all-time nella storia del Napoli. “Non la vivo come un’ossessione, l’importante è che la squadra faccia risultato. I miei gol più belli? Dico quello al Milan facendo 70 metri di campo, quello in finale di Coppa Italia e quello segnato nella rimonta a Torino, sempre contro la Juve” ha proseguito lo slovacco.

Napoletano d’adozione

Da oltre dieci anni, Hamsik veste la maglia del Napoli. Tanto tempo, che gli ha permesso di calarsi al meglio nella realtà della città. Anche se vive nei pressi del centro sportivo di Castel Volturno, in provincia di Caserta: “All’inizio pensavo solo ad allenarmi, quindi preferivo questa soluzione. Poi ho conosciuto molti amici e non ho voluto cambiare. Ho imparato un po’ di napoletano, lo parlo con Insigne ogni tanto, gli dico ciò che disse lui ad Hysaj quando gli fece cadere il caffè prima di Genoa-Napoli (insulti in dialetto, ndr). Mia moglie non lo sa fare bene però”. Quindi, si passa al lato culinario: “La mozzarella qui è buonissima, chiunque mi venga a trovare vuole assaggiarla. Preferisco i dolci slovacchi, mentre come piatti mi piace molto la pasta e patate. Mia moglie ha imparato a cucinare molte cose della tradizione napoletana, come il ragù, e a casa spesso alterniamo le due cucine”.