Milan a -17, l'Inter da favola: come la cicala e la formica...
Serie AIn attesa del Napoli l'Inter di Spalletti e Icardi si gode il primo posto solitario in classifica per la terza volta in questa stagione e aumenta a 17 punti il distacco sui cugini rossoneri, che ospiteranno il Torino. Dopo il mercato estivo al "risparmio" dei nerazzurri e i grandi colpi del Milan sembrava un'utopia, ma è tutto vero
La morsa di gelo che in settimana avvolgerà Milano (e il resto del Norditalia, pare) è arrivata in anticipo rispetto alle previsioni: il termometro nella notte segnava già -17, sebbene non si escluda un leggero miglioramento delle temperature nel pomeriggio di domenica (fino a 1-3 gradi in più), ma non si scenderà comunque sotto i -14. I bauscia hanno di che sfottere i cugini milanisti e le "simpattiche" battute sul meteo e la perturbazione atlantica nei bar e sulle metropolitane si sprecano (in rete non ne parliamo nemmeno). L'Inter in pole a 36 punti (in attesa del Napoli), il Milan quasi "doppiato" a 19 (ospita il Torino al Meazza alle 15). L'Inter da favola di Luciano Spalletti, il Milan da incubo - già 6 sconfitte in campionato - di Vincenzino Montella. Morale? La prospettiva di un inverno al calduccio per le "formichine" nerazzurre, che in estate hanno "risparmiato"; il frigo vuoto per le "cicale" rossonere che tra luglio e agosto si sono date alla pazza gioia e non hanno badato a spese sul mercato. "Hai cantato? - chiedeva la formica cattivella alla cicala affamata - adesso balla...".
Icardi-Brozo alla terza
Al di là delle battute, delle favole e delle morali, la realtà del campo dice che grazie al 3-1 di Cagliari l'Inter torna in testa da sola per la terza volta in questa stagione: era già successo alla 7a giornata - proprio nella settimana che portava al derby - in seguito al 2-1 di Benevento firmato Brozovic; e ancora alla decima dopo il 3-2 casalingo alla Sampdoria, con la "solita" doppietta di Icardi, che ieri ha realizzato la sua sesta marcatura "multipla" (5 double e l'hattrick al Milan, alla spaventosa media di un gol ogni 83 minuti) affiancando ora Immobile sul trono di capocannoniere con 15 reti. Gli stessi Brozo e Maurito che hanno confezionato la vittoria alla Sardegna Arena, l'undicesima, imbattuti al pari del Napoli che, tuttavia, vincendo a Udine, scavalcherebbe nuovamente i nerazzurri, come d'altronde era accaduto nelle altre due volte in cui i campani avevano ceduto per qualche ora lo "scettro" agli Spalletti Boys.
#SenzaTregua
Prendiamo in prestito l'hashtag "di battaglia" dell'allenatore toscano, che sembra averci preso gusto con i social e non perde occasione di caricare la tifoseria, pazza più che mai di questa squadra, che ha gli stessi punti di quella manciniana del 2006-2007 nell'annata in cui infliggerà il massimo distacco ai milanisti: 36 punti (97 Inter e 61 Milan, ma sarebbero stati 28 al netto della penalizzazione); non dimenticando che, in negativo, furono 24 nel 1998-99 (70 Milan e Inter 46). Il tutto, a due settimane dalla sfida dell'Allianz Stadium, dove - in caso di successo nella prossima a San Siro con il Chievo - l'Inter potrebbe presentarsi in vantaggio anche sulla Juventus, che venerdì andrà a Napoli...
Primavere rossonerazzurre
Un anno fa di questi tempi, alla vigilia della 14esima giornata, le due squadre di Milano - che Leo Messi ha "reclamato" in Champions - erano appena reduci dalla stracittadina, quella pareggiata all'ultimo assalto da Perisic il 20 novembre del 2016, eppure vivevano una situazione diametralmente opposta (o quasi). Nonostante i due punti "persi", i rossoneri, che non avevano impegni "extra", raggiungevano sorprendentemente la Roma sconfitta a Bergamo al secondo posto con un "parziale" di +8 sulla nuova Inter di Pioli, che rimaneva invece impantanata a metà classifica e sprofondava in fondo al suo girone di Europa League (al contrario dei rossoneri che oggi sono già ai Sedicesimi da primi del gruppo).
La legge del 17
Al termine della stagione, da 8 che erano i punti si ridurranno a uno, ma sarà sufficiente a Montella per sopravanzare i cugini e guadagnarsi l'accesso ai preliminari di coppa. E in questo senso fondamentale risultò il derby di ritorno, fotocopia dell'andata ma a colori invertiti: sarà Zapata a "stampare" il 2-2 finale, con quel numero 17 che allora scaldò la primavera rossonera e che oggi grida più che mai vendetta in casa Milan, altro che favole.