Un gol dell'italo-brasiliano al 33' regala al Napoli tre punti d'oro alla Dacia Arena e il contro-sorpasso all'Inter in testa alla classifica. Dopo 14 giornate, per gli azzurri (con 38 punti) è la seconda miglior partenza in campionato della storia della A, dietro solo alla Juve 2005-2006 (39). E venerdì al San Paolo arriva proprio la squadra di Allegri
UDINESE-NAPOLI 0-1
33' Jorginho (N)
TABELLINO:
Udinese (3-4-2-1): Scuffet; Angella (83' Bajic), Danilo, Samir; Widmer, Fofana (74' Jankto), Balic, Barak, Adnan; De Paul; Perica (60' Lasagna)
Napoli (4-3-3): Reina; Maggio, Chiriches, Koulibaly, Hysaj; Allan, Jorginho (71' Diawara), Hamsik (83' Rog); Callejon, Mertens, Insigne (78' Zielinski)
Ammoniti: Danilo (U), Jorginho (N), Perica (U), Ali Adnan (U), Widmer (U)
Ci pensa Jorginho. Nel momento migliore della nuova Udinese di Massimo Oddo. Il Napoli vince anche alla Dacia Arena (stavolta per 1-0), contro-sorpassa in testa l’Inter di Spalletti e si prepara al meglio al big match di venerdì prossimo al San Paolo contro la Juventus di Massimiliano Allegri. Giornata strana quella in Friuli, cominciata con gli scontri tra le due tifoserie all’esterno dell’impianto e finita con una vittoria sofferta che vale comunque una partenza incredibile per i ragazzi di Maurizio Sarri: 38 punti su 42 disponibili nelle prime 14 partite. Nella storia della Serie A solo la Juventus nel 2005-2006 ha fatto meglio nello stesso periodo di tempo (39 punti). Il Napoli è inoltre la squadra che ha vinto più partite in trasferta nei cinque maggiori campionati europei (sette su otto giocate, unico pareggio a Verona contro il Chievo). Quanto all'Udinese, resterà pure a 12 punti in classifica (con 9 sconfitte è la squadra che ha perso di più, seconda solo al Benevento), ma ha mostrato un importante cambio di rotta. Segno che la cura Oddo, nonostante i pochi giorni dal suo arrivo e dall’esonero di Gigi Delneri, sta cominciando a dare i suoi primi frutti. Nulla si può dire invece per un Napoli che non può sempre vincere e convincere. Quella alla Dacia Arena, infatti, non è stata la solita squadra di Maurizio Sarri veloce, compatta e dal gioco divertente ed efficace. Contro la squadra di Allegri, ci vorrà molto altro.
Le scelte
Con la sfida più attesa alle porte (quella con la Juventus), Maurizio Sarri decide di fare due cambi rispetto alla vittoria contro il Milan della settimana precedente. Entrambi in difesa. Raul Albiol parte dalla panchina, in campo, accanto a Koulibaly c’è Chiriches. In difesa c’è Maggio, a destra; e non Mario Rui: al suo posto sulla sinistra, spazio a Hysaj. Centrocampo e attacco soliti con Allan, Jorginho e Hamsik; Callejon, Mertens e Insigne. Massimo Oddo, invece, ridisegna la sua Udinese con un copertissimo 3-5-1-1. Scuffet torna titolare in porta; difesa con Angella, Danilo e Samir. A centrocampo, con Halfredsson e Behrami out, ecco Widmer e Ali Adnan sulle fasce; Balic, Fofana e Barak al centro. Davanti De Paul gioca dietro all’unica punta Perica.
Jorginho sbaglia il rigore, gol sulla ribattuta
Il centrocampo folto, ma soprattutto il nuovo atteggiamento dell’Udinese mette in gran difficoltà il Napoli. Qualche errore di troppo in fase d’impostazione è dovuto proprio al pressing che i ragazzi di Oddo effettuano sui portatori di palla avversari. E dietro, poi, ci sono tre difensori molto bravi nel gioco aereo, che chiudono alla perfezione ogni varco per il gioco di Sarri. Callejon soffre a destra, Insigne non incide a sinistra. E Mertens si perde nella morsa avversaria. L’Udinese, però, arriva con grande difficoltà dalle parti di Pepe Reina. Al 31’ l’episodio che cambia poi il match: Maggio approfitta di un rimpallo e vola verso l’area avversaria, al momento del cross però Angella l’atterra. Per l’arbitro Di Bello non c’è alcun dubbio: calcio di rigore. Jorginho dal dischetto si fa parare il penalty da Scuffet (è il primo che sbaglia da quando è in Italia – ne aveva segnati finora 6 su 6). Il giovanissimo portiere, però, non riesce a respingere con energia. E l’italo-brasiliano è velocissimo nel fiondarsi sulla palla e ribadire in rete. E’ il gol che sarà poi decisivo per il contro-sorpasso sull’Inter in una di quelle partite difficili, poi importantissime nel conteggio totale dei punti a fine campionato. Il primo tempo si chiude così.
Napoli sotto ritmo, il risultato non cambia
La ripresa è di controllo per la squadra di Sarri. Anche l’Udinese non soffre più di tanto. L’unico brivido per la porta di Scuffet arriva al 73’: un tiro di Callejon centrale. La squadra di Oddo ci prova solo da lontano con Barak. Reina fa buona guardia sempre. Finisce con un 1-0 importantissimo la gara al Dacia Arena. La prossima, contro la Juventus sarà già molto importante per la squadra di Maurizio Sarri. Stessa cosa per l'Udinese impegnata nella difficilissima trasferta di Crotone.