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Napoli, Insigne è in forte dubbio per la Champions. E l'attacco è in calo

Serie A

Dai problemi di un attacco in calo all'ansia per il numero 24: oggi Insigne ha svolto le terapie posturali dopo l'affatticamento e i dolori al pube di ieri sera. Difficile la sua presenza mercoledì in Champions League. I prossimi giorni saranno decisivi.

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E adesso testa all'Europa. Il Napoli si lascia alle spalle la Juventus e riparte dalla trasferta in Olanda in Champions League. Mercoledì Hamsik e compagni scenderanno sul campo del Feyenoord, una partita assolutamente da non sbagliare, il tutto sperando nella contemporanea vittoria del Manchester City contro lo Shakhtar Donetsk. Prima, però, ci sarà da capire la disponibilità di Lorenzo Insigne. Sì, le sue smorfie di dolore prima della sostituzione di ieri avevano già fatto preoccupare tutti i tifosi azzurri. Oggi l'attaccante ha svolto le terapie posturali neccessarie dopo i problemi di ieri, e i prossimi giorni saranno decisivi per arrivare alla scelta finale.

Insostituibile

Difficile poter fare a meno di Lorenzo. Ed è proprio il problema dei ricambi quello con cui il Napoli dovrà conviviere almeno fino a gennaio, quando arriverà Inglese per consentire a Sarri una variazione in più. L'allenatore però, anche questa mattina prima dell'allenamento, ha ribadito parole dolci e piene di carica ai propri giocatori. Perché l'occasione per riscattarsi c'è, la trasferta di Rotterdam sarà preziosa per invertire subito la rotta. Anche se probabilmente non ci sarà quel numero 24 tanto speciale ed unico per l'apparato azzurro. L'infiammazione al pube non va sottovalutata, soprattuto alla luce delle prossime importanti partite di campionato. Per Insigne, quindi, da qui in avanti saranno ore decisive per valutare la possibilità del suo impiego in Champions League.

Il problema attacco

Un problema atipico, per questi ragazzi. Una squadra a versione anteriore, propositiva e piena di idee. Altra storia adesso. Il Napoli infatti, proprio come ammesso ieri da Sarri, è meno brillante del solito. L'attacco latita, al netto di 3 gol nelle ultime quattro partite di campionate. E con Mertens che non segna da altrettante gare. La Juventus di Higuain ha messo a nudo qualche intoppo per quanto riguarda il reparto offensivo del Napoli. Questione di alternative, ovviamente senza mettere in croce nessuno. Ma la situazione è delicata per tutti. L'aspetto postivo è però quello dello straordinario predominio territoriale dell'87%, è questo il punto cruciale da cui ripartire. Con la stessa passione, grinta e determinazione. Ovviamente il tutto secondo i principi del bel gioco, quelli che hanno reso unico il Napoli di Maurizio Sarri.