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Inter in vetta, Spalletti: "Il primo posto è di tutti. Juve? Non sarà sfida-Scudetto"

Serie A
Luciano Spalletti, allenatore dell'Inter (getty)

L'allenatore nerazzurro dopo il 5-0 al Chievo e il sorpasso sul Napoli: "In queste vittorie ci mettono le mani tutti, non è vero che ho costruito io il miracolo. Maturità raggiunta? Il percorso è ancora lungo". Settimana prossima la Juve: "Loro avversaria impossibile, ma proveremo a vincerla"

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L’Inter vola in testa alla classifica di Serie A: lo fa con un 5-0 più che agevole rifilato al Chievo Verona. Tripletta di Perisic, gol di Icardi e Skriniar: i nerazzurri regalano spettacolo e acciuffano la vetta, sfruttando il KO del Napoli contro la Juventus. 39 i punti (senza sconfitte) conquistati finora dalla squadra di Spalletti, 18 in più rispetto alla scorsa stagione e 6 in più rispetto al 2015-2016, quando, con Mancini in panchina, la squadra si trovata sempre al primo posto. Inevitabilmente soddisfatto l'allenatore nerazzurro al termine del match, che ci tiene però a fare una precisazione sui meriti: "Non è vero che ho costruito io il miracolo. Non è modestia: ci sono tanti professionisti che lavorano qui nella maniera giusta. Ci sono momenti nel calcio in cui le cose prendono una piega anche negativa, ma quando si giocano partite come quella di oggi si deve riconoscere come siano in tanti a metterci le mani. Nei momenti di entusiasmo ci dividiamo tutto". Su Perisic, autore di una tripletta e di un'altra super partita: "Mette a disposizione le sue corse per tutta la squadra, anche solo per recuperare palla. In questo c'è tutta la sua qualità, non solo nei gol che fa".

"Io scelgo, non boccio. Juventus? Vogliamo portare a casa 3 punti"

Per l'Inter 11 gol fatti in più rispetto allo scorso anno e 11 subiti in meno. In poche parole: equilibrio. "Effettivamente per fare partite come quella di oggi e per ambire a grandi risultati bisogna avere un po' di tutto: linea difensiva brava, rispettare le distanze, il sacrificio, la capacità di dividersi i meriti", ha continuato Spalletti. "Fondamentali sono anche quelli che rimangono fuori: Joao Mario per esempio oggi si è fatto trovare prontissimo, ha giocato una grande partita. Sembra che quando si cambia entrino giocatori peggiori di altri, ma chi lo dice questo? Io scelgo, non boccio. Tutti sono ugualmente buoni calciatori, io faccio solo una selezione per schierare la squadra". Inter che sempre aver raggiunto la maturità per affermarsi tra le big del campionato: "Abbiamo da consolidare la nostra posizione, da lavorare tanto. È poco che siamo a questo livello di rendimento, c'è bisogno di fare altra strada. Il cammino è lungo per confermare di essere uguali agli altri". Settimana prossima la super sfida dello Stadium contro la Juventus: "Non vale lo Scudetto. Vogliamo provare a portare a casa tre punti come in tutte le partite. Loro sono un'avversaria impossibile, vincono da sei anni e hanno grande personalità. Hanno carattere e giocatori di livello, sarà sicuramente una bella sfida", ha concluso l'allenatore nerazzurro.