Juventus, Matuidi in esclusiva avvisa l'Inter: "Vogliamo essere i più forti. Il gol mi manca..."

Serie A

Blaise Matuidi è sempre di più una pedina fondamentale nel centrocampo della Juventus. Dopo la vittoria sul Napoli ha raccontato ai microfoni di Sky Sport le impressioni sul momento bianconero: "Partita non decisiva, ma molto importante per il futuro del campionato". E sabato prossimo c'è l'Inter: "Alla Juve si gioca per vincere dei titoli e per essere i migliori"

Nella Juventus di Massimiliano Allegri uno come Blaise Matuidi ha avuto il merito di inserirsi subito, e bene. È in stagione il nono bianconero per minuti giocati. Alla spalle dei vari Buffon, Chiellini, Higuain, Dybala, Mandzukic, ovvero di tutti quelli che l’anno scorso già c’erano. È sopra ai mille minuti giocati il francese, più di qualunque altro nuovo acquisto estivo. Sempre presente in Champions, lui che di esperienza in campo europeo ne ha accumulata tanta con la maglia del Psg e out solo in due giornate di campionato. Un assist (contro il Benevento) e zero gol. Già, il gol… quello che poteva arrivare proprio nel big match di venerdì sera al San Paolo. Reina fa il fenomeno e la prima gioia personale è rimandata. Poco male, contava a vittoria. “Partita non decisiva, ma molto importante per il futuro del campionato - ha detto il francese in esclusiva ai microfoni di Sky Sport - credo sia stato un messaggio chiaro: noi siamo ancora qui e giochiamo per vincere lo scudetto. Era una sfida contro una diretta concorrente e abbiamo disputato una buona partita, come volevamo" .

#NapoliJuve 🇮🇹 Bellissima vittoria, grazie a tutti / 🇫🇷 Victoire magnifique, merci à tous #finoallafine #forzajuve⚪️⚫️

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Un segnale forte quello della Juve, ma sono proprio i bianconeri a essere i più forti in Serie A? “Ci proviamo ad essere i pIù forti - continua Matuidi - Alla Juve si gioca per vincere dei titoli e per essere i migliori. Però la stagione è lunga, e ci sono anche altre squadre di livello. Di sicuro noi saremo lì a lottare per il vertice”. Per arrivare fino in fondo serve però anche sapersi adattare dal punto di vista tattico, lo sa ovviamente Max Allegri, e lo sa anche il francese: “Cerco di adattarmi ai differenti sistemi, in base a quello che vuole il mister, se giochiamo a due in mezzo oppure a tre. In questo ultimo caso, come contro il Napoli, può succedere che vada più avanti e Allegri mi chieda di spingermi più in attacco. Cerco di dare il massimo per aiutare la squadra a vincere, ho tanta esperienza dal punto di vista tattico e ho la fortuna di saper ricoprire più ruoli a centrocampo al servizio della squadra”.

Durante l’intervista, l’ex Psg torna anche proprio sull’occasione del San Paolo, con la paratona di Reina a negargli il primo gol in maglia bianconera. “Quando Reina ha parato il mio tiro ho pensato: ma come ha fatto? Ero molto sorpreso… è stata un'ottima parata. Ho rivisto l'azione in Tv e ho pensato che se l'avessi angolata di più sulla destra magari avrei fatto gol, ma lui è un ottimo portiere e l'ha dimostrato anche in questo caso”. Un vero peccato, per lui, anche perché si sarebbe potuto esibire nella sua classica esultanza: la “Matuidi Charo”, ma… cosa significa? "Matuidi Charo è la danza dell'avvoltoio, perchè Charo significa affamato, qualcuno che non lascia mai niente indietro, voglioso; e deriva da Charognard: avvoltoio. Mi hanno dato questo soprannome in Francia, perchè quando gioco do tutto. C'è la canzone di Niska, un cantante famoso in Francia, che è intitolata così, e quando segno mimo questa danza. La vedrete al primo gol che farò. Se il gol mi manca? Ho avuto delle buone opportunità per segnare, ma conta di più che la squadra vinca. Se posso aiutare con i gol è una cosa in più”.

Archiviato il Napoli, testa ai prossimi impegni, martedì c’è l’ultimo turno in Champions contro l’Olympiacos: “Non dobbiamo pensare ai rischi, ma avere l'approccio di chi vuole vincere. Pensiamo solo a questo. Dobbiamo fare il nostro gioco, sappiamo che è una squadra difficile da affrontare, che ha pareggiato col Barcellona. Noi siamo una buona squadra, lo abbiamo dimostrato quindi pensiamo a vincere”. Infine un commento anche sulla sua associazione benefica, Les Tremplins, anche in ottica natalizia: "La mia associazione mi sta molto a cuore, ogni anno cerchiamo di fare qualcosa perchè l'obiettivo è donare un sorriso ai bambini in difficoltà e Natale è un momento di condivisione quindi faremo degli eventi. Sono in contatto con i miei collaboratori e stiamo decidendo che tipo di manifestazione fare per donare un sorriso ai bambini”.