Stadio Roma, svolta storica: c'è l'ok definitivo. Tutte le tappe della vicenda

Serie A

Si è conclusa con esito favorevole la Conferenza dei Servizi: i giallorossi hanno ottenuto il sì definitivo per la costruzione del nuovo stadio. I lavori inizieranno nel primo trimestre del 2018, inaugurazione prevista nella stagione 2020-2021. Una vicenda cominciata nel lontano 2011, con l'arrivo della prima proprietà statunitense nella capitale: ecco tutte le tappe

LE PAROLE DI BALDISSONI: "UN ALTRO PASSO PER LA STORIA"

Giornata storica per il mondo della Roma: dalle istituzioni rappresentate nella Conferenza dei Servizi è arrivato l'ok per il nuovo stadio che sorgerà a Tor di Valle. L'iter del progetto approvato prevede una prescrizione sulla mobilità e l'adozione della variante urbanistica da parte del Campidoglio. I lavori inizieranno nella prossima estate: nell'arco di tre anni l'impianto dovrebbe essere pronto.

Il Presidente giallorosso James Pallotta festeggia: "Sono molto felice per quello che questa giornata può rappresentare per Roma, per lo sviluppo futuro del club e per i nostri tifosi, ai quali vogliamo dare la nuova casa che meritano. Il nostro progetto rappresenterà un elemento di crescita per la città".

Gioisce anche il direttore generale della Roma Mauro Baldissoni: "Abbiamo fatto un altro passo verso la storia. C saranno ancora un paio di passaggi formali, ma questo è un bel passo per la posa della pietra. Vorremmo essere pronti per agosto 2020. A me non piace personalizzare: questo è stato un lavoro di squadra. Ringraziamo il sindaco Raggi perché, dopo avere ottenuto la modifica, ha dimostrato coerenza e determinazione per portarlo a termine il prima possibile. Il lavoro di regia è stato complicatissimo". Si parla di denaro pubblico per il ponte: "Non c'è, sul progetto. Questo dev'essere chiaro, il ponte era previsto nel progetto originale perché lo aveva chiesto la giunta in carica. Noi ci siamo adeguati ora. Il ruolo spetta alla politica, ed è sciocco parlare di facili strumentalizzazioni", ha concluso Baldissoni.

Il ministro per lo sport Luca Lotti si mostra soddisfatto: "Il via libera al nuovo stadio è una buona notizia ed è la conferma che il nostro Paese è in grado di attrarre investimenti. E' anche la dimostrazione che investire in strutture e impianti sportivi rappresenta un incentivo di sviluppo economico".

"Uno stadio fatto bene, un grande risultato per la città. Un progetto innovativo e moderno: meno cemento e più verde. Impulso per nuovi posti di lavoro". Queste le parole su twitter del sindaco di Roma Virginia Raggi. E poi ancora: "Questa è una giornata storica, è un progetto importante per la città, di qualità, che va a riqualificare un'area degradata e che porterà lavoro. Siamo davvero contenti, ci abbiamo creduto e lo abbiamo portato a casa. Pronto in 3 anni? Lo spero".

Ecco tutte le tappe della vicenda: dai primi passi mossi da Thomas DiBenedetto per la costruzione del nuovo impianto allo storico sì.

2011: l'inizio della presidenza americana

Inizia l’era americana della Roma, Thomas DiBenedetto diventa presidente, nominato dal Consiglio di amministrazione che aveva approvato il bilancio della società a giugno. Rileva l’avvocato Roberto Cappelli, rappresentante legale di Unicredit. La nuova presidenza avvia ufficialmente le pratiche per costruire un nuovo stadio.

2012: l'arrivo di Pallotta e l'annuncio da Orlando

Cushman&Wakefield, società di consulenza immobiliare, completano le relazioni relative alle analisi dei possibili siti. James Pallotta diventa ufficialmente presidente della Roma, dichiarando: "È un grandissimo onore per me assumere la carica di Presidente della A.S. Roma. Non esiste Club più speciale al mondo e io accetto la responsabilità di esserne custode e guidarlo con grande senso di umiltà e determinazione per costruire un'organizzazione di livello vincente sotto tutti gli aspetti". A dicembre, da Orlando, Pallotta annuncia con il costruttore Luca Parnasi che la Roma avrà un nuovo stadio, con la speranza di avviare i lavori nel 2014 e inaugurarlo nella stagione 2016-2017. Il nuovo impianto sorgerà nella zona di Tor di Valle. 

2013: scelto l'architetto, Roma ha un nuovo sindaco

A gennaio viene disegnato l’architetto per li progetto del nuovo stadio: è Dan Meis, specializzato in opere sportive. A giugno Ignazio Marino diventa sindaco della capitale, con l’impegno di rivalutare diverse zone tra cui il quartiere di Tor di Valle. 

2014: la presentazione del progetto in Campidoglio

A marzo il plastico dello stadio viene svelato al Comune di Roma. Così aveva parlato il sindaco Marino: “Oggi è una giornata molto importante per la Roma, per Roma e per il nostro Paese. Si parla di dare avvio a un progetto molto importante. Il compito della Giunta e dell'assemblea capitolina presieduta da Mirko Coratti è indicare una visione della città, accompagnarla con progetti che lascino segno di crescita. Vogliamo riacquistare la guida del Paese. Voglio lanciare a Jim una sfida: noi faremo il nostro lavoro diligentemente, ma vogliamo che Francesco e gli altri possano giocare già nella stagione 2016-17 in questo nuovo stadio”. Nel settembre 2014 la giunta Marino ha approvato la delibera che contiene la “dichiarazione di interessi”, il primo passo ufficiale per avviare il progetto. 

2015: la Roma consegna il dossier completo

Il Sindaco Marino incontra il responsabile del progetto Mark Pannes. La società si impegna a consegnare entro il 15 giugno l'intero progetto comprendente lo stadio, le infrastrutture necessarie e gli altri edifici. Iniziano le analisi geotecniche sul sito e viene presentato un piano definitivo, in quell’occasione Pallotta dichiara: “Oggi abbiamo consegnato in Comune 800 pagine di dossier, e speriamo di iniziare i lavori entro la fine dell'anno. Ci vorranno poi 24 mesi per completare lo stadio vero e propri. La mia pazienza è abbastanza bassa, e io avrei voluto aprire la settimana dopo la presentazione, ma è un progetto complesso e costoso e deve essere realizzato a dovere”.

2016: Virginia Raggi diventa sindaco, manca la dichiarazione di pubblica utilità del progetto

Il responsabile Mark Pannes viene sostituito da David Ginsberg. Il 29 aprile avviene la presentazione dei disegni tecnici presso il Coni. A metà anno il progetto completo arriva finalmente in Comune, dove, si è insediata Virginia Raggi, terza amministrazione coinvolta nella vicenda dopo quelle di Alemanno e Marino. Il Campidoglio trasmette alla Regione Lazio il progetto del nuovo Stadio della Roma ma non il parere di conformità alla delibera del consiglio comunale, con la dichiarazione di pubblica utilità.

2017: la Conferenza dei Servizi dà il via libera

L'allenatore della Roma, Luciano Spalletti si espone in favore della costruzione del nuovo impianto. A febbraio, il Campidoglio invia alla Regione Lazio il suo “parere unico” sul maxi-progetto di Tor di Valle. Dopo un incontro con James Pallotta, il Comune pone delle condizioni per la realizzazione dello stadio ma le due parti trovano accordo (con conseguente annuncio positivo di Virginia Raggi). Viene approvato il V.I.A. (Valutazione di Impatto Ambientale) e la Regione a novembre convoca la Conferenza dei Servizi, invitando tutte le componenti ad esprimente in modo chiaro il loro assenso o dissenso. Il 5 dicembre c'è l'ok definitivo.