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Juventus-Inter, Stramaccioni: "Icardi? Lo scelsi io dopo Milito"

Serie A
Andrea Stramaccioni, allenatore dello Sparta Praga (Getty)

"Vi parlo di quando scelsi Icardi...". L'ex allenatore nerazzurro (oggi allo Sparta Praga) si racconta al Corriere dello Sport: "Vinsi 3-1 nel 2012, è stata la vittoria che ricordo con più emozione, insieme a quelle nel derby"

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L'aneddoto di Strama è uno di quelli speciali, sentiti. Uno di quelli che quando lo racconti (o li leggi) ti viene sempre da sorridere. E' l'estate del 2013, Milito giocherà soltanto per un'altra stagione e l'Inter deve scegliere il suo sostituto. Sceglie Mauro Icardi, oggi bomber e capitano. "Selezionato" qualche mese prima da... Andrea Stramaccioni, oggi allenatore dello Sparta Praga ed ex "mister" nerazzurro dal 2011 al 2013 (tra Primavera e prima squadra). Inizia così: "Eravamo io, Ausilio, Moratti e Branca...". Non è una barzelletta, è pura realtà. Parla Strama. 

"Ecco come scelsi Icardi..."

Questo il ricordo di Stramaccioni sul Corriere dello Sport: "Ogni volta che incontro Mauro Icardi ci scriviamo un messaggio e ricordiamo quello che poteva succedere. Eravamo in Saras, prima di Natale (nel 2013, ndr), Massimo Moratti, Branca, Piero Ausilio ed io. Decidemmo che Mauro sarebbe stato il dopo-Milito e l'Inter Io acquistò. Vi racconto anche un aneddoto: 'Qualche settimana dopo giocammo contro la Samp a Marassi e nel sottopassaggio dissi a Icardi: "Qui bellissimo stadio, ma fra qualche mese devi cominciare a segnare anche a San Siro". Mi ha preso “troppo" alla lettera ed è diventato semplicemente una macchina da gol".

"La vittoria più bella? Quella con la Juve..."

E ancora, Strama vinse 3-1 contro la Juventus nel 2012. Uno dei ricordi più belli della sua carriera: "Per l'andamento della partita, quella fu una delle vittorie più memorabili dell'interismo, ribaltammo il risultato dopo una serie di errori arbitrali che avrebbero fatto spaccare la tv a qualsiasi tifoso. Un successo contro i più forti, in uno stadio dove i bianconeri avevano sempre vinto e schierando tre punte senza paura. Un trionfo memorabile. Mi feci male alla mano sulla mancata espulsione di Lichtsteiner per fallo su Palacio, dopo il gol dell'1-0 in fuorigioco. Ero giovane ed impulsivo. E' stata la vittoria che ricordo con più emozione, insieme a quelle nel derby. Chiarimento con Cassano? Ancora no, ma capiterà sicuramente".

I meriti di Spalletti secondo Strama

"Aver immediatamente azzeccato il blocco dei 13-14 giocatori su cui puntare forte - continua Stramaccioni - senza “perdere per strada” gli altri che ci sono. Ha dato alla squadra certezze difensive che in passato erano mancate e proprio la solidità del pacchetto arretrato può essere una chiave per far bene a Torino. L’impatto di Spalletti è stato impressionante e solo il percorso incredibile di Juve, Napoli e Roma lo rende meno impressionante di quello che è”.