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Milan-Bologna 2-1: doppietta di Bonaventura e rete di Verdi. Prima vittoria per Gattuso. GOL E HIGHLIGHTS

Serie A

Michele Mastrogiacomo

Sotto una fitta nevicata Gattuso trova la sua prima vittoria sulla panchina rossonera grazie a un gol per tempo del suo numero 5 e a una prova soprattutto di grinta e carattere. Inutile il pareggio di Verdi arrivato a metà primo tempo

IL TABELLINO

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MILAN-BOLOGNA 2-1
10' e 76' Bonaventura (M), 23' Verdi (B)

Milan (4-3-3): Donnarumma; Abate (58' Cutrone), Musacchio, Bonucci, Rodriguez; Kessie, Montolivo, Bonaventura; Suso, Kalinic (68' André Silva), Borini (83' Calabria). Allenatore: Gattuso
Bologna (4-3-3): Mirante; Torosidis, Gonzalez, Helander, Masina (8' Petkovic); Nagy (63' Taider), Pulgar, Donsah; Verdi, Destro, Palacio (72' Okwonkwo). Allenatore: Donadoni

Cuore, muscoli e grinta ci sono. Il gioco, probabilmente, verrà col tempo. Per ora, però, questo goffo e claudicante Milan può accontentarsi e ricominciare a gioire. Perché dopo le prime due uscite del nuovo corso Gattuso, i tre punti tanto agognati sono arrivati. A furia di corsa e calcioni, ma anche di cross e inserimenti, quelli che un ritrovato Bonaventura ha tirato fuori dal suo repertorio proprio nel momento del massimo bisogno rossonero. Una doppia coppia di Jack giocata su un tavolo reso pesante e imbiancato da una nevicata d'altri tempi, che ha portato la contesa proprio nel campo più congeniale a questo nuovo ed embrionale Milan. D'altronde, dopo nemmeno dieci giorni di panchina, da Gattuso non si poteva pretendere molto di più e già il fatto di aver riportato i suoi alle origini del 433 del suo predecessore è certamente una nota di merito a suo favore. E allora ben vengano questi tre salvifici respiri a patto però che la squadra rossonera non pensi di aver trovato la soluzione dell'arcano. Perché il Bologna ha messo spesso in difficoltà i rossoneri e con un po' di fortuna in più sarebbe potuto uscire da San Siro anche con i tre punti. Che però, come sospinti dal clima di festa meneghina portata da Sant'Ambrogio, sono fioccati come la neve del Meazza sulle spalle scoperte di Gattuso. Che a fine partita ringhia, alza i pungi ed esulta insieme ai suoi. Potrebbe nascere un nuovo gruppo sotto questo cielo terso.

Primo tempo

Per la prima a San Siro nel suo nuovo ruolo Gattuso sceglie il vestito dello scorso anno, quel 4-3-3 di montelliana memoria nel quale i rossoneri, almeno in teoria, dovrebbero muoversi a proprio agio e piacimento. C’è bisogno di vincere e di farlo anche convincendo dopo le ultime due preoccupanti partite e la miseria di quei soli due punti conquistati nelle ultime 4 uscite interne. Il nuovo condottiero ringhia nel riscaldamento e il Milan comne per osmosi verbale scende in campo oltremodo aggressivo. E allora accade che nei primi 15 minuti si giochi solo in una metà campo, quella bolognese, e che dopo un paio di cross sventati in angolo da Torosidis e Gonzalez, il Diavolo passi, e anche meritatamente, in vantaggio. Gattuso chiede ai suoi di giocare soprattutto a destra dove c’è Suso e proprio da quella parte, ma attraverso i piedi di Abate, arriva il gol che sblocca la partita: il terzino crossa, Kalinic vince il contrasto aereo con Helander e la accomoda per il destro di Bonaventura che buca centralmente Mirante dal limite dell’area con l'aiuto di una leggerissima deviazione di Gonzalez. Bentornato gol. A San Siro sponda rossonera non si vedeva da 399 minuti, quelli trascorsi dalla rete di Kessié alla Spal.

Il Milan ora è galvanizzato e il Bologna sembra destinato a dover soffrire ulteriormente il buon avvio rossonero, anche perché i ragazzi di Donadoni faticano tremendamente a uscire dalla propria metà campo. Col passare dei minuti, però, Destro comincia a muoversi e a mettere in crisi Bonucci, spesso portato fuori posizione, e Donadoni decide di invertire Palacio con Verdi, che si sposta sulla sinistra. Il Bologna prende campo e coraggio, Montolivo è costretto a un intervento disperato per stoppare una conclusione a botta sicura di Destro ma poi non può opporsi in alcun modo all’inserimento di Verdi che vale l’1-1: Destro umilia Musacchio sul limite dell’area e serve il gioiellino di Donadoni che di sinistro infila Donnarumma sotto l’incrocio. Per il Diavolo è tutto da rifare.

Dopo il gol dell'1-1 ci si aspetterebbe una contro reazione dei padroni di casa ma il Bologna ora è definitivamente entrato in partita e ci resta alla grande, rispondendo colpo su colpo, allargando il gioco, ripartendo appena può e resistendo senza nemmeno troppi affanni alle azioni dei rossoneri, trainati da un Kessié straripante fisicamente ma ancora troppo lezioso col pallone tra i piedi. Kalinic convive ancora con la propria ombra, Borini non può fare tanto altro se non la solita guerra a tutto campo, Suso cerca i suoi strappi tutti a conduzione mancina ma senza risultare efficace. Risultato: poche occasioni e tanta corsa. Ma soprattutto nessuna rete e altri 45 minuti nei quali poter sperare.

Secondo tempo

La ripresa comincia con una nevicata se possibile ancora più fitta di quella dei primi 45 minuti e con un Milan che si ributta con voglia e coraggio in avanti. Il Bologna però non è timido come nel primo quarto d’ora di gioco e risponde alle folate rossonere alzando ancora di più i ritmi di una partita che sembra essersi definitivamente accesa. Gattuso osserva i suoi, si agita in panchina e dopo 13 minuti fa la prima mossa della gara: fuori Abate, dentro Cutrone. Come conseguenza Borini (inizialmente schierato da ala sinistra) scala in difesa a fare il terzino destro di una difesa a 4, mentre il giovane attaccante si affianca a Kalinic nel cuore dell’area: con Suso e Bonaventura che fanno gli esterni ora i rossoneri si distribuiscono in campo con un 4-2-4. 

Passano nemmeno dieci minuti e Gattuso decide di ricomporre la baby coppia gol di Europa League inserendo André Silva per Kalinic (ancora una volta deludente e ancora una volta fischiato dal suo pubblico), mentre dall’altra parte Palacio è fiaccato dai campri e deve lasciare spazio al giovane Okwonkwo. Sotto la neve si combatte come in una di quelle epiche contese che dovrebbero appartenere a un calcio oramai scomparso e l’intensità della partita, tra il Milan che spinge e il Bologna che non demorde, sale notevolmente di tono. Pur restando in sostanziale equilibrio. Come in un gioco di specchi che riflettono sempre la stessa luce. Poi, però, il lampo. Che squarcia il silenzio ovattato dalla neve e riporta avanti i rossoneri. E' il minuto 76 quello della nuova svolta rossonera: Borini crossa, Bonaventura si inserisce ancora e questa volta di testa, grazie a uno stacco da centravanti, brucia Torosidis e infila nuovamente Mirante.

L'equilibrio dei primi 25 minuti oramai non c'è più e al Bologna non resta che mollare del tutto gli ormeggi per risalire la corrente alla caccia del pareggio. La difesa del Milan non è impenetrabile e ai rossoblu basta mettere ancora più intensità in campo per costruire tre occasioni da gol nel giro di altrettanti minuti. Prima Donnarumma salva su un colpo di testa di Pulgar da pochi passi; poi, sugli sviluppi dell'angolo, Masina scaglia un sinistro che scheggia la traversa dopo aver sbattuto sulla coscia di un rossonero; quindi, ancora da corner, Torosidis e Pulgar si ostacolano sul secondo palo e non riescono a deviare alle spalle del portiere rossonero. Tre brividi, e la neve questa volta non c'entra. Gattuso ringrazia i suoi santi 8soprattutto Ambrogio) e manda in campo Calabria per Borini, mentre Donadoni si gioca la carta Petkovic per Masina. Oramai, però, restano solo i 4 minuti di recupero assegnati da Guida e al Milan basta tenere la palla lontana dalla propria area per tornare a festeggiare un successo in casa. Forse ci voleva la neve perché il Diavolo risorgesse a San Siro. Sicuramente ci voleva un gran cuore. Il nuovo Milan di gattuso li ha trovati entrambi. E se in più hai due Jack da giocarti al momento opportuno...

LE STATISTICHE DELLA PARTITA

-21 tiri per il Milan, eguagliato il primato stagionale in campionato, ottenuto contro Udinese e Inter
-Quarta doppietta in A per Bonaventura, l'ultima prima di oggi a maggio 2015 contro l'Atalanta
-10 delle ultime 17 reti del Milan contro il Bologna in A sono arrivate negli ultimi 15 minuti di gioco.
-Tutti e cinque i gol di Verdi in questo campionato sono arrivati nei primi tempi
-2 gol e un assist invece per Destro nelle ultime quattro presenze in A
-Simone Verdi ha partecipato a 7 reti nelle ultime 5 partite del Bologna di Serie A (4 gol, 3 assist).
-Il Bologna ha subito gol per la quarta trasferta di Serie A consecutiva, dopo che aveva mantenuto la porta inviolata in tre delle precedenti quattro gare fuori casa.
-Il Milan non trovava un gol nel primo quarto d'ora di gioco in Serie A da Cutrone contro il Cagliari ad agosto.
-Dopo 399 minuti di astinenza il Milan ha ritrovato il gol in casa in campionato.